Dal 6 al 25 Novembre sarà in scena al Teatro Sistina di Roma una commedia musicale inedita, scritta da Gianni Quinto e Rodolfo Laganà, per la regia di Pino Quartullo. Si intitola Campo De’ Fiori e, durante la simpatica conferenza stampa di questa mattina, il cast e il regista hanno parlato del loro lavoro per realizzare questo progetto, indubbiamente legato alla città di Roma, di cui Campo De’ Fiori è uno dei luoghi storici più rappresentativi. In un’atmosfera magica, questa commedia romana racconta la storia di Cesare (Rodolfo Laganà), un fruttarolo che ha ormai cinquant’anni ma vive ancora con il padre, interpretato da Tonino Tosto. Cesare non si è mai sposato e sembra ancora vivere nel mondo dei sogni, ama la sua piazza e Claudia (Milena Miconi), la fioraia che conosce da sempre, ma alla quale non ha mai dichiarato i propri sentimenti.
Pino Quartullo : “Campo de’ Fiori nasce da un progetto di Laganà e Gianni Quinto per raccontare Campo De’ Fiori. Io sono capitato come regista in una squadra già forte. Lavorare con Rodolfo è stato bello anche perchè abbiamo fatto insieme la scuola di Proietti. Quindi è stato bello trovarlo cresciuto dal punto di vista comico e autoriale e nella veste di grande improvvisatore. Io lo considero un vero e proprio rappresentante della commedia dell’arte contemporanea. Poi c’è anche il grande musicista Roberto Giglio con il suo album omaggio a Roma che si chiama Cinecittà. E la coreografa Maria Luisa Rubulotta, lo scenografo Gianluca Amodio e la costumista Patrizia Pontesilli. Anche Milena Miconi che è bella, brava e comica e…romana. Questo nostro lavoro io lo chiamo simpaticamente, una commedia musicale proletaria. Abbiamo cercato di leggere Campo de’ Fiori in maniera favolistica”. Rodolfo Laganà ha affermato : “Questo è l’inizio di un progetto per raccontare tutte le piazze come Piazza Navona, Fontana di Trevi, Trastevere etc… se va bene continuiamo il filone. E’ uno spettacolo romano per scelta, con il clima e il sapore romano a cui io tengo molto. Per me è un orgoglio essere romano e fare una cosa in dialetto è stato molto bello. Ringrazio l’ AB Management per lo sforzo produttivo, molto difficile con questa crisi del teatro che c’è da diversi anni. In questa opera abbiamo preso le cose positive di Campo de’ Fiori anche quando mostriamo la sera con i giovani, toccando comunque i problemi di oggi come la disoccupazione etc… Ho scritto questo spettacolo insieme a Giovanni Quinto con cui ho trovato subito un grande feeling e tanta disponibilità. E sono contento di utilizzare questo spettacolo anche per rivalorizzare il dialetto romanesco, che non è volgare ma è d’autore (tutto il cinema degli anni 50 era parlato in romanesco). Oggi sembra che Campo de’ Fiori sia Beirut, con risse, morti etc…non è solo questo”.
Milena Miconi, protagonista femminile accanto a Laganà: “In questo spettacolo si parla di tradizioni e si torna un po’ indietro nel tempo. Il mio personaggio è Claudia, una donna coraggiosa che ha avuto la forza di crescere una figlia da sola e fa il lavoro modesto della fioraia. Il suo compagno di banco è il fruttarolo. Sono una coppia di disgraziati innamorati ma che omettono i loro sentimenti. Per me è stata una grande occasione per lavorare con attori bravi e per il traguardo di aver raggiunto il palco del teatro Sistina”. Renato Raimo interpreta un attore di fiction che viene dal nord e cerca di scuotere la storia d’amore presunta: “Pino Quartullo mi ha chiamato e mi ha detto “Mi serve un bastardo”. Ho letto il copione a casa e ridevo come un matto. Speriamo di regalarvi il frutto della nostra fatica. Campo de’ fiori racconta una bella storia d’amore e io sono l’antagonista che mette un po’ di zizzania. Sono bastardo dentro e fuori”. Gianni Quinto, co-autore insieme a Laganà ha aggiunto: “Devo tutto alla grande fiducia di Rodolfo. Di questi tempi non è facile trovare fiducia negli autori e nelle storie. Volevo scrivere una storia semplice e Campo de’ fiori sembra già in realtà una scenografia. Sembra montata così com’ è e bastavano solo un po’ di battute che con Rodolfo è facile trovare”.
Marco Passiglia: “ E’ così bello stare al Sistina. Io interpreto qui un operatore ecologico, uno spazzino che a Roma ha un ruolo fondamentale e sa anche essere spiritoso, soprattutto a Campo de’ fiori dove ha tanto da fare. Cosa sarebbe la vita senza un sogno e il mio è di svoltare con la musica. Un sogno che mi mantiene vivo. Questo spettacolo è semplice ma è qualcosa di cui abbiamo bisogno, per tornare un po’ più all’uomo, a quei mestieri semplici che oggi da italiani non esistono più. Nella semplicità ci sono cose fantastiche ovvero i sentimenti”. Tra un sorriso e qualche canzone della colonna sonora di Roberto Giglio che porta indietro nel tempo, trasportandoci per pochi minuti nelle atmosfere di quei spettacoli del passato di Garinei, Petrolini e Giovannini, la conferenza stampa di Campo de’ Fiori ha creato senza dubbio una grande curiosità di assistere allo spettacolo e gustarsi finalmente una commedia con una storia nuova, che, dopo l’ennesimo riadattamento di Grease o La Divina Commedia, è davvero una boccata di aria fresca. Non perdete la nostra recensione dopo la premiere del 6 Novembre.