Berlusconi è morto all’età di 86 anni e il suo patrimonio è decisamente molto alto, a tanti zeri. Ora che ha lasciato questa terra a chi andrà l’eredità?
Silvio Berlusconi nell’ultimo periodo era stato spesso ricoverato in ospedale facendo preoccupare famiglia e colleghi. Sembrava invincibile e potente visto la sua vita di successo, ma anche lui era un essere umano in fondo. Dopo aver superato anche il Covid, all’età di 86 anni è morto lasciando un grande patrimonio che ora andrà diviso.
Problemi di ossigenazione hanno affaticato cuore e polmoni qualche mese fa a Milano, ma il leader di Forza Italia ha resistito fino all’ultimo. Poco dopo la scomparsa di Maurizio Costanzo un’altra brutta notizia firmata Mediaset e il figlio Pier Silvio sta già da tempo cercando di rivoluzionare la televisione delle reti del padre in modo nuovo e diverso.
Il patrimonio di Silvio Berlusconi
Non è nemmeno semplice immaginare l’ammontare esatto del patrimonio di Silvio Berlusconi, ma sicuramente si parla di una cifra molto alta tra beni immobili, proprietà varie in tutto il mondo, televisioni, e altri benefit. Considerato il terzo uomo più ricco d’Italia da Forbes, Berlusconi nel 2021 ha dichiarato un fatturato di 3817,9 milioni di euro.
Oltre a Fininvest è stato proprietario della squadra di calcio del Milan dal 1986 al 2017 che poi ha ceduto per 740 milioni, mentre per il settore immobiliare possedeva Villa Maria di Rogoredo di Casatenovo, la villa di Arcore, tre barche di lusso, un’Audi A6, e altro. Insomma si parla di un patrimonio di quasi 7 miliardi di dollari.
L’eredità di Silvio Berlusconi
Dopo la sua morte saranno prese delle decisioni in merito al suo patrimonio per definire l’eredità divisa sicuramente tra i figli e i nipoti, e forse non solo. Il Cavaliere ha numerosi nipoti, come nonno e bisnonno, quindi una famiglia allargata che avrà bisogno di divisioni chiare per non alimentare gelosie e incomprensioni.
Il testamento di un uomo così benestante è un documento fondamentale da redigere e custodire con cura. Al momento i figli Marina e Pier Silvio posseggono una quota della holding pari al 7,65 mentre Barbara, Luigi ed Eleonora hanno il 21,4% complessivi in una spa unica.