Grey’s Anatomy, 5 motivi per cui ci emoziona (ancora)

Non importa quanti episodi abbiamo visto o quante serie siano state prodotte. Ogni inverno sentiamo il desiderio di perderci nei drammi surreali dei nostri alter ego immaginari.

Utilizziamo il Meredith’s Touch per svelarvi perché continuiamo a seguire Grey’s Anatomy, il medical drama creato da Shonda Rhimes nel 2005 e interpretato da Ellen Pompeo. Nonostante siano passati undici anni e 292 episodi dalla messa in onda del pilot e gran parte del cast originale sia stato decimato dall’autrice di Scandal e Le regole del delitto perfetto, lo show continua a fare ascolti record.

Il tempo passa e gli attori-superstiti portano sulla pelle le cicatrici delle disavventure vissute dentro (e fuori) il Seattle Grace Mercy West Hospital ma Grey’s Anatomy non ha nessuna intenzione di finire. E noi sappiamo il perché! In occasione della messa in onda su Fox il 14 novembre della tredicesima serie, vi riveliamo cinque motivi per seguire Grey’s Anatomy, il medical drama che, di stagione in stagione, diventa sempre più emozionante e unico:

1. Il piacere della sofferenza

Se amate crogiolarvi nella sofferenza, Grey’s Anatomy è lo show che fa per voi! In rete impazzano i meme sulla “crudeltà” di Shonda Rhimes che, di anno in anno, uccide i protagonisti nei peggiori modi possibili. Un percorso iniziato con la quinta stagione che, tra la malattia di Izzie Stevens e l’incidente di George O’Malley, avvia la “rivoluzione” del team medico del Seattle Grace Mercy West Hospital.

I personaggi di Grey’s Anatomy costituiscono molto più dei semplici protagonisti di una serie tv. Meredith, Derek Alex sono amici e compagni di viaggio e vederli trucidati da sparatorie, incidenti aerei e automobili impazzite ci colpisce prepotente al cuore. Qual’è il segreto di Grey’s Anatomy? Sicuramente il piacere della sofferenza!

Grey's Anatomy puntate

2. Le puntate-capolavoro

Nonostante l’indiscutibile talento di Shonda Rhimes, Grey’s Anatomy porta il peso di dodici stagioni e 292 episodi. I casi da risolvere, come le tragedie dei vari personaggi, tendono a ripetersi e le puntate fiacche non mancano. La debolezza narrativa non sottrae al medical drama quei momenti-capolavoro che ci ricordano perché seguiamo le avventure di Meredith Grey. Nell’undicesima stagione l’operazione della dottoressa Nicole Herman (interpretata da Geena Davis) e la morte di Derek Shepherd toccano le corde del cuore.

Ma citarle tutte è impossibile, dall’ esplosione di Meredith sulle note di Breathe (2 AM) alla morte di George O’Malley. Una qualità di regia, scrittura e interpretazione che, bisogna ammetterlo, ha solo Grey’s Anatomy!

3. Il cast di star

Dal 2005 a oggi hanno lasciato lo show attori del calibro di Katherine Heigl, Eric Dane, Kate Walsh, Sandra Oh e Patrick Dempsey. I sopravvissuti del cast originale sono Ellen Pompeo, Chandra Wilson, Justin Chambers e James Pickens Jr. eppure Grey’s Anatomy, di anno in anno, si rinnova attraverso nuovi personaggi, appassionanti dinamiche amorose e guest star di livello.

Oltre agli straordinari protagonisti della prima stagione, la tredicesima serie di Grey’s Anatomy ha nel cast l’impeccabile Caterina Scorsone (la sorella di Derek e il nuovo neurochirurgo del Seattle Grace Mercy West Hospital), gli affascinanti Martin Henderson e Giacomo Gianniotti e le ex guest star Sarah Drew, Jesse Williams e Kevin McKidd.

4. L’effetto shock

007, è George”. Nel finale della quinta stagione un uomo sfigurato viene portato d’urgenza in ospedale. Lo sconosciuto senza volto è George O’Malley, lo storico amico e collega dei protagonisti. Prima di Grey’s Anatomy nessuno show aveva utilizzato in maniera così strategica l’effetto shock. Dopo la morte di O’Malley ricordiamo la sparatoria che decima le nuove leve del Seattle Grace Mercy West Hospital e l’incidente aereo che uccide Lexie Grey e Mark Sloan, un’uscita di scena tanto tragica quanto inaspettata. E non è tutto! Nel 2015 arriva a sorpresa la morte del più grande eroe di Grey’s Anatomy, Derek Shepherd. Un fulmine a ciel sereno che ci spezza il cuore.

Grey’s Anatomy è una partita a scacchi di cui è impossibile prevedere le mosse. L’unica cosa certa è che Shonda Rhimes farà scacco matto!

Grey's Anatomy Medical Drama

5. È il miglior medical drama

Non storcete il naso, siamo consapevoli che senza E.R. – Medici in prima linea Grey’s Anatomy non sarebbe esistito. Eppure non c’è medical drama che regga il confronto con Grey’s Anatomy. L’impeccabile produzione ABC, i registi d’eccezione (tra cui il premio Oscar Denzel Washington) e le guest star di stampo mondiale (Geena Davis, Sarah Paulson, Christina Ricci, Kyle Chandler, Rosanna Arquette e Mary McDonnell) danno a Grey’s Anatomy una qualità inarrivabile. Ecco perché dopo undici anni siamo ancora qui, pronti a sintonizzarci sulla Fox il 14 novembre per scoprire le nuove avventure di Meredith Grey. Un’eroina che, in un modo o in un altro, vive e cresce con noi.

Trailer Grey’s Anatomy S.13

By Carlo Andriani

Segnato da un amore incondizionato per la settima arte, cresciuto a pane e cinema e sopravvissuto ai Festival Internazionali di Venezia, Berlino e Cannes. Sono sufficienti poche parole per classificare il mio lavoro, diviso tra l’attenta redazione di approfondimenti su cinema, tv e musica e interviste a grandi personalità come Robert Downey Jr., Hugh Laurie, Tom Hiddleston e tanti altri.

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