L’esordio al cinema con Nightmare
(1984) di Wes Craven e la piccola parte in Platoon di Oliver Stone (1986), anticipano la serie tv 21 Jump Street in cui, insieme a Brad Pitt, interpretavano due agenti tutti da ridere. Qualche critica e commento poco appropriato sembrano tagliare le gambe a Johnny Depp nella spietata Hollywood dell’epoca, ma poi la ribalta: l’attore diventa il re del gothic con Tim Burton che gli cuce addosso – prima di tutti – il tetro e malinconico Edward mani di forbice. Depp è già una star. Ha già raggiunto il massimo. Dopo il capolavoro di Burton altre pellicole non entusiasmanti: dal particolare Benny and Joon, ai discreti Buon compleanno mr. Grape, Don Juan de Marco (con Marlon Brando), Dead Man di Jarmush, il thriller Minuti contati, e un altro meeting con Marlon Brando in The Brave. Sembra sia iniziata subito la sua parabola discendente: invece no. L’attore si affida prima alla direzione del grande Polanski (La Nona porta) e a quella di Terry Gilliam (Paura e delirio a Las Vegas) per poi rilanciarsi con lo stesso Burton ne Il mistero di Sleepy Hollow. Non un capolavoro, ma l’atmosfera dark a fine anni ’90 prendeva parecchio, soprattutto tra le danarose major hollywoodiane. Dopodichè altri buoni film come Chocolat, Blow, La vera storia di Jack lo squartatore.
Johnny Depp dalle stelle alle stalle…
Il franchise Pirati dei Caraibi lo consacra come star del cinema d’avventura, fantastico e pacchiano, ma non di certo in quello del cinema d’autore, d’altronde siamo comunque nell’epoca del denaro dove i soldi fanno gola a tanti. In Nemico pubblico di Michael Mann un’altra (e forse ultima) prova convincente insieme al collega e amico Christian Bale, ma dopo il nulla, se non tante parti poco consistenti: The Tourist, il fallimento The Lone Ranger, Trascendence, l’ultimo Black Mass dove cerca un rilancio tramite l’arte del trasformismo in un uomo robusto e con la calvizie (ricordiamo le critiche inappropriate piovute sulla sua forma fisica). Ma non era tutta finzione, forse. Ricordiamolo all’ultima Venezia accompagnato dalla sua (ex) amata Amber Heard: denti ingialliti, occhi gonfi, oltre all’addome pronunciato. Johnny, vittima dell’età, non è più un sex symbol. Ora pure il divorzio dalla giovane Heard sposata nemmeno un anno prima e il tutto si accompagna alle critiche negative del suo ultimo lavoro Alice attraverso lo specchio che si preannuncia essere un flop anche al box-office.
E’ caduta una stella?
Fonte: THR