I 10 film di guerra più accurati da vedere

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Film di guerra da vedere (Foto: Ansa) - Newscinema.it

Alla Festa del Cinema di Roma 2024 è stato presentato in anteprima Blitz, il nuovo film di Steve McQueen che ci riporta alla Seconda Guerra Mondiale. Ma quali sono i film di guerra più accurati fino a oggi?

I film di guerra vengono da sempre visti con un animo diverso rispetto agli altri generi cinematografici. Il motivo principale è radicato nel fatto che buona parte – se non tutti – gli eventi raccontati sono accaduti realmente. Pertanto, gli uomini e le donne che si vedono morire e soffrire sotto le bombe, potrebbero essere persone esistite nel passato. Questo inevitabilmente, porta il pubblico a vedere queste scene con uno stato d’animo colmo di sofferenza e male al cuore.

Mettendo da parte l’aspetto emotivo, da un punto di vista tecnico, realizzare film di guerra che risultino realistici è davvero un’impresa molto ardua. La complessità non è tanto nel far esplodere ordigni o altro, quanto nel rendere il più fedele possibile, una situazione che più di ottanta anni fa si è verificata sui campi di battaglia.

Per tale ragione, tra i tanti titoli usciti in questi anni, questi sono i 10 film che hanno rappresentato la guerra nella maniera più accurata possibile prima di Blitz, in arrivo a Novembre su Apple TV+ e presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma.

10. La sottile linea rossa (1998)

Basato sull’omonimo romanzo autobiografico scritto da James Jone, il film diretto da Terrence Malick ha portato sul grande schermo la prima grande offensiva dell’esercito americano avvenuto nel corso della Seconda Guerra Mondiali. I soldati chiamati a sostituire i Marines esausti, dovevano occuparsi di respingere gli attacchi dei giapponesi.

La brutale battaglia di Guadalcanal che si svolse dall’8 agosto 1942 al 9 febbraio 1943, vide gli Alleati, spingere i propri soldati ben oltre i loro limiti per difendere l’aeroporto che portava i rifornimenti agli Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda contro l’esercito del Giappone. La sottile linea rossa è indubbiamente un film ben fatto e in grado di catturare lo spettatore.

Dunkirk film
Una scena dal film Dunkirk (Foto: Ansa) – Newscinema.it

9. Dunkirk (2017)

Nel maggio del 1940, mentre i 400 mila soldati inglese e francesi sono bloccati a Dunkirk, i tedeschi radevano al suolo tutto quello che incontravano sul loro cammino. In questo film viene raccontata la vita di un soldato bloccato con due piloti della Raf e un gruppo di civili coraggiosi a bordo della loro imbarcazione.

Mentre i personaggi sono di fantasia, così come le trame, quello che risulta veritiera è la rappresentazione storica. Le riprese avvenute nei luoghi coinvolti nella realtà, hanno visto l’impegno del team di scenografi nel ricostruire il molo, con le barche e la sabbia importata proprio da Dunkirk.

8. La battaglia di Hacksaw Ridge (2016)

Chi ha visto questo film, incentrato sulla figura di Desmond T.Doss (Andrew Garfield) non credeva che potesse essere vera. Invece, incredibile ma vero, questo medico obiettore di coscienza è esistito davvero, mettendo a disposizione dell’esercito la sua persona ma senza sparare un colpo di fucile. Durante la battaglia di Okinawa, salvato solo dalla sua fede e forza di volontà, riuscì a portare in salvo 75 uomini, ricevendo addirittura la Medal of Honor.

Fa commuovere l’idea che Desmond Doss volesse fortemente la rappresentazione della sua storia – più che altro come esempio – e che purtroppo non sia riuscito a vedere questo film. Consola il fatto, che secondo quanto dichiarato dal figlio, La battaglia di Hacksaw Ridge ha descritto fedelmente la crudeltà della guerra vissuta dal defunto padre.

7. Das Boot (1981)

Questo è un film non particolarmente adatto a chi soffre di claustrofobia, visto che l’ambientazione è il sottomarino tedesco U-96, all’interno del quale vivevano i soldati durante la Battaglia dell’Atlantico avvenuta nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Guidati dal Capitano Heinrich Lehmann-Willenbrock, le reclute si trovano a dover convivere in spazi angusti mostrando cosa significa vivere all’interno di un sottomarino e la costante paura di andare tra le braccia della morte.

La conclusione, mostra esattamente ciò che avvenne all’U-96 e all’equipaggio, dopo esser stati colpiti da un raid aereo. Adattato al romanzo del 1973 scritto da Lothar-Günther Buchheim, questo risulta essere uno dei migliori film del 1981 e dedicati alla vita in mare durante il secondo conflitto mondiale del ‘900.

6. Jarhead (2005)

A differenza degli altri film citati e che verranno citati di seguito, in questo film l’azione lascia spazio all’attesa. Il motivo risiede nel fatto che viene raccontata la vita dei Marines che vennero coinvolti della Guerra del Golfo. Anthony “Swoff” Swofford (Jake Gyllenhaal) è un cecchino annoiato e isolato, che si trova a vivere 175 giorni di attesa insieme ai suoi compagni, tra noia, caldo e adrenalina.

Il film mostra come i Marines siano semplicemente delle pedine che vengono mosse solo quando il telefono squilla e un uomo vestito in maniera elegante, da loro il via per iniziare una missione in nome del Paese e mettendo a repentaglio la propria esistenza.

Blitz
Una scena dal film Blitz (Foto: Ufficio stampa) – Newscinema.it

5. I lunghi giorni delle aquile (1969)

I piani di Hitler di bombardare e sottomettere l’Inghilterra nel 1940, vengono respinti con determinazione dalla Royal Air Force. Nonostante il numero irrisorio degli aerei, la Raf riuscì a contrastare i bombardieri tedeschi, grazie a uomini di valore come Park (Trevor Howard) e i capi squadrone Canfield (Micheal Caine) e Harvey (Christopher Plummer).

Grazie al loro coraggio, al vantaggio dell’Inghilterra nella produzione di aerei e a una tecnologia radar superiore, riuscirono a mantenere libero il loro Paese e a respingere le forze di Hitler dalle scogliere di Dover. Probabilmente alcuni personaggi sono stati fusi con altri, ma per quanto riguarda la ricostruzione storica è molto fedele a quella realmente accaduta.

4. Il giorno più lungo (1962)

È il giungo del 1944 quando le forze alleate si preparano per invadere la Normandia, nonostante le avverse condizioni meteorologiche. Tra gli sbarchi via mare e i paracadutisti, il generale Norman Cota su Omaha Beach si trova a dover scontrare con una resistenza senza pari.

La ritardata risposta dei tedeschi fu causata anche da un Hitler che non si mosse per tempo. Esclusi alcuni particolari che non rispecchiano la realtà, Il giorno più lungo si mantiene comunque fedele alla ricostruzione storica.

3. Salvate il soldato Ryan (1998)

Steven Spielberg

con la sua regia, racconta lo sbarco in Normandia avvenuto il 6 giugno 1944, seguendo la missione del capitano Miller (Tom Hanks) e la sua squadra del 2° battaglione Ranger. La loro discesa in campo è per salvare un soldato, tale James Francis Rayan (Matt Damon), rimasto da solo mentre i suoi fratelli sono rimasti uccisi.

Andare a recuperarlo significa passare per la Francia occupata dai nazisti. Nonostante piccole sbavature, il film risulta estremamente realistico, soprattutto nel raccontare la vita che i soldati erano costretti a vivere e alla continua lotta alla sopravvivenza con l’esercito nazista e fascista.

2. Niente di nuovo sul fronte occidentale (1930)

La versione cinematografica diretta da Lewis Milestone si rifà all’omonimo romanzo pacifista scritto nel 1929 da Erich Maria Remarque, nel quale venne raccontata la carneficina che un’intera generazione dovette subire nel corso della Prima Guerra Mondiale. Anche il film è chiaramente anti-guerra, nel quale viene mostrato come le giovani reclute tedesche vennero mandate al fronte senza sapere cosa fare ma fomentati dal loro insegnante idealista.

La mancanza di censura ha permesso che scene molto forti e sanguinose venissero inserite nel montaggio finale, come il momento nel quale un soldato stringe tra le sue mani il filo spinato prima di essere trucidato da colpi di artiglieria. Inutile a dirsi che il partito nazista in Germania, dopo aver visto il film, si oppose al film, colpevole di aver portato dei sentimenti anti-tedeschi nei confronti del pubblico.

1. Va’ e vedi (1985)

In questo film si percepisce pienamente la crudeltà che milioni di ragazzi, ragazze e adulti hanno dovuto vivere durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale. A svolgere il ruolo di fonte di ispirazione, il romanzo I Am From the Fiery Village, nel quale sono raccolte diverse testimonianze di chi è riuscito a scampare dal genocidio fascista in Bielorussia.

Ogni scena diretta da Elem Klimov è un pugno alla stomaco, perché oltre alla violenza fisica, mostra quella psicologica, capace di cambiare per sempre la vita di chi la riceve. Lo spettatore, da un punto di vista emotivo, riesce a provare senza filtri l’incubo infernale provato da chi è stato vittima di quelle barbarie disumane. Dallo sguardo dei personaggi si percepisce la loro trasformazione interiore, oltre che esteriore.

La perdita di innocenza, di libertà, il terrore di essere a un passo dalla morte emerge in tutta la sua durezza nelle sequenze del film. Per chi dubitasse della veridicità degli eventi raccontati con la macchina da prese, deve sapere che la censura è intervenuta, per l’estremo realismo degli eventi.

By Leila Cimarelli

Il mio amore più grande?! Il cinema. Passione che ho voluto approfondire all’università, conseguendo la laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale a Salerno. I miei registi preferiti: Stanley Kubrick, Quentin Tarantino e Mario Monicelli. I film di Ferzan Ozpetek e le serie tv turche sono il mio punto debole.

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