Dal momento stesso in cui fu annunciato, Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali è sembrato essere il progetto perfetto per una mente fantasiosa e fuori dagli schermi come quella di Tim Burton. Il libro originale di Ransom Riggs è infatti pieno zeppo di personaggi assurdi e stralunati, proprio come quelli che sono soliti affollare la mente del regista di Beetlejuice. Analizziamo insieme alcuni dei protagonisti che potremo vedere sul grande schermo a partire dal prossimo 15 dicembre, e addentriamoci negli aspetti creativi della produzione burtoniana attraverso gli sketch realizzati dallo stesso regista.
La creazione degli Speciali
Questo è Hugh (Milo Parker), un “ragazzo speciale” con un selvaggio sciame di api che vivono nelle cavità interne del suo corpo. “Non faccio tanti sketch di uno stesso soggetto” ha rivelato il regista. “Questo perché non mi va di creare tre disegni e perdere troppo tempo a cercare dei ragazzi che gli assomiglino. Ma faccio una semplice bozza per dare una idea di come voglio che appaia su schermo”.
Il mondo degli Hollows
Queste creature sono certamente la minaccia più grande per i Peculiars, specialmente per la loro pericolosa caratteristica di essere invisibili praticamente a chiunque. Nel suo sketch Burton ha tratteggiato i viscidi tentacoli che escono dalla bocca di questi mostri, in parte esteticamente simili ai più celebri protagonisti del suo La sposa fantasma, o al Jack Skellington di Nightmare Before Christmas. “Inizialmente pensavamo a queste creature come dei veri e propri mostri, ma successivamente ho pensato di renderli più umani, magari vestendoli con abiti civili. Il risultato finale è molto simile ai personaggi delle favole per bambini”.
Barron e il suo esperimento
Questa scena rappresenta uno degli esperimenti condotti dallo spaventoso villain del film Barron, interpretato dal grande Samuel L. Jackson. In passato anche lui era stato un Hollows, ma ora lo scopo della sua vita è quello di raggiungere la tanto sognata immortalità. Il casco che si vede in fotografia ha un aspetto quasi medievale, a cui Burton è giunto dopo aver scartato diversi modelli. “Ho tanti artisti che lavorano su questo tipo di cose, e gli elmetti sembravano sempre troppo elaborati o cartooneschi, come se provenissero da un vecchio film della Disney”, ha dichiarato il regista. “In questo caso penso che la semplicità del design abbia un effetto molto più inquietante e spaventoso”.
Il buffet di bulbi oculari
Per assumere la forma umana Barron deve necessariamente nutrirsi di succulenti bulbi oculari. In un momento del film, il cattivo, accompagnato da un gruppo di Hollow, partecipa ad un delizioso banchetto di occhi umani. Nonostante Burton non realizzi tanti storyboard per i suoi lavori, in questo caso uno sketch era necessario per organizzare la scena. “Tracciare lo storyboard è stato sicuramente utile nel caso della sequenza della mangiata. Alla fine, pur avendo preso ispirazione dal libro, il risultato su schermo è stato totalmente diverso”.
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Fonte: NYTimes