Saltburn è diventato la tua ossessione? Allora devi vedere questi 5 film

Tratto dal film Mulholland Drive
Una scena tratta dal film Mulholland Drive - Fonte: Ansa Foto - NewsCinema.it

Tratto dal film Mulholland Drive
Una scena tratta dal film Mulholland Drive – Fonte: Ansa Foto – NewsCinema.it

Hai amato Saltburn diretto da Emerald Fennell e sei stato rapito dalla storia tra il sociopatico Oliver e l’affascinante Felix? Allora segna questi 5 film da vedere assolutamente.

Nelle ultime settimane un film su tutti è riuscito a conquistare i social con reel, post e interviste condivise in tutto il mondo. Stiamo parlando ovviamente del fenomeno Saltburn, che ha visto il pubblico schierarsi tra chi lo ha definito osceno e scandaloso e chi lo ha amato ed esaltato.

Diretto da Emerald Fennell, all’interno del cast troviamo un cast composto da attori e attrici di tutto rispetto come l’inquietanti Barry Keoghan e l’irresistibile Jacob Elordi nei rispettivi ruoli di Oliver Quick e Felix Catton. Menzione speciale ovviamente per la meravigliosa Rosamunde Pike nel ruolo di Elspeth Catton.

Quello che è riuscito a fare Saltburn in così poco tempo è qualcosa di incredibile e straordinario, che vi piaccia o meno. Tutti parlano della storia della famiglia Cotton e l’incontro con il giovane Oliver, comprese quelle scene scabrose come quella della vasca da bagno, che ha visto addirittura la creazione di una candela dedicata all’odore di Jacob Elordi, andata immediatamente sold out.

Fatto sta che tra chi lo ha odiato, c’è anche una stragrande maggioranza di pubblico che lo ha adorato e proprio a loro, dedichiamo questi 5 film da vedere (o rivedere) se la storia di Saltburn vi ha conquistati.

Mulholland Drive (2001)

Il film scritto e diretto da David Lynch pone sotto i riflettori le modalità con le quali Hollywood e ciò che gravita intorno ad essa, messe in pratica per distruggere e corrompere una persona. Il bello di Mulholland Drive è il fatto che non ci sia una sola interpretazione da applicare alla sua storia.

Betty Elms (Naomi Watts) è una giovane giunta a Los Angeles per intraprendere la carriera di attrice. Arrivata nell’appartamento della zia Ruth, al suo interno trova una donna chiamata Rita (Laura Harring), che ha deciso di nascondersi in quelle quattro mura dopo esser stata coinvolta in un incidente d’auto.

Con il passare del tempo, il rapporto tra le due, porta Betty a scoprire chi fosse davvero Rita e cosa le è accaduto prima del loro incontro. Ma ben presto si scoprirà che niente è come sembra. I colpi di scena non mancano di sicuro nel film di Lynch, contribuendo a renderlo uno dei titoli più apprezzati dal regista e anche più discussi per la natura della sua storia. C’è da dire che così come è accaduto per Saltburn, prima di lui, a generare una sequela di domande ci ha pensato grandemente anche Mulholland Drive.

I protagonisti del film The Handmaiden
I protagonisti del film The Handmaiden – Fonte: Ansa Foto – NewsCinema

The Handmaiden (2016)

Conosciuto anche con il titolo di Mademoiselle, il film è stato scritto dal regista sudcoreano Park Chan-wook. Ispirato al romanzo poliziesco vittoriano Fingersmith scritto da Sarah Waters, la storia inizia con un uomo avvolto dal mistero conosciuto con il soprannome di Conte Fujiwara.

Il suo piano è quello di far avvicinare alla ricca ereditiera Lady Hideko una giovane ladra Sook-hee nel ruolo di ancella e con l’unico intento di convincere la nobile a sposarlo.

Ma il suo piano prende una strada insolita, quando le due ragazze iniziano a stare a stretto contatto. Come in Saltburn, anche per questo film gli intrighi psicosessuali non mancano, così come i colpi di scena che portano lo spettatore con il fiato sospeso fino alla fine.

Le attrici del film Un piccolo favore
Blake Lively e Anna Kendrick alla prima del film Un piccolo favore – Fonte: Ansa Foto – NewsCinema.it

Un piccolo favore (2018)

Il film Un piccolo favore diretto da Paul Feig e basato sull’omonimo romanzo di Darcey Bell. La blogger Stephanie Smothers edita dei video caricati sul suo canale con consigli indirizzati alle mamme di tutto il mondo. Tutto cambia quando uno dei suoi video, viene dedicato alla scomparsa della sua migliore amica Emily Nelson. E qui, lo spettatore viene catapultato nel passato, a quando le due ragazze, seppur diverse come stile, erano riuscite a trovarsi e a legare sempre di più.

Stephanie interpretata da Anna Kendrick con i suoi modi affabili e remissivi ricorda il personaggio di Oliver Quick in Saltburn, riuscendo ad entrare sempre di più, nella vita della ricca e mondana Emily interpretata da Blake Lively. Esattamente come Oliver ha fatto con il giovane ricco e popolare Felix. A quanto è proprio vero il proverbio che dice: l’acqua cheta rovina i ponti…”

Scena del film Parasite
La famiglia Kim del film drammatico Parasite – Fonte: Ansa Foto – NewsCinema.it

Parasite (2019)

Era il 2019 quando tutto il mondo iniziò a parlare del film Parasite diretto da Bong Joon-ho, premiato addirittura con il Premio Oscar come miglior film, miglior film internazionale, miglior regia e miglior sceneggiatura originale. L’umile e povera famiglia Kim ( composta da padre, madre, figlia e figlio) è attanagliata dai problemi economici. Ad arrivare in loro soccorso è inaspettatamente il figlio Ki-woo, che si finge uno studente universitario per svolgere il ruolo di tutor di inglese per Da-hye, figlia della ricca famiglia dei Park.

Il ragazzo dopo essersi insediato nella loro famiglia, inizia ad attuare il folle piano di eliminare in maniera silenziosa ogni membro dello staff della casa. Il motivo? Semplice, per far assumere ogni membro della sua famiglia, così da garantire ad ognuno uno stipendio più che dignitoso.

Un giorno, quando i Park si trovano fuori dalla loro lussuosa villa di Seoul, i Kim si trovano a girovagare indisturbati per la dimora, fin quando l’ex governante suona al campanello. Quando la donna rivela l’esistenza di un bunker segreto nel sotterraneo della villa e scopre che i nuovi assunti erano in realtà imparentati, prova minacciarli dicendo che avrebbe detto tutta la verità ai Park. Da questo momento, tutta la vicenda prende una svolta inaspettata, ricca di colpi di scena.

Proprio quest’ultimo punto lega Parasite con Saltburn, nel quale i momenti scioccanti e che lasciano lo spettatore senza parole, non mancano di certo. Se in Parasite c’è il divario sociale tra la classe povera e la ricca, lo stesso troviamo nel film della Fennell. Un altro punto in comune, gli spazi inquietanti come il bunker sotterraneo e il labirinto di siepi della famiglia Catton, molto caro al giovane Felix (e qui mi fermo).

Triangle of Sadness (2022)

Conosciuto con il titolo Triangolo della tristezza, il film diretto dal regista svedese Ruben Östlund racconta la storia di un gruppo di modelli e influencer diventati famosi con Instagram. Pronti a salire su uno yacht per un viaggio, durante una delle cene extra lusso, qualcosa di inaspettato sconvolge la loro permanenza, unita al fatto che la barca si trova a dover affrontare anche una tempesta in mare molto pericolosa. Sorvolando la cena, che è una delle sequenze più disgustose mostrate negli ultimi anni, alla fine la nave finisce per schiantarsi uccidendo la maggior parte dei partecipanti, salvo un piccolo gruppo di ‘fortunati’.

Abigail, donna delle pulizie dello yacht è una dei sopravvissuti e quando si trova naufraga su una spiaggia insieme a un gruppo di ragazzi, si troverà a comandare la gente ricca e bella, arrivando a fare di tutto. Esattamente come avviene in Saltburn, quando Oliver capisce che per arrivare al suo scopo iniziale, si serve della carta del sesso con le persone più vicine a Felix. Ciò che accomuna Abigail con Oliver è la loro determinazione nel arrivare all’obiettivo prefissato, eliminando qualsiasi tipo di intralcio.

By Leila Cimarelli

Il mio amore più grande?! Il cinema. Passione che ho voluto approfondire all’università, conseguendo la laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale a Salerno. I miei registi preferiti: Stanley Kubrick, Quentin Tarantino e Mario Monicelli. I film di Ferzan Ozpetek e le serie tv turche sono il mio punto debole.

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