Cinema e Cultura
Thelma, la recensione: guai a raggirare una nonna cool fan di Tom Cruise
Il 18 Settembre arriva al cinema una vecchietta sprint difficile da contraddire. Ecco cosa ne pensiamo di Thelma, la commedia indie di Josh Margolin ispirata a una storia vera.
I nonni hanno spesso un posto speciale nella nostra vita. Ci sono quelli che viziano, quelli che riempiono di affetto, quelli complici a cui confidare insicurezze e segreti, e quelli che mettono in guardia su eventuali pericoli di tutti i giorni.
L’ispirazione di Josh Margolin per la sua opera prima è stata proprio la nonna, un’anziana signora tosta e sensibile appassionata dei film di Tom Cruise, che è la protagonista del film Thelma, al cinema dal 18 Settembre.
Interpretata dall’irresistibile June Squibb, che qualcuno sicuramente ricorderà nel bellissimo Nebraska, l’esuberante nonna di 93 anni viene raggirata da un truffatore telefonico. Questo si finge suo nipote per estorcerle diecimila dollari, ma Thelma non ci sta e vuole rimediare.
Insieme a un amico di vecchia data, parte a bordo di uno scooter alla ricerca del colpevole per le strade di Los Angeles, nonostante la famiglia cerchi di trattenerla e si preoccupi per la sua salute.
La recensione di Thelma
Il rapporto tra Thelma e il nipote, interpretato da Fred Hechinger di The White Lotus, si percepisce tenero e vero. Non è difficile immedesimarsi nelle dinamiche tra i due, quando lui si offre di aiutare la nonna a muoversi, a fare le commissioni, e si preoccupa se va in giro da sola o se qualcuno le potrebbe fare del male.
Mentre lei lo incoraggia per i suoi progetti futuri, quando i genitori sono opprimenti e provano a imporgli le loro scelte. Impossibile resistere ai siparietti sull’approccio di Thelma alla tecnologia, mentre cerca di usare il computer e i social network, seguendo le istruzioni del nipote.
Invecchiare può essere un’avventura
Thelma
è un film indie sensibile, ironico e piacevole. Riflette sulla vecchiaia con un malinconico ottimismo. L’età avanza per tutti, ma la caparbietà di questa donna anziana ancora autosufficiente che, nonostante i vari problemi di salute, vuole portare a termine una missione, è un esempio di resilienza importante per i tempi in cui viviamo.
La sceneggiatura è moderata, umile ma nello stesso tempo brillante. Molti dialoghi trai personaggi spingono a riflettere su argomenti importanti senza sermoni, ma con naturalezza. Si percepisce che il film è personale per il regista che ci mette il cuore nel raccontare la sua storia, intrattenendo il pubblico con una leggerezza d’autore.
Se vi piacciono film come Little Miss Sunshine, Lady Bird, Lady in the Van, Thelma potrebbe fare al caso vostro. Un po’ di pepe convive con occhi lucidi e tante risate, il tutto arricchito dalla performance straordinaria di Squibb e del resto del cast che comprende anche Parker Posey, Clark Gregg, Nicole Byer e persino Malcolm McDowell direttamente da Arancia Meccanica.
Cinema e Cultura
Il film che ha fatto diventare vegetariano Guillermo Del Toro
Rivedendo un vecchio documentario del 2003 abbiamo catturato una rivelazione del regista Guillermo Del Toro che ci ha fatto sorridere. Volevamo condividerla con voi perchè forse non l’avete mai sentita.
Il documentario in questione è opera di Mike Mendez e Dave Parker all’interno del progetto Masters of Horror dedicato a esplorare i maestri del genere che hanno lasciato un segno nella storia del cinema del brivido.
Nell’estratto video pubblicato su YouTube proprio da Mendez, si parla di Tobe Hooper e del suo capolavoro che non passa mai di moda, Non Aprite quella Porta.
La rivelazione di Guillermo Del Toro
Un cult degli anni 70 a cui sono seguiti altri film dando vita a una saga molto amata, oltre che remake più moderni. Uno tra gli slasher movie più visti e analizzati dagli appassionati che ha influenzato anche alcuni lungometraggi che sono usciti dopo.
“Uno dei film che ha avuto un impatto pratico sulla mia vita è stato Non Aprite quella Porta. Dalla prima volta che l’ho visto per quattro anni sono stato totalmente vegetariano, non mangiavo più carne. Poi un giorno mangiai tre polli interi in un solo pasto e sono tornato come prima” afferma Del Toro che appare nel documentario tra i professionisti del cinema intervistati.
Del Toro ha costruito gran parte della sua filmografia sul fantasy horror, con molti mostri inquietanti, storie misteriose, sangue e una buona dose di surreale. Tuttavia i registi spesso prendono ispirazione da colleghi e artisti per stimolare la loro creatività.
Non Aprite quella Porta torna al cinema: le date ufficiali
Non Aprite quella Portatorna al cinema
per festeggiare i 50 anni del cult di Tobe Hooper che ha fatto venire gli incubi al pubblico e agli addetti ai lavori per anni. Il 23, 24 e 25 Settembre sarà possibile rivedere questa avventura spaventosa sul grande schermo grazie a Midnight Factory.
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