Com’è stato interpretare il ruolo di Angelique?
È stato molto divertente. È un personaggio dal carattere forte, molto melodrammatico, follemente innamorata di Barnabas, e piena di colore. Forte, decisa, ma anche piena di difetti. Un personaggio davvero a tutto tondo.
Come si trasforma l’aspetto e il look di Angelique nel corso del film?
All’inizio lei è perfetta, una bionda senza difetti, con un trucco perfetto, molta classe e un aspetto da donna in carriera (è la direttrice della Angel Bay Cannery). Poco a poco, però, da quando Barnabas riesce a uscire dalla sua bara negli anni settanta, Angelique inizia a perdere il controllo, e la sua maschera di perfezione cade, rivelando i difetti che nascondeva.
Che cosa hai provato quando ti sei trasformata nella versione smunta e deteriorata di Angelique che vediamo alla fine del film?
Era tutta un’illusione, perché non avevo alcun tipo di trucco sul volto. Mi hanno solo messo dei puntini verdi, e non sapevo quale sarebbe stato il risultato finale. Sapevo che Tim voleva che il corpo del mio personaggio rivelasse tutte le sue imperfezioni, ma non avevo altro a cui fare riferimento quando abbiamo girato quella scena. Quindi è stato più un lavoro di recitazione che di trucco: semplicemente, il mio personaggio impazzisce.
Com’è stato lavorare con Johnny Depp?
È un uomo molto semplice, dall’anima candida, e un attore molto professionale. Dà sempre tutto sul lavoro, è sempre molto concentrato e generoso. Non è uno che sta per conto suo, come fanno a volte le grandi star. È un vero piacere stargli accanto, ha un gran senso dell’umorismo ed è divertente parlare con lui.
Com’è lavorare con Tim Burton?
È divertente. Nel mio primo giorno di riprese avevo le proverbiali farfalle nello stomaco, e pensavo: “Oddio, sono in un film di Tim Burton. Non posso deluderlo, non posso!” Ma lui ha reso tutto così facile. È una persona gentile, che non mette pressione, ed era felice che fossimo lì tutti assieme. Ed è un tipo molto creativo, che fa sempre qualcosa che non ti aspetti, e questa è una cosa splendida.
Com’è stato lavorare all’interno di un set così elaborato?
Mi sembrava di essere in Maine, anche perché non siamo stati molto fortunati con le condizioni meteo. C’era sempre molta nebbia, sembrava di essere in America ed è stato fantastico.