Un furto nella notte. Due dipinti e un disegno. Un sistema di sorveglianza a dir poco carente. E solo pochi minuti. È questa la scena del crimine disegnata dagli investigatori che sono ora sulle tracce degli autori del colpo alla Pinacoteca Nazionale di Atene. Il furto sarebbe avvenuto nelle prime ore del mattino di lunedì 9 gennaio: il sistema di sicurezza sarebbe scattato alle cinque di mattina e un addetto alla sicurezza avrebbe visto un uomo scappare. Questi sono i pochi indizi su cui potrà lavorare la Polizia ateniese. Certo il furto non poteva passare inosservato visto che sulla parete lasciata bianca dall’Arsenio Lupin dell’arte vi erano le opere di Picasso, Mondrian e Guglielmo Caccia.
Proprio mentre si stava smontando la mostra temporanea Tesori sconosciuti con opere di artisti come Durer e Rembrandt, è stato commesso lo “scippo artistico”, di cui ancora non si conosce il valore dal punto di vista economico. Il bottino, è sicuramente di tutto rispetto, visto che a “cadere” nel sacco sono state la Testa di donna di Picasso, dipinto nel 1939 dal pittore spagnolo che lo donò alla Pinacoteca ateniese come omaggio per la resistenza greca contro la dominazione nazista, ed Il mulino di Piet Mondrian, datato 1905, a metà strada tra sperimentalismo e tradizione olandese. Non è stato risparmiato neanche un disegno raffigurante un santo in estasi mistica realizzato nel XVII secolo da Guglielmo Caccia, noto come il Moncalvo. In tempo di crisi, non c’è pace neanche per i santi…