Ornella Muti | I 65 anni di una diva italiana

ornella muti
ornella muti

Sessantacinque anni e non sentirli, né mostrarli. In occasione del compleanno della nota attrice, tra le ultime dive del cinema italiano, ripercorriamo insieme il percorso privato e professionale di una donna che segnato indelebilmente l’immaginario collettivo e il cui fascino non tarda a svanire neanche con l’avanzare dell’età, tanto che all’inizio del 2020 ha sfilato in passerella per l’amica stilista Ulyana Sergeenko. Ornella Muti è il nome d’arte scelto da Francesca Romana Rivelli – questa la reale identità dell’attrice – che nasce a Roma il 9 marzo del 1955 da padre napoletano e madre estone, dalla quale deriva indubbiamente quello sguardo glaciale che ha fatto innamorare il pubblico maschile di ogni generazione.

Il suo percorso nel mondo della Settima Arte inizia in giovanissima età, quando Francesca non ha ancora spento le quindici candeline: siamo nel 1969 e ancora adolescente partecipa nel ruolo di protagonista al film La moglie più bella di un regista di peso come Damiano Damiani. Sarà proprio il cineasta a imporle lo pseudonimo con cui è poi diventata famosa e sul set conobbe il suo futuro marito Alessio Orano, con il quale rimarrà sposata dal 1975 al 1981.

Ornella Muti | La carriera sul set

ornella muti in la moglie più bella
Ornella Muti in La moglie più bella

Il debutto sul grande schermo attira subito le attenzioni dell’intero panorama, non solo nostrano, e Ornella Muti viene richiesta da diverse produzioni sia italiane che internazionali (all’inizio degli anni ’70 prenderà parte a molteplici pellicole realizzate in Spagna, spesso marcanti la sua bellezza fresca e giovanile). Nel 1974 l’attrice viene chiamata dal maestro Mario Monicelli per girare un classico come Romanzo popolare, al fianco di una leggenda come Ugo Tognazzi, e la sua popolarità sale alle stelle, tanto da portarla a collaborare con attori e registi del calibro di Vittorio Gassman, Gerard Depardieu, Ettore Scola, Dino Risi e Marco Ferreri (con il quale girerà titoli quali L’ultima donna e Storie di ordinaria follia).

L’inizio degli anni ’80 coincide con il suo sbarco ad Hollywood, dove prende parte ad un cult di quel decennio come Flash Gordon: un film ambizioso e sfortunato che amplifica l’epica kitsch in un fumettone fantastico diventato poi di culto successivamente. Ornella Muti rifiuta il ruolo di Bond Girl in uno dei capitoli della saga spionistica e lavora in futuro con Adriano Celentano, Renato Pozzetto e Paolo Villaggio. Nel 1984 è nel cast all-star di Un amore da Swann insieme a Jeremy Irons, Fanny Ardant e Alain Delon e sette anni dopo divide la scena con Sylvester Stallone nell’incompreso Oscar – Un fidanzato per due figlie di John Landis. Dagli anni ’90 dirada le sue apparizioni, anche se partecipa come guest-star a titoli di cineasti famosi come nel caso di To Rome with love di Woody Allen, girato in Italia.

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Ornella Muti | La vita privata

ornella muti in flash gordon
Ornella Muti in Flash Gordon

Il suo charme le ha fatto ottenere nel 1994 l’elezione dalla rivista Class a donna più bella del mondo, e nel biennio 2016-2017 è stata proclamata la più sexy dalla rivista di Glam Mag, un primato non da poco a quell’età. Dal punto di vista relazionale è al momento single, dopo i due matrimoni finiti: il primo, già citato, con il collega Orano e il secondo con Federico Fachinetti. Ornella Muti ha tre figli, la più famosa Naike Rivelli – che ricorda in maniera impressionante la madre per fisionomia – e Carolina e Andrea, avuti in seconde nozze e da tempo è diventata una fervente buddhista. Ribadiamo ancora i nostri auguri ad una delle icone di bellezza che hanno segnato la storia, non solo cinematografica, del nostro Paese.

By Maurizio Encari

Appassionato di cinema fin dalla più tenera età, cresciuto coi classici hollywoodiani e indagato, con il trascorrere degli anni, nella realtà cinematografiche più sconosciute e di nicchia. Amante della Settima arte senza limiti di luogo o di tempo, sono attivo nel settore della critica di settore da quasi quindici anni, dopo una precedente esperienza nell'ambito di quella musicale.

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