Il prossimo 2 aprile Teodora Film distribuirà in tutti i cinema italiani il nuovo film di Susanne Bier: Second Chance. Scritto da Anders Thomas Jensen ed interpretato da Nikolaj Coster-Waldau, Maria Bonnevie, Ulrich Thomsen, Nikolaj Lie Kaas e Lykke May Andersen Second Chance è un intenso dramma sulle difficoltà di due famiglie tanto diverse tra loro quanto unite nella tragedia.
Trama Second Chance
Andreas
(Nikolaj Coster-Waldau) è un poliziotto dalla vita apparentemente perfetta. Ha un lavoro che ama, una bella moglie e un figlio appena nato. Un giorno durante una perquisizione incontra Tristan (Nikolaj Lie Kaas), un criminale allo sbando incapace di prendersi cura della compagna e del figlio, anche lui di pochi mesi. Ma quando una tragica fatalità distrugge il mondo di Andreas i destini delle due famiglie si trovano uniti in una sconvolgente catena di eventi.
Recensione
Un momento di silenzio. Un attimo per comprendere quello che è successo. Un urlo che squarcia la notte. Questa è sicuramente una delle sequenze più forti di Second Chance, dramma danese diretto dal premio Oscar Susanne Bier che racconta una storia costellata da sofferenza e tragicità nella fredda ed inquietantemente calma Danimarca. Un paese ricco in cui la gente vive tranquilla e sta bene. Come stanno bene Andreas e sua moglie che hanno tutto dalla vita: bellezza, sicurezza economica ed uno splendido bambino appena nato. Ma la sicurezza esteriore non riflette mai la felicità interiore. E questa è la situazione della moglie nel film del Lannister di Game of Thrones, un Nikolaj Coster-Waldau che dimostra grazie al più che discreto film di Susanne Bier di essere bravo oltreché affascinante. Ed è proprio il personaggio di Andreas il centro del film nella sua scelta eticamente e moralmente scorretta ma assolutamente comprensibile. Perché il destino nel suo togliere a chi deve dare e nel suo dare a chi deve togliere è irritante. Ma nessuno può divenire giudice di sé e degli altri.
Da questa prima veloce analisi notiamo subito quanti siano i temi lanciati da Susanne Bier in Second Chance. Temi affrontati in alcuni casi divinamente (la scelta di Andreas) ed in altri forzatamente (il colpo di scena finale dopo l’autopsia) in quello che sicuramente non è il film più riuscito della Bier; ma che nonostante questo rimane un’opera intensa e tragica che più di una volta tira pugni nello stomaco allo spettatore attraverso immagini tanto forti quanto strazianti. Il risultato è un dramma complesso, a tratti lento nella narrazione e non sempre a fuoco ma complessivamente riuscito. Ennesima conferma che Susanne Bier è sicuramente tra le autrici più interessanti del panorama cinematografico contemporaneo.