Il 12 febbraio la Warner Bros. Entertainment Italia distribuirà in tutti i cinema italiani Whiplash, toccante film scritto e diretto da Damien Chazelle ed interpretato da Miles Teller, J.K. Simmons, Melissa Benoist, Paul Reiser ed Austin Stowell. Candidato a ben 5 premi Oscar (miglior film, miglior attore non protagonista, miglior sceneggiatura non originale, miglior montaggio e miglior sonoro) Whiplash racconta la storia di un giovane ragazzo disposto a tutto per diventare uno dei migliori batteristi jazz della sua generazione.
TRAMA WHIPLASH
Andrew Neiman
(Miles Teller) è un diciannovenne con un sogno: diventare un grande batterista jazz. Ma i sogni il più delle volte restano tali ed Andrew ha ben poche speranze di raggiungere il tanto agognato traguardo. Fino a quando non viene scoperto dal dispotico direttore d’orchestra Terence Fletcher (J.K. Simmons) che lo inserisce nella sua band. Questo piccolo successo instilla nel giovane ragazzo la mania della perfezione che lo aliena sempre di più dal mondo che lo circonda. Trascorre tutto il suo tempo a provare fino a farsi sanguinare le mani. Il tutto sotto le grida e gli isterismi di Fletcher, l’unico con cui Andrew mantiene una relazione, seppur conflittuale. Ma gli imprevisti sono dietro l’angolo. E il viaggio intrapreso da Andrew potrà diventare una discesa nella pazzia o un’ascesa tra i più grandi batteristi della musica jazz.
RECENSIONE
Whiplash
si apre con un lunghissimo piano sequenza di un ragazzo che suona la batteria. La musica è chiaramente jazz. E il ragazzo è ovviamente il protagonista della storia, Andrew Neiman, splendidamente interpretato dal semi-sconosciuto Miles Teller, capace di incarnare alla perfezione un giovane disposto a tutto per raggiungere il suo sogno. Sembrerebbe il classico film su un ragazzo ed il suo amore per la musica. Ma dopo pochi minuti viene introdotto il co-protagonista della pellicola, Terence Fletcher, interpretato dal candidato al premio Oscar J.K. Simmons e capiamo subito che la direzione presa da Whiplash è totalmente opposta a quella dei vari film per ragazzi usciti negli ultimi anni. Film che concentrano l’attenzione sugli aspetti positivi dell’essere artisti; aspetti decisamente poco caratteristici di un mondo competitivo ed a tratti spietato come quello dell’arte.
Un mondo già analizzato, relativamente al settore della danza, dal grande Darren Aronofsky nel bellissimo Il Cigno Nero, vero e proprio cult del cinema a cui Whiplash in qualche modo si collega mostrando giovani disposti a farsi sanguinare le mani per provare senza alcun tipo di sosta. Un mondo popolato da figure dispotiche, autoritarie, violente ed intimidatorie come il Terence Fletcher interpretato dal grande J.K. Simmons che tutti ricordiamo per la sua divertente performance nella trilogia di Spiderman di Sam Raimi, qui alle prese con un personaggio complesso e duro, una sorta di Dottor House senza alcun tipo di ironia o dolcezza. Altra protagonista indiscussa del film è poi la musica jazz che accompagna Andrew per tutti e 110 i minuti di proiezione. Una musica per cultori che a lungo andare risulta indigesta rallentando il ritmo del film, già di per sé abbastanza lento a causa di una regia a tratti dispersiva e non sempre a fuoco. Mentre perfettamente a fuoco resta la grande alchimia tra Teller e Simmons, vero punto di forza di Whiplash, un film che lancia uno sguardo tanto inedito quanto interessante sugli aspetti più crudi e veri del mondo della musica.