Brutte notizie per gli amanti del cinema horror. George Romero, uno dei più grandi maestri del brivido, è scomparso questa notte a settantasette anni.
Tra i suoi capolavori ricordiamo La notte dei morti viventi, il cult che nel lontano 1968 consacrò la nascita degli zombie-movie. Una saga continuata nel tempo non solo da Tom Savini e Zack Snyder ma dallo stesso Romero che nel 1978 diresse Zombi, nel 1985 Il giorno degli Zombi e tra il 2005 e il 2009 La terra dei morti viventi, Le cronache dei morti viventi e Survival of the Dead. Una passione per gli Zombi che non gli impedì di sperimentare brividi diversi con La città verrà distrutta all’alba, Wampyr, Creepshow, La metà oscura e Bruiser – La vendetta non ha volto.
Dopo la tragica notizia della scomparsa di Romero, le star di Hollywood si sono riunite per salutare il genio dell’orrore: “È triste dire addio al mio collaboratore preferito e vecchio amico. George Romero è morto. George non ci sarà mai nessun altro come te”, ha twittato Stephen King che aveva lavorato con Romero nell’affascinante La metà oscura, l’adattamento cinematografico di uno dei suoi romanzi. Un addio condiviso da Eli Roth, Guillermo del Toro e Asia Argento che hanno conosciuto l’autore di La notte dei morti viventi.
Durante l’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia Dario Argento, l’autore di Profondo rosso e Suspiria, espresse la sua ammirazione per George Romero: “Zombi ha segnato un momento importante per il cinema contemporaneo. Romero scrisse il film in un momento di depressione. Il film è un manifesto politico e l’attacco al centro commerciale è simbolico! Gli zombi sono dei personaggi spietati che ritroviamo in tanti posti del mondo come i terroristi o le bande armate. È una pellicola profetica”.
Dopo Wes Craven se ne va così un’altro grande maestro del brivido. Un talento immortale senza cui il cinema horror non sarà più lo stesso.