1997: Fuga da New York, 13 cose che non sapevate del film di John Carpenter

Per la rubrica Revival di questa settimana abbiamo scelto un film del 1981, diretto dal grande regista John Carpenter, che ha fatto la storia del cinema di fantascienza. A differenza di molte altre pellicole che si concentrano sul classico eroe, per la prima volta l’anti-eroe prende il sopravvento, con il bravissimo Kurt Russell nel ruolo di Jena Plissken. Stiamo parlando di 1997: Fuga da New York, e proviamo ad evidenziare alcune curiosità del film che forse ancora non sapete.
1) Il vero nome del personaggio di Kurt Rusell nella versione americana è Snake, a causa di un tatuaggio raffigurante un serpente sul suo ventre. Mentre nella versione italiana, per motivi tecnici di doppiaggio, preferirono chiamarlo Jena.
2) Il luogo delle riprese non è stato New York, come suggerisce anche il titolo. La scelta di non ambientarlo nella Grande Mela da parte del regista e della troupe è stato dettato dalla necessità di creare meno problemi possibili alla città, visto che oltre ad essere un film di fantascienza è comunque ricco di scene d’azione. Per questo motivo, venne scelta St. Louis, Missouri, specialmente per il lungomare distrutto da un incendio anni prima. Quello che fu un evento negativo per Carpenter si rivelò una manna dal cielo, visto che i resti erano perfetti per un’ambientazione post- apocalittica.
3) Tornando al nome del protagonista, anche se sembra creato ad hoc per il film, il regista dichiarò di averlo “preso in prestito” da un suo amico che nella realtà si chiama in questo modo e, guardando le caratteristiche del suo Snake, ha optato per chiamarlo in questo modo.

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4) La scelta di Kurt Russell fu tutt’altro che semplice. John Carpenter dovette lottare prima con l’attore, reduce di successi Disney e quindi distante da ruoli d’azione, e successivamente con gli Studios che erano propensi a scegliere attori come Tommy Lee Jones o Chuck Norris. Ma Carpenter riuscì a convincerlo, congedando gli altri due colleghi con la scusa che erano troppo anziani per interpretare il ruolo di Snake.
5) Oltre a questi grandi nomi, nel backstage si aggirava un certo James Cameron, e non si tratta di un caso di omonimia. Il regista o meglio il futuro regista di Avatar, partecipò al lavoro “dietro le quinte” dello skyline di New York utilizzato poi nelle riprese, in particolare per la sequenza nella quale le forze di sicurezza portano il carico di cibo con l’elicottero ai prigionieri.
6) Il personaggio di Snake oltre ad avere il tatuaggio del serpente come elemento distintivo, ha anche una banda sull’occhio stile piratesco, vezzo voluto espressamente dall’attore poiché non era previsto nella sceneggiatura.
7) Nonostante il film fosse stato girato altrove, Carpenter riuscì ad ottenere il permesso di girare su Liberty Island la sequenza in elicottero nei pressi della Statua della Libertà di notte. Il regista in un’intervista dichiarò di aver avuto davvero molta fortuna nell’aver potuto girare almeno qualche scena veramente a New York.
8) Per la sequenza del combattimento tra Snake ed un compagno di prigionia, venne ingaggiato Ox Baker, un lottatore di wrestling per darsele di santa ragione contro lo stuntman di Russell, per dar vita ad una lotta in stile gladiatore. Effettivamente di Russell in queste scene c’è ben poco, solo la mazzata finale data sul collo (imbottito) di Baker.
9) Per il ruolo del Presidente degli Stati Uniti venne scelto Donald Pleasence, perfetto per il ruolo se non fosse per l’accento tipicamente anglosassone. Quesito che molti spettatori si posero all’epoca.

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10) Nel film l’unica scena commovente è affidata al personaggio di Maggie, molto cara a Russell e anche al regista. Si, perché l’attrice in questione è Andrienne Barbeau, moglie di Carpenter durante il film. Diciamo che il regista ha cercato di aver sempre un occhio di riguardo per la moglie non inquadrando mai il suo corpo, neanche quando è morta.
11) Un cameo misterioso nel film è quello di Jamie Lee Curtis, reduce del film Halloween diretto precedentemente da Carpenter, ma di scarso successo. Comunque il regista volle assolutamente la presenza della Curtis senza vederla fisicamente ma sentendo solo la sua voce.
12) Tra le tante scene girate una venne tagliata per volere di Carpenter, e riguardava la motivazione della presenza di Russell all’interno della prigione. La sceneggiatura prevedeva una rapina in una banca con un suo complice ed annessa fuga su un treno di fortuna, prima di essere arrestato.
13) Ed infine, sia Carpenter che il bel Russell dall’aria di “quello che non deve chiedere mai”, impiegarono 15 anni prima di fare il secondo film, Fuga da Los Angeles e a tal proposito decisero di dar vita ad un terzo capitolo, rimasto incompiuto.

By Leila Cimarelli

Il mio amore più grande?! Il cinema. Passione che ho voluto approfondire all’università, conseguendo la laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale a Salerno. I miei registi preferiti: Stanley Kubrick, Quentin Tarantino e Mario Monicelli. I film di Ferzan Ozpetek e le serie tv turche sono il mio punto debole.

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