Connect with us

News

“Sarò libera” il nuovo cd di Emma Marrone – la recensione

Published

on

Emma-marrone-

Emma Marrone

di strada ne ha fatta da quel lontano 29 marzo 2010, quando, sbaragliando la concorrenza della rivale Loredana Errore, vinceva la nona edizione del talent show Amici. Da quel giorno non si è più fermata. Il primo album Oltre, lanciato dal singolo di successo Calore, scritto per lei da Rocco Casalino, si affermava subito alla prima posizione in classifica degli album su iTunes e subito entrava in vetta alla classifica di vendita, conquistando il Doppio Disco di Platino. Non soltanto un disco di successo, ma anche un tour che l’ha portata in giro per l’Italia durante tutta l’estate 2010. Il 19 ottobre 2010 veniva poi presentato il secondo disco A me piace così. Dopo l’enorme successo, i Modà dichiaravano pubblicamente su un quotidiano l’intenzione di duettare con lei al Festival di Sanremo 2011. Accolta la proposta, è salita, per la prima volta, sul palco dell’Ariston con i Modà, classificandosi seconda. Nel frattempo ha messo la faccia alla manifestazione Se non ora quando ed è stata ospite in puntata ad Annozero, fortemente voluta da Michele Santoro. Intanto usciva nei negozi A me piace così Sanremo edition, che alla fine di febbraio era già disco di platino. L’estate le ha portato un tour trionfale e l’apertura dei concerti di mostri sacri della musica italiana come Gianna Nannini e Vasco Rossi.

Sarò libera,  il nuovo album della cantante leccese su etichetta Universal Music, è uscito il 20 settembre, anticipato dall’omonimo singolo, ed è entrato subito al primo posto della classifica FIMI, piazzandosi davanti a Giorgia e ai Red Hot Chili Peppers.  Tredici tracce che vantano la produzione di Dado Parisini e Celso Valli e autori del calibro di Saverio Grandi e Carlo Rizioli, i creatori del singolo Sarò libera, Niccolò Agliardi e Roberto Casalino. In questo album si fondono tutti gli spiriti di Emma che canta, graffiando, testi scritti apposta per lei.

Ad aprire il cd Tra passione e lacrime, cantata con eleganza e spessore. Segue il primo singolo estratto Sarò libera, aperta magistralmente con la delicatezza del pianoforte che introduce la voce leggera, quasi sospirata, della Marrone. L’album si snoda attraverso canzoni d’amore ma anche di impegno. Non sono solo te e Acqua e ghiaccio,  che vedono la firma di Niccolò Agliardi, uno dei maggiori parolieri italiani, si distendono, attraverso la morbidezza del timbro non urlato, in temi di una certa importanza come quello dell’autonomia di ciascun individuo e come quello dell’anoressia. Attraverso il pop melodico e accenti più vibranti, il disco lascia delle tracce facilmente orecchiabili: in Maledetto quel giorno, Cercavo amore e Da quando mi hai lasciato, l’accusa è rivolta all’amore imperfetto, sbagliato, ingiusto, che fa stare male. Con Un attimo ascoltiamo un suono nuovo, armonioso, che mette in rilievo la forza delle corde vocali di Emma. L’ultima canzone Scusa se vado via ricorda sicuramente la tradizione, con uno sguardo a Mina, ed è la canzone preferita dalla stessa cantante di Aradeo.

Questo è sicuramente l’album della conferma di Emma che, a tutti gli effetti, entra nell’Olimpo della musica italiana, ricevendo le lodi di colleghi illustri, da Roberto Vecchioni, a Morandi, alla Nannini fino alla Bertè. Ed intanto, mentre le migliaia di fan ascoltano questo cd dai suoni pregevoli, brillante e ben calibrato, è stato annunciato l’attesissimo tour per aprile. L’umiltà e il non essersi montata la testa, nonostante l’enorme successo, sono i punti di forza di questa giovane pugliese che, oltre ad usare la potente voce per cantare, sa dosarla e usarla anche per dire la sua.

 

 

 

 

Laureata in Storia e Conservazione del Patrimonio Artistico, mi dedico alle mie due grandi passioni: l’arte e la scrittura. L’ambizione? Scrivere di arte. E’ quello che provo a fare da qualche anno, raccontando sul web il criptico eppure essenziale mondo artistico. A 23 anni i sogni vanno alimentati dalle speranze!

Continue Reading
Advertisement
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

News

La migliore opera prima secondo Tarantino è un film con Kevin Costner

Published

on

Quentin Tarantino

Il regista amante delle provocazioni e del genere splatter Quentin Tarantino ha confessato – a sorpresa – di amare un esordio alla regia. Spoiler: non pensate ai soliti cult perché questo titolo vi lascerà di stucco.

Il cineasta americano Quentin Tarantino, noto agli appassionati di cinema per aver creato dei gioielli della cinematografia contemporanea, come Pulp Fiction, Le Iene, Kill Bill Vol.1 e 2, è tornato a far parlare di sé. Non è la prima volta che si trova al centro di dichiarazioni provocatorie o che riescono a lasciare interdetti, anche i suoi fan più accaniti.

Come ci ha abituati ormai da tempo, Tarantino ha parlato di un esordio alla regia che in passato lo colpì molto e che vede al centro dell’attenzione l’attore Kevin Costner. Se la vostra idea sta viaggiando verso film indimenticabili come Gli Intoccabili, L’uomo dei sogni e Balla coi lupi, siete sulla strada sbagliata.

Il sorprendente film con Kevin Costner è…

A quanto pare l’esordio alla regia di Kevin Reynolds con il film Fandango è l’opera che ha attirato l’attenzione di Quentin Tarantino. Stiamo parlando di un lungometraggio del 1985 che il regista, lo reputò addirittura: “Kevin Reynolds sarà lo Stanley Kubrick del suo decennio. Fandango è uno dei migliori esordi alla regia nella storia del cinema”. 

Nonostante sia stato scelto un titolo non particolarmente noto della cinematografia di Costner, questo film rappresenta l’inizio della collaborazione tra i due Kevin. Chiunque sia fan dell’affascinante bodyguard, deve vedere Fandango perché in buona parte ha anche contribuito ad affermare la carriera come attore di Costner.

Di cosa parla il film Fandango?

La sinossi dell’opera prima di Kevin Reynolds, segue la vicenda di cinque amici e un passo dal conseguire la laurea presso l’Università del Texas nel 1971. Prima di entrare ufficialmente nel mondo degli adulti, i ragazzi decidono di intraprendere un viaggio attraversando il confine messicano.

In un’esistenza tormentata da un futuro incerto tra il servizio di leva per la guerra in Vietnam e la carriera, i protagonisti si trovano a dover fare i conti con ciò che il destino avrà in serbo per loro.

Continue Reading

News

La docuserie Netflix che non ti farà più dormire: l’amore è pericoloso

Published

on

Worst Ex Ever su Netflix

In questi giorni nei quali il romanticismo sembra regnare incontrastato sulla piattaforma di Netflix, con l’uscita di Emily in Paris 4, in maniera diametralmente opposta, c’è un altro titolo che sta mettendo attirando l’attenzione di molti utenti. Si tratta di una docuserie composta da quattro episodi nella quale vengono raccontate – dettagliatamente – delle storie terrificanti.

Come il caso del Dottor Jekyll e Mr Hyde, delle bellissime e sognanti storie d’amore con il tempo hanno rivelato la loro vera natura, trasformando la vita dei protagonisti in un inferno vero e proprio. Abusi di varia natura, crudeltà, pressioni psicologiche sono parte di quello che hanno vissuto i sopravvissuti, a queste vicende tutt’altro che romantiche.

Worst Ex Ever

Un frame di Worst Ex Ever (Foto: Netflix) – NewsCinema.it

Il lato horror dell’amore su Netflix

La docuserie Worst Ex Ever si concentra su complotti mortali architettati da ex partner ai danni di coloro che dicevano di amare – è il caso di dire – da morire. Attraverso una ricostruzione investigativa accurata, con interviste alle famiglie delle vittime e dei carnefici, a chi ha cercato di aiutare e chi non si è mai accorto di nulla, questa produzione ha posto sotto i riflettori soprattutto quelle che potrebbero essere avvisaglie importanti da non ignorare nella vita reale.

Prima di continuare, è bene precisare un aspetto di fondamentale importanza. Chi si appresterà a vedere questi episodi, deve sapere che nonostante la presenza di scene ricreate con l’animazione, le testimonianze di chi è riuscito a scampare alla morte, restano molto forti e non adatte a un pubblico particolarmente sensibile. I dettagli efferati, aggravati dalla crudeltà mostrano quanto queste persone possono definirsi tutto tranne che esseri umani.

Cosa succede nel primo episodio di Worst Ex Ever

Il titolo del primo capitolo di questa docuserie, esprime al meglio cosa è stata costretta a subire la vittima: “Dating the Devil“. Ben Foster è colui che senza pensarci due volte ha deciso di porre fine alla vita della fidanzata Justin Siemens.

Accusato nel 2017 di violenza domestica nel 2019 ha tenuto segregata in casa la sua ragazza per due settimane, procurandole la rottura di sette costole, occhi neri e ferite ai polsi a causa delle fascette. Accusato di altri reati è stato condannato a 30 mesi di carcere. Ma da qui, dopo 730 giorni è stato rilasciato in attesa del processo.

Successivamente, dopo essersi trasferito in Oregon e aver conosciuto Siemens, per la giovane donna iniziò un vero e proprio incubo, fatto di torture, abusi sessuali, fisici e botte, tanto da farle perdere i sensi. Provvidenziale il salvataggio di un’amica della povera Justin, prima dell’epilogo che portò Foster a togliersi la vita a fine gennaio del 2023.s

Continue Reading

News

Hugh Grant rivela qual è il film che ha cambiato per sempre la sua carriera

Published

on

hight grant film

L’affascinante attore Hugh Grant per la prima volta si è messo a nudo, parlando del ruolo che gli ha salvato la carriera e di quei “no” che lo hanno portato a lasciare alcuni personaggi cinematografici ben noti, ad altri colleghi.

I fan e le fan dell’attore inglese Hugh Grant conoscono bene gli alti e bassi che hanno caratterizzato la sua carriera. Titoli indimenticabili come Quattro matrimoni e un funerale, Notting Hill, Due settimane per innamorarsi e Il diario di Bridget Jones, sono solo alcuni dei film cult che hanno contribuito a renderlo famoso e amato in tutto il mondo.

Come molti noteranno, queste produzioni  – campioni di incassi al box office – sono accumunate da un dettaglio: il genere di appartenenza. Tutte sono commedie romantiche nelle quali Grant è diventato uno dei sex symbol più amati dal pubblico. Tuttavia, la sua vita non è stata così rosea come molti potrebbero pensare.

Il film che ha cambiato la vita di Hugh Grant

Secondo quanto dichiarato da Hugh Grant a Deadline, ad avergli offerto un ancora di salvataggio furono le sorelle Lana e Lily Wachowski, con il film Cloud Atlas. Una proposta che come dice ironicamente Grant, probabilmente è stata una sorta di imposizione da parte dei distributori, affinché ci fosse un nome di risonanza all’interno del cast.

Motivazioni a parte, a quanto pare Grant come villain non solo è risultato credibile agli occhi degli spettatori, ma ha avuto una duplice valenza: avergli salvato la vita e la carriera. I tanti piccoli ruoli da antagonista offerti dalle Wachowski si sono rivelati perfetti per la sua professione, tanto che era stato scelto dai registi Scott Beck e Bryan Woods, per interpretare il ruolo del diabolico Mr.Reed nel film Heretic.

I ruoli rifiutati dall’attore inglese

Per quanto riguarda la questione rifiuto, Hugh Grant ha affermato che alcune volte si è trovato costretto a compiere delle azioni ‘particolari’ nei confronti dei registi che lo volevano a tutti i costi. L’attore sottoponeva ad una specie di interrogatorio, i cineasti per capire come avessero intenzione di impiegarlo all’interno del film.

Per stessa ammissione di Grant: “Ho rifiutato un po’ di parti. Capita quando senti che c’è una grande corporation col fiato sul collo dei registi. Parlo con loro in maniera schietta e faccio domande. Sin dall’inizio ti accorgi, che magari hanno delle idee sulla parte prima di firmare il contratto e capisci che di lì a poco potresti avere problemi e resistenza da parte degli executive”.

 

Continue Reading

Facebook

Popolari