Con il rinnovo in anticipo, esattamente dopo la messa in onda del secondo episodio, in tanti già si domandano cosa aspettarsi da The Last of Us 2. La serie targata HBO è diventata un vero e proprio fenomeno, ben prima del suo rilascio televisivo. Il motivo è presto detto, ma andiamo a scoprire qualcosa in più.
Innanzitutto, è già stato rilasciato un sequel del videogioco. E se la storia dell’originale, quello sui cui la serie si basa, molto probabilmente verrà raccontata tutta nella prima stagione, The Last of Us 2 comincia a creare aspettative.
Consideriamo che il sequel è qualcosa di totalmente differente dal capitolo originario. E lo si può intuire subito, sin dal doppio della lunghezza, a dimostrazione di una storia ancora più complessa e narrativa.
In fondo la stessa prima stagione di The Last of Us ci sta mostrando quanto lontano si possa andare, senza paura di espandere un universo creato nel mondo dei videogame, donandogli profondità e sfaccettature inattese ma preziose.
Inoltre, non va sottovalutato il fatto che qualche cambiamento sia già nell’aria – dal momento che libertà se ne sono prese in questa prima stagione e primi episodi. Sarà perciò interessante capire fino a che punto si spingeranno i realizzatori della serie e intuire ciò che gli spettatori si aspetteranno da The Last of Us 2.
The Last of Us 2 | Le storie di Abby ed Ellie
Come mostrato sin ora dai primi tre episodi, certi aspetti di The Last of Us sono perfetti per essere estesi dal racconto. Sebbene non al centro della storia, almeno fino alla stagione 3, il culto religioso dei Serafiti gioca un ruolo cruciale nelle campagne dei protagonisti del videogame.
Abbiamo imparato molto su di loro grazie al viaggio di Abby ed Ellie continua a incontrarli in diversi momenti. Gli scrittori del videogame, Neil Druckmann e Halley Gross, hanno parlato di alcuni tagli effettuati dallo show.
Come per esempio l’esplorazione dell’isola dei Serafiti da parte di Ellie, che vediamo solo sul finale del videogioco attraverso lo sguardo di Abby, Lev e Yara. Una maggiore espansione permetterebbe di capire meglio il profeta dei Serafiti, di cui si è solo sentito parlare e scovato qualcosa in alcune rappresentazioni sparse per Seattle. E potrebbe fornire una base per introdurre i personaggi di Lev Yara, appunto.
Chi è l’autore del tatuaggio di Ellie?
Un paio di menzioni nel gioco riguardano la ex di Ellie, Cat, autrice dell’impegnativo e significativo tatuaggio della protagonista. Sappiamo di lei dalle conversazioni con Dina, e non sarebbe così strano saperne di più in The Last of Us 2.
Che sia tramite flashback o seguendo una linearità narrativa, la storia di Ellie e Cat porterebbe il pubblico ad avere una nuova prospettiva sui personaggi e sulle loro vicende. In fondo, quando una serie passa dalla prima alla seconda stagione, tantissime sono le possibilità da esplorare. The Last of Us non fa di certo eccezione, anzi.
Quello che non ci si aspetta, e che è successo in The Last of Us Parte II, creando non poche polemiche, è che un personaggio guadagni tutta la luce dei riflettori. È il caso di Abby, presto diventata uno dei personaggi più importanti del videogioco. Il viaggio di scoperta dentro se stessa, ma anche verso i suoi compagni della WLF (Washington Liberation Front) potrebbe essere al centro della stagione 2.
Joel & Ellie: il cuore di The Last of Us
Simile alla serie e al gioco, The Last of Us Parte II apre con un salto temporale, portandoci quattro anni dopo la fine del primo gioco. Joel ed Ellie vivono in maniera pacifica a Jackson, in Wyoming. Ovviamente l’idea di un proseguimento delle vicende dei due è scontata, ed è probabilmente quella che caratterizzerà la seconda stagione.
Un aspetto interessante del sequel del videogame è lo stile più cinematografico della narrazione. Chissà se i co-creatori, Craig Mazin e Druckmann continueranno su tale stada. Il fulcro di The Last of Us girerà intorno alla relazione tra Joel ed Ellie.
The Last of Us 2 | Dal videogame alla serie tv
Comparando la struttura narrativa di The Last of Us e dei suoi sequel, sembrano appartenere a generazioni diverse, per la semplicità del racconto. La parte seconda del videogame non segue la stessa strada. Questioni quali il trauma, la perdita e la vendetta, sono oggi affrontati anche dalla televisione. E sicuramente faranno parte della seconda stagione dell’apprezzato show.
A differenza del primo gioco, The Last of Us Parte II utilizza flashback come strumento narrativo. Il punto di vista di Ellie ci permette di osservare più chiaramente la frattura tra lei e Joel. Uno dei grandi aspetti dello show, sinora, è la capacità di espandere idee già presenti in origine. Con una seconda stagione sarà possibile intraprendere tante nuove strade in tal senso.
Sarà interessante vedere quanto le linee narrative, del progetto televisivo e del videogioco, coincidano o si distanzino. E scoprire anche le supposizioni dei fan, già al corrente della realizzazione di The Last of Us 2.