Disponibile dal 13 aprile nei cinema italiani, distribuito da Warner Bros. Pictures, Animali fantastici – I segreti di Silente è il terzo attesissimo capitolo della saga firmata da J.K. Rowling. Eddie Redmayne riprende il ruolo di Newt Scamander, mentre Mads Mikkelsen prende il posto di Johnny Depp nei panni di Gellert Grindelwald. David Yates siede in cabina di regia.
Animali fantastici – I segreti di Silente | La trama
Dopo la rocambolesca fuga di Grindelwald da Parigi, Newt Scamander torna alla sua attività di magizoologo. Mentre è intento a far partorire una creatura, un Quilin, viene attaccato dagli scagnozzi del malvagio mago. Lo scopo di quest’ultimo è avere tra le mani un essere dal quale potrebbe dipendere la sorte del mondo intero.
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Tradizionalmente, infatti, il Quilin sceglieva il leader che avrebbe regnato sul mondo magico. Grindelwald punta a ricoprire quel ruolo, motivo per cui Albus Silente (Jude Law) raduna un gruppo di maghi per tentare di arginare la minaccia.
Newt ne è a capo, affiancato dal fratello Theseus (Callum Turner), dall’amico Jacob Kowalski (Dan Fogler), dalla professoressa Lally (Jessica Williams), dall’assistente Bunty (Victoria Yeates) e da Yusuf Kama (William Nadylam).
Quali sono i segreti di Silente?
Al centro di Animali fantastici – I segreti di Silente c’è tanto di ciò che è stato seminato nei precedenti film della saga, sorta nel 2018. Ed è anche ciò che ne costituisce il maggior pregio, la forza. Riprendendo le fila di un discorso cominciato decenni prima, Silente e Grindelwald si confrontano, forse per la prima volta così tragicamente.
Il legame che prima li univa ora li pone su due lati opposti. L’amore si tramuta in odio, o più banalmente in rammarico, nostalgia, dolore. Aspetti che, in qualche modo, uniscono molti dei personaggi di questo terzo capitolo. Ciascuno di loro convive con le ferite del passato, con le perdite subite e i sogni infranti.
Animali fantastici – I segreti di Silente | Oltre il puro e semplice intrattenimento
Se dal punto di vista delle singole figure, il lavoro di caratterizzazione appare dettagliato e soddisfacente, quello sul contesto generale non è assolutamente da meno. Gli echi di un’epoca dittatoriale, molto simile al Nazionalsocialismo, fanno capolino nel corso della narrazione. Tanto da trasmettere il giusto senso di angoscia e di pericolo. E Grindelwald incarna alla perfezione il prototipo di monarca molto poco illuminato.
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La “Resistenza” si compone di pochi, puri, coraggiosi, disposti a sacrificarsi per un bene più grande. Chi più chi meno, Newt e i suoi abbracciano la causa, portando avanti, al tempo stesso, qualcosa di personale, intimo, sentito. In fondo, ogni essere umano, mago o babbano che sia, vive (e si nutre) di sentimenti, di passioni e di istinti.
Il senso di giustizia e di colpa, l’altruismo, il risentimento, la solitudine, sono aspetti che compongono l’esistenza di chiunque di noi. Il fatto che un’opera di intrattenimento quale Animali fantastici – I segreti di Silente riesca ad andare oltre e a solleticare argomenti di ben altra caratura non fa che renderlo superiore alla media.