Voyage of Time: Life’s Journey
è l’affascinante documentario di Terrence Malick presentato in concorso alla 73° edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Un progetto ambizioso, prodotto da Brad Pitt e narrato dal premio Oscar Cate Blanchett, che accompagna lo spettatore nella lenta evoluzione del pianeta Terra, dal Big Bang fino alla nascita dell’uomo.
Un documentario d’autore
Il documentario può essere considerato un’opera cinematografica? Film come Sacro Gra e TIR hanno sollevato non poche polemiche vincendo i Festival di Venezia e di Roma. Il problema era la differenza tra un estratto di realtà e una pellicola vera e propria, considerata da gran parte della critica l’unica forma artistica in grado di concorrere a una kermesse internazionale. Voyage of Time: Life’s Journey ha un valore aggiunto, la firma di Terrence Malick che, a differenza di Gianfranco Rosi e Alberto Fasulo, regala un’estensione dell’indimenticabile The Tree of Life. Tornano la spettacolarità di immagini che rubano il fiato allo spettatore e la poesia di parole che, esprimendo gratitudine nei confronti della “madre” dell’universo, tocca le corde del cuore. Qualcuno storcerà il naso ma Voyage of Time: Life’s Journey è Malick in senso assoluto: un viaggio spirituale dove perdersi è pura magia.
Il ritorno di Malick
Lo ammettiamo, gli ultimi due film di Terrence Malick hanno deluso le aspettative! Sia To The Wonder, (recensito a Venezia 69) che Knight of Cups (analizzato a Berlino 65) hanno mostrato un autore sottotono, sospeso in un citazionismo che sconfinava nella noia e nella auto-parodia. Voyage of Time: Life’s Journey, considerata la natura documentaristica e l’assenza di star (fatta eccezione per Cate Blanchett, di cui ascoltiamo la voce per i novanta minuti di proiezione), correva numerosi rischi. Eppure questa epopea ricca di suggestioni segna il ritorno del Malick che amiamo, l’autore poetico di The Tree of Life e il narratore trascendentale de La sottile linea rossa e The New World. La maestosità delle immagini sovrasta la narrazione che diventa pura e malinconica poesia; un dolce accompagnamento che, tra esplosioni universali e orrori umani, ci racconta una storia che tutti conosciamo ma che non possiamo (e non dobbiamo!) smettere di amare. Voyage of Time: Life’s Journey è un ringraziamento alla vita e un solenne abbraccio cosmico che, riempiendoci gli occhi di meraviglia, dimostra l’importanza di ognuno di noi.