I 70 anni di Susan Sarandon ricordando cinque ruoli indimenticabili

Se c’è una donna che più di tutte a Hollywood sembra non essere stata per niente toccata dallo scorrere inesorabile degli anni, quella donna è sicuramente Susan Sarandon. La “pasionaria” attrice americana spegne oggi infatti settanta candeline, ma la grinta è sempre la stessa di quando era appena ragazzina. Attrice di razza, premio Oscar, mamma e attivista, Susan è stata nel corso degli anni una vera e propria icona, nonché una delle esponenti di Hollywood più in vista nella lotta per i diritti delle donne.

La bella attrice newyorkese infatti non ha mai avuto paura di mostrare il suo corpo e di usarlo come arma di fascino, seduzione e provocazione. Ricordiamo quindi la sua straordinaria carriera attraverso cinque ruoli che più di altri hanno contribuito a renderla una delle attrici più stimate del grande schermo.

5. Bull Durham (1988)

Nonostante la nomination ricevuta per gli Oscar, Susan Sarandon fu costretta a lottare duramente per ottenere il ruolo di Annie Savoy nel film sul baseball diretto da Ron Shelton e interpretato, tra gli altri, da Kevin Costner e Tim Robbins. Annie è una fanatica insegnante del gioco, che si prende cura del lanciatore Ebby, giovane promessa dello sport, finendo per innamorarsi di lui. Il film costituisce un perfetto e inusuale mix fra Walt Whitman, erotismo e commedia, e ancora oggi è una delle pellicole più amate dai fan della celebre attrice americana.

4. Atlantic City (1980)

Dopo averle dato una parte nel controverso Pretty Baby (1978) come la madre di una giovane prostituta, il regista Louis Malle (con cui lei avrà anche una relazione sentimentale) offre a Susan Sarandon una nuova grande opportunità, il ruolo di Sally Matthews nel suo Atlantic City al fianco di Burt Lancaster. Sally è una ragazza con il sogno di diventare croupier in seguito alla liberalizzazione del gioco di azzardo. La donna, in seguito a numerose vicissitudini, incontrerà il piccolo delinquente di cabotaggio Lou Pasco (che ama spiare Sally dalla finestra nei suoi momenti più intimi) che cercherà in tutti i modi di conquistarla.

3. The Rocky Horror Picture Show (1975)

Probabilmente Janet Weiss è ancora oggi uno dei ruoli più apprezzati e conosciuti della attrice newyorkese, grazie al grandissimo successo riscosso nel tempo dal The Rocky Horror Picture Show, ormai divenuto un vero e proprio cult (nonostante fosse stato inizialmente bocciato dalla critica statunitense). La ragazzina che cade nelle grinfie del Dr Frank N Furter è stata sicuramente un grande trampolino di lancio per la carriera di Susan, anche se dovranno passare ancora diversi anni prima della sua definitiva consacrazione nel mondo del cinema.

2. Dead Man Walking (1995)

Quando Tim Robbins decise di diventare un regista, la grande amica (e successivamente compagna) Susan Sarandon era chiamata sempre per brevi camei nei suoi film (Bob Roberts, Cradle Will Rock), con la eccezione del ruolo di Helen Prejean, una suora che prende a cuore le sorti del criminale condannato alla pena di morte Matthew Poncelet (Sean Penn) nel film Dead Man Walking. Grazie alla sua straordinaria interpretazione, la carismatica attrice americana riuscì a vincere finalmente il tanto desiderato Oscar, insieme a tanti altri riconoscimenti, tra cui il nostrano David di Donatello.

1. Thelma & Louise (1991)

Più di altri Thelma & Louise è stato il film che ha consacrato Susan Sarandon nello scintillante olimpo delle star hollywoodiane, grazie al suo ruolo nei panni di Louise Elizabeth Sawyer. Considerato da molti uno dei lavori migliori del maestro Ridley Scott, la pellicola racconta la storia di Louise, cameriera quarantenne in un fast food, e della sua amica Thelma, trentenne sposata con un uomo sessista che la trascura e la maltratta. Le due giovani donne decidono quindi di abbandonare i propri mariti e di partire per un viaggio su strada a bordo di una vecchia Ford Thunderbird. Le cose inizieranno a complicarsi quando Louise ucciderà un burbero colpevole di aver approfittato della sua amica Thelma.

By Davide Sette

Giornalista cinematografico. Fondatore del blog Stranger Than Cinema e conduttore di “HOBO - A wandering podcast about cinema”.

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