In contrasto con il titolo dell’articolo Alex Proyas ha difeso a spada tratta Gods Of Egypt, il faraonico action con Gerard Butler e Nikolaj Coster-Waldau stroncato dal pubblico e dalla critica mondiali. Tutto questo non ci stupisce perché a Hollywood non capita mai che un autore spari a zero sul suo “capolavoro”. Eppure ci sono ben dieci registi che, a modo loro, hanno chiesto scusa per i loro film:
10) Frozen: Jennifer Lee, la co-regista del capolavoro targato Walt Disney, si è scusata con il pubblico mondiale per le canzoni di Frozen che hanno reso tanto felici i più piccoli quanto disperati i loro genitori: “Un anno fa tante persone mi ringraziavano per le canzoni di Frozen, ora non più perché continuano ad ascoltarle. Il ‘grazie’ è così diventato ‘mi dispiace’ “. Effettivamente la Lee non ha tutti i torti…
9) Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo: “Capisco chi non ha amato il MacGuffin del film perché non convinceva neanche me. Non volevo fosse legato agli alieni o a creature inter-dimensionali”. Con queste parole Steven Spielberg ha demolito il MacGuffin, l’elemento narrativo dell’ultimo Indiana Jones. Ma noi, solo per aver rinchiuso il mitico Indy in un frigorifero durante una esplosione atomica, non possiamo che perdonarlo.
8) I Fantastici Quattro: Uno dei cinecomics più criticati di sempre è I Fantastici Quattro di Josh Trank; un flop di pubblico e critica che ha spinto il regista a scusarsi pubblicamente: “Un anno fa avevo una versione di questo film che avrebbe ricevuto grandi recensioni. Non la vedrete mai. Questa è la realtà“. Ma siamo sicuri che tutta la colpa del fallimento de I Fantastici Quattro sia della Fox? Oppure Trank non è riuscito a gestire le redini di un progetto più grande di lui?
7) Generazione X: Kevin Smith è uno dei registi più altalenanti della storia del cinema ma Generazione X è il punto più basso della sua carriera: “Non so cosa stavo pensando“, una scusa che dimostra la consapevolezza dell’autore di Clerks di dover chiedere perdono ai suoi fan. Eppure noi stiamo ancora aspettando le scuse per Tusk, uno dei film più brutti di Johnny Depp…
6) Armageddon: “Mi scuso per Armageddon perché l’ho girato in 16 settimane. Se avessi potuto avrei rifatto l’intero terzo atto ma lo studio ci ha preso la pellicola. Il mio supervisore degli effetti visivi ha avuto un crollo nervoso. Così ho chiamato James Cameron e gli ho chiesto: ‘che cosa fai se ti trovi costretto a realizzare anche gli effetti speciali del tuo film?“. Successivamente Michael Bay ha affermato di non essersi mai scusato per Armageddon. Nel frattempo noi stiamo ancora aspettando le scuse per Transformers 4…
5) Sotto il cielo delle Hawaii: Una delle maggiori debolezze di Sotto il cielo delle Hawaii è il personaggio interpretato da Emma Stone, una ragazza nata da una madre occidentale e da un padre di origine cino-hawaiana: “La mia idea originale era una donna bianca che ha un’eredità mista. Chiedo scusa a tutti coloro che hanno sentito o percepito questa scelta come sbagliata“. Eppure il casting di Emma Stone non è il motivo principale dell’insuccesso di Sotto il cielo delle Hawaii, un film per cui Cameron Crowe dovrà scusarsi ancora a lungo.
4) Fuga di mezzanotte: “La realtà delle prigioni turche era stata riportata dalle associazioni dei diritti umani. Ma il ritratto del film è drammatizzato“. Con queste parole Oliver Stone si è scusato per la sceneggiatura di Fuga di mezzanotte, il film del 1978 di Alan Parker che evoca brutalmente l’universo carcerario in Turchia. Effettivamente la vera storia di Billy Hayes è stata in più punti estremizzata; un motivo per cui lo sceneggiatore premio Oscar Oliver Stone ha sentito il dovere di scusarsi.
3) Batman & Robin: “Se ho deluso i fan voglio scusarmi. Non era mia intenzione. Volevo solo intrattenerli”. Nonostante le ottime intenzioni di Joel Schumacher, Batman & Robin ha bruciato la carriera di Alicia Silverstone, deluso George Clooney e chiuso la saga nata con Michael Keaton nel 1989. Ma il vero motivo per cui Schumacher avrebbe dovuto chiedere scusa è la Bat Visa di Batman, il punto più basso nella storia cinematografica dell’uomo pipistrello.
2) The Brown Bunny: “Il film è un disastro e una perdita di tempo. Non era mia intenzione fare un’opera pretenziosa o utile. Volevo realizzare qualcosa di bello da condividere con gli altri. Posso solo scusarmi per questo film”. Non ci è andato leggero Vincent Gallo nel demolire The Brown Bunny; un film che, nonostante sia stato in seguito rimontato, ha continuato a ricevere le critiche del suo autore.
1) Gods of Egypt: Alex Proyas difende a spada tratta il suo film ma ammette la colpa di non aver assunto nessun attore di origini egiziane: “Il casting di un film è complicato ma è chiaro che abbiamo fatto delle scelte sbagliate. Chiedo scusa per chi è rimasto offeso dalle nostre decisioni”; scuse a cui si è ricollegata anche la Lionsgate: “Abbiamo fallito nel mantenere i nostri standard di sensibilità e diversità. Il nostro obiettivo è realizzare film che riflettano la diversità del nostro pubblico”. Queste dichiarazioni sono emerse prima della release del film. Ma siamo sicuri che il casting sia l’unico aspetto dell’opera per cui scusarsi? Magari Proyas in futuro capirà che se grandi registi come Steven Spielberg e Oliver Stone possono sbagliare non c’è nulla di male nel chiedere scusa per i propri film.