Wakanda Forever | L’eredità di Black Panther si rivela sullo schermo

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Wakanda Forever | L'eredità di Black Panther si rivela sullo schermo
3.3 Punteggio
Regia
Sceneggiatura
Cast
Colonna Sonora

Atteso sequel di Black Panther, Wakanda Forever sbarca al cinema il 9 novembre, distribuito da The Walt Disney Company Italia. Dopo la scomparsa di Chadwick Boseman, serviva riempire quel vuoto, senza tradire il suo lascito e il personaggio che l’ha imposto all’attenzione del grande pubblico.

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La pellicola targata Marvel Studios, diretta da Ryan Coogler e prodotta da Kevin Feige e Nate Moore, rende omaggio all’attore, sin dai titoli di testa, ricordandone i momenti più significativi.

Wakanda Forever | La trama

In seguito alla morte del re T’Challa (Boseman), il regno di Wakanda viene preso di mira dalle potenze straniere, in cerca del vibranio. Il materiale, dalle tinte blu e dalle incredibili potenzialità, sembra infatti trovarsi solo a Wakanda. Ma chi crede di imbattersi in una nazione indifesa e impreparata, sbaglia di grosso.

Guidati dalla Regina Ramonda (Angela Bassett) e dalla principessa Shuri (Letitia Wright), gli abitanti sanno di non dover temere nulla. A proteggerli ci sono Okoye (Danai Gurira) e le Dora Milaje, addestrate e imbattibili. L’unica cosa che preoccupa i wakandiani è la successione al trono e l’eventuale erede di Black Panther.

Il poster del film

Almeno sino a quando non entra in scena il re di Talokan, Namor (Tenoch Huerta), pronto a scatenare una guerra, se non verranno rispettate le condizioni da lui imposte. Ramonda e Shuri devono quindi decidere se schierarsi al fianco di Namor o fronteggiare la nuova minaccia, mentre le Nazioni Unite sono all’oscuro di tutto ciò e ritengono Wakanda responsabile della violenza che si sta scatenando.

Le donne di Wakanda

Wakanda Forever riporta sulla scena alcuni dei personaggi più interessanti del Marvel Cinematic Universe. Shuri, in primis, dopo il passaggio di testimone, assume un ruolo fondamentale. Nei confronti del suo popolo, ma anche di se stessa. Schiacciata dai sensi di colpa, la giovane regnante affronta un momento di crisi profonda, che la porterà a crescere e a trovare la sua strada.

Letitia Wright nei panni di Shuri

Oltre a lei, altre donne esemplari si affacciano sulla scena, rendendo la pellicola dalla forte impronta femminile. Lealtà e solidarietà sono componenti imprescindibili e potenti, che saldano le Dora Milaje l’una all’altra. La stessa Nakia (Lupita Nyong’o), sebbene ormai lontana da Wakanda, mantiene un legame ancestrale con le sue origini, con la sua terra e con chi la abita.

Okoye e Ramonda, infine, rappresentano altri due aspetti ancora: le posizioni di potere richiedono responsabilità, sacrifici, dolore. Entrambe ne sperimentano una dose non indifferente, consapevoli delle vesti che indossano e che le identificano.

Intrattenimento oltre misura

Dal punto di vista dell’intrattenimento, Wakanda Forever soffre dell’eccessiva durata (161 minuti), che ne dilata la narrazione, talvolta in maniera ingiustificata ed estenuante. D’altro canto, però, le scene d’azione e le coreografie dei combattimenti sono tra le più riuscite e appassionanti di sempre.

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La regia di Coogler dona la giusta epicità e l’ampio respiro, immergendo il pubblico in un mondo ricco di suggestioni. Come nel primo capitolo, la natura e la bellezza di ciò che ci circonda hanno il potere di emozionare e di far riflettere, su quanto sia importante rispettarne i ritmi, le abitudini e le peculiarità.

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