Cannes 2012: Vous n’avez encore risen vu, recensione

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Il Teatro Di Jean Anouilh, con la sua Euridice, incontra il cinema di Alain Resnais. Per il film presentato nella Competition del 65esimo Festival di Cannes, il regista di mettere in scena, in maniera più esplicitamente “teatrale” del solito, la celebrazione della morte di Anouiln, la sua pièce in un continuo intrecciarsi di piani di rappresentazione. L’operazione, estremamente elegante, la compie con gli attori del suo cinema nella parte di loro stessi, e contemporaneamente della immaginaria rappresentazione della Euridice.

L’impianto teatrale a cui l’autore ci ha abituati, si sviluppa su più piani sospesi nel tempo e nello spazio. Gli attori si muovono in questo spazio onirico, cambiando identità di volta in volta. Una orchestrazione armonica che vede alcuni dei migliori attori francesi viventi come Michel Piccoli, Mathieu Amalric, Sabine Azéma, Lambert Wilson e Anny Duperey. La celebrazione dell’opera di un autore scomparso, il mito di Euridice, e il doppio funerale del film fa spontaneamente pensare a un testamento cinematografico.

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