Ieri si è aperto ufficialmente il Roma Fiction Fest alle 16.30 con la proiezione dell’episodio pilota della sit com americana “La Vita secondo Jim“, in cui l’indiscusso protagonista è Jim Belushi che interpreta un tipico padre e marito americano che affronta la quotidianità della vita con ironia e simpatia. Dopo la proiezione si è svolta la Master Class proprio con l’attore, che ha conquistato i presenti in sala con la sua carica vitale e la sua umiltà artistica, rispondendo alle domande che gli venivano rivolte sia dal giornalista sul palco con lui, Marco Spagnoli, sia dal pubblico curioso e rapito dal suo carisma.
Belushi è stato molto disponibile e ha raccontato molti passi importanti della sua carriera lavorativa, dando ovviamente spazio anche al ricordo del fratello John e al mito dei Blues Brothers. Nonostante il cinema e la televisione abbiano caratterizzato gran parte della sua vita lavorativa, la musica è la sua fedele compagna di viaggio da sempre, soprattutto con il blues e il jazz e per attestare ciò, l’attore ha messo su una breve performance con l’armonica che aveva in tasca nella Sala Sinopoli dell’Auditorium, creando un vero e proprio one man show.
A sorpresa Belushi ha chiamato sul palco Massimo Rossi, doppiatore di Jim ne “La vita secondo Jim” che ha raccontato al pubblico un aneddoto inedito: “Eravamo in sala per incidere, abbiamo dovuto farlo separatamente perché non smettevamo di ridere”. Abbracciando Rossi Belushi ha dato il via alle sue gag: “Adoro l’Italia perché c’è il doppio bacio e ti puoi avvicinare alle persone e frugare nelle tasche, tirando fuori un paio di mutante blu e mostrandole alla sua producer “scusa ho trovato queste, le vuoi? Scusate, è un’abitudine che non mi sono ancora tolto”.
Prossimamente Jim Belushi lavorerà a una nuova sit-come sempre per Abc: “Un rapporto tra padre e figlia, ma non posso dire di più. Ci sono i ladri nella nostra professione, anche io sono stato spesso un ladro”.
Dopo una breve pausa, verso le 19.30 ha avuto luogo la serata di inaugurazione ufficiale del Roma Fiction Festival, presentata da Vanessa Incontrada, che ha consegnato gli Excellence Award riconosciuti allo stesso Jim Belushi, Lunetta Savino e il grande Gigi Proietti, sottolineando il loro talento artistico come attori e artisti che riescono ad intrattenere il pubblico con il sorriso, come con il loro lato drammatico. In tale occasione Belushi ha riaperto le danze, ringraziando Roma e l’organizzazione e giuria del Festival per il riconoscimento e ha firmato la sua uscita di scena con una super capriola all’indietro, lasciando il posto a Lunetta Savino, seconda premiata che ha ringraziato a sua volta, affermando che in fondo un attore deve dire grazie anche ai suoi personaggi, perchè lo rendono quello che è e gli permettono di mettersi alla prova e di dare il meglio di sè in questo lavoro.
A chiudere poi la premiazione Gigi Proietti, di cui poi alle 21 è stato proiettato il nuovo film per la tv “Il Signore della truffa“, diretto da Luis Prieto, e con Maurizio Casagrande, Massimo De Lorenzo e un cast numeroso e in gamba. Si tratta della storia divertente e brillante di Nicola Persico, un generale in pensione che in realtà ha un passato di grande truffatore e, per aiutare i suoi condomini irretiti da una cartella esattoriale a molti zeri, dovrà rispolverare i suoi trucchetti per aggirare i carnefici benestanti che vogliono togliere la casa a questi onesti cittadini. Saranno due puntate in onda nei primi di ottobre sulla Rai per un prodotto ben costruito, piacevole da seguire e ricco di gag e battute esilaranti, come del resto Proietti ci ha abituato a sentire.