La Ambi Pictures presenta Andròn – The Black Labyrinth

Abbiamo seguito la conferenza stampa del nuovo attesissimo film prodotto dalla Ambi Pictures: Andròn – The Black Labyrinth. Diretto da Francesco Cinquemani e interpretato da Michelle Ryan, Skin, Leo Howard, Gale Harold, Antonia Campbell Hughes, Jon Kortajarena, Mauro Conte, Korlan Madi, Alex Martin, Gaia Scodellaro ed Elettra Mallaby, Andròn – The Black Labyrinth racconta la storia di un gruppo di sconosciuti che trovatisi senza memoria e intrappolati in un labirinto misterioso e letale dovranno decifrare segnali, capire codici e affrontare un viaggio irto di pericoli per scoprire il segreto di Andròn. Il film che ha la supervisione degli Effetti Speciali Visivi di Michael Kowalski (già responsabile di grandi successi del calibro di The Amazing Spiderman, The Twilight Saga, Wolverine e The Incredible Hulk) ha tutte le carte per bissare il precedente successo della Ambi Pictures, The Humbling, osannato sia a Venezia che a Toronto. Potete trovare qui sotto le dichiarazioni rilasciate dal regista e dal cast del film:

Come e perché avete deciso di realizzare questo film?


Andrea Iervolino: Questo è il terzo film che giriamo in Italia. I nostri film nascono qui e poi vengono distribuiti in tutto il mondo ed è una bella iniziativa per far conoscere il cinema italiano all’estero. Anche perché stiamo dimostrando che anche l’Italia è in grado di realizzare prodotti di grande livello e qualità.

Monika Bacardi: Sono molto contenta di aver realizzato questo film, i sacrifici sono stati tanti ma Andròn – The Black Labyrinth costituisce una meravigliosa opportunità per far conoscere il cinema italiano all’estero.

Francesco Cinquemani: E’ stata una meravigliosa opportunità realizzare questo film. La Ambi Pictures è l’unica in Italia a realizzare questo tipo di opere, prodotti internazionali con talent internazionali. Poi Andròn è un film diverso, un’opera corale in cui non ci sono protagonisti principali e secondari, è qualcosa di mai visto. Ad esempio non ha la classica struttura a tre atti, è scritto e diretto in modo diverso ed è ricco di vari livelli di lettura. Ma resta sempre un film di intrattenimento e di fantascienza.

Andron

Di che cosa parla il film?

Francesco Cinquemani: Il film racconta la storia di un gruppo di personaggi che si ritrova in un labirinto senza ricordare nulla. Non dico di più perché non voglio rovinare il film. E’ un’opera tipo The Sixth Sense – Il Sesto Senso , un film in cui non si può rivelare troppo. Vorrei che lo spettatore rimanesse spiazzato come i protagonisti del film.

Dove e stato girato e che tipo di effetti speciali avete utilizzato?

Andrea Iervolino: Il film è stato girato tra l’Italia e Malta. I due giorni in Canada sono serviti solo per regolare l’impostazione di ripresa per gli effetti speciali.

Francesco Cinquemani: Il film presenta già 250 effetti speciali e non è ancora finito. Abbiamo usato la tecnica del Green Screen, la stessa di Gravity , tecniche mai viste in un film italiano.

Hai preso ispirazione dall’imminente Maze Runner?

Francesco Cinquemani: Quando ho iniziato a scrivere il film non conoscevo Maze Runner che comunque resta una serie di romanzi per teenager come Twilight. Qui il target è più alto e poi anche la storia e i personaggi sono completamente diversi. I riferimenti poi possono essere tanti tipo L’ Uomo Che Fuggi’ Dal Futuro Matrix, Cube – Il Cubo ma non ha senso dirli tutti.

Come è stato lavorare in questo film?

Gale Harold: Lavorare in questo film è stato meraviglioso, un grande privilegio ma anche una esperienza strana. Ci siamo sentiti sul set come i personaggi. E poi il cibo qui è fantastico, mentre in America il catering è pessimo. Scherzi a parte ho sempre voluto lavorare in Italia e questo film è stato una sorta di regalo di Natale.

Michelle Ryan: La collaborazione sul set è stata subito molto forte. Francesco ci ha dato tantissima libertà, ci ha ascoltato. Ognuno ha dato il meglio. Mi sono veramente divertita moltissimo.

Skin: Questo film è come mettere nella stessa sala di registrazione i Led Zeppelin, i Beatles e i Who. E’ un film unico che utilizza livelli e generi molto diversi tra di loro. Poi è stata la mia prima esperienza di attrice e il regista e il cast mi hanno aiutata tantissimo. E’ di sicuro l’album più bello che abbia mai fatto.

Perché hai deciso di chiamare il film Andròn?

Francesco Cipriani: Volevo un titolo in grado di evocare nello spettatore qualcosa di mitico. Andròn significa corridoio, è un riferimento ai classici. Ma è anche un bel titolo, qualcosa che a orecchio mi suonava bene. E poi Andròn è proprio il mistero del film.