Il 18 luglio prossimo approda in tutte le sale italiane il nuovo attesissimo action movie di Rob Cohen: Alex Cross – La memoria del killer. Tratto dall’omonimo romanzo di James Patterson, scritto da Mark Moss e Kerry Williamson e interpretato da Tyler Perry, Matthew Fox, Edward Burns, Rachel Nichols e Jean Reno Alex Cross – La memoria del killer racconta la storia di Alex Cross (Tyler Perry), brillante detective e profiler della polizia di Detroit. In seguito al ritrovamento di un corpo terribilmente mutilato di una donna Cross viene messo a indagare con i suoi affiatati colleghi Tommy Kane (Edward Burns) e Monica Ashe (Rachel Nichols) su un pericoloso serial killer soprannominato Picasso (Matthew Fox). Disposto a tutto per catturare il terribile criminale Cross arriverà a compiere terribili scelte che comprometteranno una volta e per tutte la sua eticità di detective.
Dopo un glorioso passato di ottimi film d’azione (Dragon, Dragonheart, The Skulls e Fast and Furious) e alcuni terribili passi falsi (xXx, Stealth, La mummia 3) Rob Cohen firma uno dei fallimenti cinematografici più grandi dell’anno: Alex Cross – La memoria del killer. Vediamo alcune delle più grandi pecche di questo film: 1) Regia: Rob Cohen dirige un film senza senso e senza sviluppi. Perennemente indeciso tra il puro film d’azione e il thriller psicologico Cohen realizza un’opera noiosa e insensata; 2) Sceneggiatura: Mark Moss e Kerry Williamson adattano nel peggiore dei modi il romanzo di James Patterson, regalando sviluppi (in primis quelli riguardante la moglie di Cross e il detective Monica Ashe) e battute (“Ma se tu sei incinta vuol dire che avremo un bambino” ; “Capisco che sei arrabbiato perché ti tiri su la zip con violenza”) degne del più trash dei film di questo genere; 3) Cast: Tyler Perry, attore e regista famosissimo in America per i suoi ruoli comici tenta (senza successo) con Alex Cross la carta del ruolo drammatico, ma il risultato finale è solo un personaggio grottesco e poco credibile; Matthew Fox dimagrisce e scolpisce il suo corpo per creare l’inquietante Picasso, un crudele serial killer afflitto da terribili tic, ma anche qui nonostante l’aspetto fisico sia soddisfacente la capacità recitativa risulta alquanto debole; 4) Ritmo: Alex Cross – La memoria del killer annoia lo spettatore con una azione lenta, prevedibile e totalmente scontata; 5) Doppiaggio: come tutti i film estivi Alex Cross – La memoria del killer presenta il solito problema del doppiaggio affrettato e approssimativo (basti pensare lo scorso anno a La memoria del cuore, Knockout, Magic Mike); questo almeno non possiamo imputarlo al povero Rob Cohen ma in ogni caso contribuisce a diminuire la già poca credibilità del film. In conclusione Alex Cross – La memoria del killer è veramente un film debole, lento e totalmente perdibile, uno di quei prodotti da vedere solo per “apprezzare” la parte più trash del cinema action.
Dal 18 luglio al cinema.
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