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Habemus Papam, la recensione | Il Papa di Nanni Moretti

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Habemus Papam recensione – Newscinema.it

Nanni Moretti torna dietro alla macchina da presa dopo cinque anni con Habemus Papam. Il suo ultimo film da regista è Il Caimano che risale a cinque anni fa.

Dopo aver esplorato gli ambienti familiari e politici dell’Italia , Moretti decide di mostrarci la sua personale visione del Vaticano e di tutta l’organizzazione che tiene in piedi una potenza del genere, lo fa senza cadere in stereotipi e ci regala una storia tutta nuova.

Si avvale della partecipazione di Michel Piccoli, nel ruolo del neo-pontefice, attore che come ha rivelato in conferenza stampa ha provinato a Parigi e ha scelto quasi immediatamente. Non mancano anche alcuni nomi italiani di una certa rilevanza, come soprattutto Margherita Buy, unico ruolo femminile, Roberto Nobile e Renato Scarpa, che nel film interpretano due cardinali.

Habemus Papam: la trama del film

Il lungometraggio parla di un Papa che viene eletto e , spaventato dal ruolo che gli è stato affidato, si rifiuta di salutare la folla e decide di rimanere per un po’ solo con se stesso, credendo che ciò che lo aspetta sia troppo per lui. Il cuore della vicenda sta proprio nel periodo di transizione ed indecisione del pontefice, vediamo infatti svilupparsi con forza molti altri personaggi in un film decisamente “corale”, tra cui spicca lo stesso Nanni Moretti nel ruolo di uno psicanalista che viene fatto rimanere nel Vaticano dopo aver visitato il Papa, come se fosse in una sorta di trappola.

Il regista ed attore racconta quindi benissimo il suo personaggio, il quale sente la mancanza della moglie ed è completamente ateo e dedito alla scienza, decisamente una voce fuori dal coro in un gruppo di cardinali. Moretti ha rivelato che c’è qualcosa di lui sia nello psicanalista sia nella figura del protagonista, il quale comunque per svariati motivi non ha mai pensato di interpretare personalmente, come ha rivelato la sua intenzione era infatti quella di raccontare un personaggio che si sentisse inadeguato.

Nanni Moretti provoca a suo modo

In un periodo in cui la chiesa è protagonista di scandali, Moretti si concentra su un lato inedito e quasi “comico” dell’ambiente ecclesiastico, facendoci divertire con una sceneggiatura a tratti esilarante e alcune sequenze frizzanti come il torneo di pallavolo tra i cardinali dei vari continenti. E Moretti è qui il regista sia del film che dei vari avvenimenti, gestisce infatti l’ambiente del Vaticano con maestria e ingegno, così come ha diretto anche la conferenza stampa a Roma.

Dietro all’anziano protagonista è celata un’antica e profonda passione per il teatro, dichiara anche di fare l’attore alla psicanalista Margherita Buy, e forse le sue ambizioni sono ben lontane dal futuro che “Dio ha scritto per lui”. Un film quindi che parla di inadeguatezza e timore, che ci fa navigare nell’anima complessa ed insicura del personaggio principale, ma non annoia mai.

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Never Let Go, recensione inquietante | Non uscirete più di casa

Abbiamo visto in anteprima Never Let Go, il nuovo horror di Alexandre Aja con Halle Berry e vi diciamo la nostra in una video recensione ricca di imprevisti.

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casa Never Let Go

Il 26 Settembre arriva al cinema Never Let Go, il nuovo film thriller horror diretto da Alexandre Aja con Halle Berry prigioniera di una casa in mezzo al bosco con i due figli. Mamma iperprotettiva, la donna è perseguitata dal male e cerca di tenere al sicuro la sua prole mentre il mondo sembra finito.

L’unico modo per non rischiare il peggio è restare in casa o allontanarsi per pochi metri sempre attaccati a una corda. Qualora la corda si spezzasse o abbandonasse i loro corpi, il male potrebbe impossessarsi di loro per sempre. Never Let Go è un’avventura al cardiopalma, intrigante e ricca di spunti di riflessione, psicologici e intimi.

Tuttavia non mancano alcuni punti deboli e imperfezioni secondo noi. In questa video recensione vi diciamo cosa pensiamo del film, e guardatela fino alla fine perchè non sono mancati imprevisti ma soprattutto è successo qualcosa di un pochino inquietante.

La video recensione di Never Let Go

YouTube video player

Dopo che avrete visto il film capirete tutti i riferimenti e stranezze successe nel video, promesso. Nel frattempo vi consigliamo di andare al cinema se volete una dose di intrattenimento con qualche jumpscare per saltare sulla poltrona. Ma anche un’idea per riflettere sul senso di famiglia, sulle tentazioni e la corruzione dell’essere umano.

Un horror intrigante

Alexandre Aja

ci aveva già traumatizzato con il remake di Le Colline hanno gli Occhi e ci ha tenuti con il fiato sospeso con Alta Tensione, qui ci va più soft ma comunque l’adrenalina e l’ansia non mancano. Halle Berry torna agguerrita e carismatica in un ruolo in cui sembra a suo agio.

Come Il Sesto Senso o Shutter Island, questo film fa parte di quel filone in cui i registi si divertono a tenere sulle spine e confondere lo spettatore, confondendo i confini tra realtà e allucinazione. Qual è la verità? Come un puzzle si aggiungono piano piano tasselli fino a giungere a una propria interpretazione della realtà.

 

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Cinema e Cultura

Thelma, la recensione: guai a raggirare una nonna cool fan di Tom Cruise

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recensione film Thelma

Il 18 Settembre arriva al cinema una vecchietta sprint difficile da contraddire. Ecco cosa ne pensiamo di Thelma, la commedia indie di Josh Margolin ispirata a una storia vera. 

3.5 Punteggio
Regia
Sceneggiatura
Cast
Colonna Sonora

I nonni hanno spesso un posto speciale nella nostra vita. Ci sono quelli che viziano, quelli che riempiono di affetto, quelli complici a cui confidare insicurezze e segreti, e quelli che mettono in guardia su eventuali pericoli di tutti i giorni.

L’ispirazione di Josh Margolin per la sua opera prima è stata proprio la nonna, un’anziana signora tosta e sensibile appassionata dei film di Tom Cruise, che è la protagonista del film Thelma, al cinema dal 18 Settembre.

Interpretata dall’irresistibile June Squibb, che qualcuno sicuramente ricorderà nel bellissimo Nebraska, l’esuberante nonna di 93 anni viene raggirata da un truffatore telefonico. Questo si finge suo nipote per estorcerle diecimila dollari, ma Thelma non ci sta e vuole rimediare.

Insieme a un amico di vecchia data, parte a bordo di uno scooter alla ricerca del colpevole per le strade di Los Angeles, nonostante la famiglia cerchi di trattenerla e si preoccupi per la sua salute.

La recensione di Thelma

Il rapporto tra Thelma e il nipote, interpretato da Fred Hechinger di The White Lotus, si percepisce tenero e vero. Non è difficile immedesimarsi nelle dinamiche tra i due, quando lui si offre di aiutare la nonna a muoversi, a fare le commissioni, e si preoccupa se va in giro da sola o se qualcuno le potrebbe fare del male.

Mentre lei lo incoraggia per i suoi progetti futuri, quando i genitori sono opprimenti e provano a imporgli le loro scelte. Impossibile resistere ai siparietti sull’approccio di Thelma alla tecnologia, mentre cerca di usare il computer e i social network, seguendo le istruzioni del nipote.

film Thelma

Scena del film Thelma (Foto: Universal Pictures) – NewsCinema.it

Invecchiare può essere un’avventura

Thelma

è un film indie sensibile, ironico e piacevole. Riflette sulla vecchiaia con un malinconico ottimismo. L’età avanza per tutti, ma la caparbietà di questa donna anziana ancora autosufficiente che, nonostante i vari problemi di salute, vuole portare a termine una missione, è un esempio di resilienza importante per i tempi in cui viviamo.

La sceneggiatura è moderata, umile ma nello stesso tempo brillante. Molti dialoghi trai personaggi spingono a riflettere su argomenti importanti senza sermoni, ma con naturalezza. Si percepisce che il film è personale per il regista che ci mette il cuore nel raccontare la sua storia, intrattenendo il pubblico con una leggerezza d’autore.

Se vi piacciono film come Little Miss Sunshine, Lady Bird, Lady in the Van, Thelma potrebbe fare al caso vostro. Un po’ di pepe convive con occhi lucidi e tante risate, il tutto arricchito dalla performance straordinaria di Squibb e del resto del cast che comprende anche Parker Posey, Clark Gregg, Nicole Byer e persino Malcolm McDowell direttamente da Arancia Meccanica.

 

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Borderlands, recensione: una Cate Blanchett da urlo per un blockbuster mediocre

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Distribuito in sala da Eagle Pictures, dal 7 agosto, Borderlands riporta dietro la macchina da presa Eli Roth, con un’opera assolutamente diversa dal suo genere di riferimento e perfetta per il grande schermo.

Borderlands, recensione: una Cate Blanchett da urlo per un blockbuster mediocre
2.8 Punteggio
Regia
Sceneggiatura
Cast
Colonna Sonora

Basato sull’omonimo videogame ideato da Gearbox SoftwareBorderlands è il classico prodotto di intrattenimento estivo, che sfrutta in tutto e per tutto effetti speciali e tecnologie all’avanguardia per rendere lo spettacolo degno di nota. Il fatto che in cabina di regia si trovi un autore quale Eli Roth non fa che rendere più interessante e curioso il progetto, sebbene alla fine dei conti qualcosa non quadri.

Un cast eccezionale, capitanato da Cate Blanchett, alza l’asticella delle aspettative e prova a tenere alto il prestigio, ma di falle ce ne sono un po’ e non tutte possono essere chiuse dai nomi in cartellone. Come in casi simili – si vedano Suicide SquadJustice League – la storia risulta debole e prevedibile, mentre si tende a puntare tutto sulla spettacolarità e sul ritmo.

Ecco, da quel punto di vista, nulla da dire: Borderlands mette in scena un turbinio di suggestioni che travolge e martella, non lasciando un attimo di respiro. Ideale per chi non ha pretese e cerca un divertimento superficiale, il film sembra contenere anche qualche spunto di riflessione importante, ma completamente sommerso dal resto.

Tante gag e qualche simpatica battuta, personaggi ben caratterizzati nell’abbigliamento e nel fisico – a eccezione di Jack Black che può giocare solo con la voce – esplosioni ed evoluzioni come in un vero e proprio videogioco, sono gli ingredienti della pellicola, nelle sale italiane da mercoledì 7 agosto 2024.

Borderlands | La trama del nuovo film con Cate Blanchett

Lilith (Blanchett) ha la fama di essere una delle migliori cacciatrici di taglie su piazza. Motivo per cui viene reclutata niente meno che da Atlas (Edgar Ramirez), che domina quasi tutti i pianeti con i suoi potenti mezzi e che ha “perso” la figlia teenager (Ariana Greenblatt) proprio su uno di questi. Lilith sarà quindi costretta a tornare sul suo pianeta d’origine, Pandora, alla ricerca della ragazza, che però non ha alcuna intenzione di tornare dal genitore ed essere sfruttata per i suoi malvagi piani.

borderlands

Cate Blanchett è Lilith in Borderlands – Fonte Foto: Ufficio stampa

L’incontro tra le due non sarà dei migliori. Ma quando un gruppo di banditi piomberà loro addosso, dovranno unire le forze. Ad affiancarle, un team alquanto strampalato, di cui fanno parte un ex mercenario di nome Roland (Kevin Hart), Krieg il protettore (Florian Munteanu), una scienziata (Jamie Lee Curtis) che conosce bene Lilith e il piccolo ma invincibile robottino Claptrap (Black).

Tanto stile ma poca anima

Dopo averci abituati a qualcosa di diverso e di molto identitario – si pensi a HostelThe Green Inferno Eli Roth presenta al pubblico un blockbuster sotto la media. Le potenzialità a livello registico, ovviamente, vengono confermate e sono ciò che rende comunque godibile la visione. Ma alla fine sembra quasi che i grandi nomi in cartellone si siano prestati al progetto per un mero fine economico.

Nonostante ciò, si apprezzano alcuni elementi, quali lo stile e il ritmo derivanti dal videogame di riferimento, i look dei protagonisti, i rimandi a cult degli anni Ottanta come Mad MaxStar Wars.

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