Benedict Cumberbatch e Rebecca Hall sono i protagonisti di una miniserie che offre uno sguardo crudo all’Inghilterra edoardiana
Downton Abbey di Julian Fellowes, andato in onda per sei stagioni dal 2010 al 2015, ha stabilito un nuovo standard per i drammi storici. Qualsiasi serie storica che sia venuto dopo, ovvero, ha dovuto affrontare la sfida di raggiungere il livello fissato dall’opera di Fellowes.
Tuttavia, la miniserie HBO/BBC del 2013, Parade’s End, un adattamento dell’omonimo romanzo di Ford Maddox, è riuscita a lanciare una sfida all’altezza di Downton Abbey. I protagonisti di questa serie drammatica sono Benedict Cumberbacht e Rebecca Hall. Sebbene i due show siano simili concettualmente, ci sono anche delle significative differenze.
Parades’s End: la trama e il cast
Christopher Tietjens (Benedict Cumberbatch) è un aristocratico britannico strenuamente legato ai valori sociali nonostante il mondo intorno a lui stia radicalmente cambiando. È talmente intransigente che si dimette dal suo lavoro quando il dipartimento di statistica gli chiede di manipolare alcuni dati. Inoltre, rimane fedele alla moglie Sylvia (Rebecca Hall) anche quando lei lo lascia per un altro uomo.
Quando Christopher si innamora della giovane suffragetta Valentine (Adelaide Clemens) deve affrontare una battaglia interiore tra ciò che prova per lei e ciò che ritiene un comportamento corretto. Sullo sfondo della prima guerra mondiale si sviluppa una drammatica storia d’amore e di guerra.
Downton Abbey e Parade’s End: similarità e differenze a confronto
Descritto come “una specie di Downton Abbey” da The Hollywood Reporter, Parade’s End offre in realtà una versione dello spettacolo di Fellowes che rifiuta di filtrare i suoi eventi attraverso un vetro colorato di rosa.
Le due serie presentano splendide architetture edoardiane e costumi d’epoca e si concentrano sulle strutture delle classi sociali britanniche. In particolare, sulle differenze, sulla resistenza al cambiamento e sulle conseguenze di entrambe le guerre mondiali sulla società.
Downton Abbey offre una rappresentazione distorta del codice sociale edoardiano, mantenendo il pubblico in una zona di comfort e rifiutandosi di rappresentare la vera realtà del 20° secolo. Invece, Parade’s End, scritto dal noto drammaturgo Tom Stoppard, non scappa dalle rappresentazioni sociali più dure. La serie, descrie come i vecchi valori edoardiani non potessero sopravvivere all’ira e al caos della guerra.
Mentre Downton Abbey si concentra sul raccontare la storia dell’aristocratica famiglia Crawley in contrasto con la vita dei suoi domestici, Parade’s End è invece incentrato su un complesso triangolo amoroso.
Nella narrazione di Parade’s End, alle conseguenze della guerra che sconvolge e riorganizza i principi delle élite, viene prestata una notevole attenzione. Agli uomini della serie vengono assegnati spessori diversi rispetto a quelli che abbiamo visto in Downton Abbey, nonostante esistano nello stesso lasso di tempo e affrontino gli stessi eventi storici.