Ant-Man, la recensione in anteprima del nuovo film Marvel presentato al Giffoni 2015

Abbiamo visto in occasione della 45°edizione del Giffoni Film Festival il nuovo attesissimo film della Marvel: Ant-Man. Diretto da Peyton Reed ed interpretato da Paul Rudd, Michael Douglas, Evangeline Lilly e Michael Pena, Ant-Man racconta la storia di Scott Lang (Paul Rudd), un ex-furfante che, dopo aver deciso di mettere la testa a posto, trova una tuta in grado di dargli dimensioni microscopiche, super-forza e super-agilità. Ma come insegna Spiderman da un grande potere derivano grandi responsabilità. Scott si troverà così a seguire il piano di Hank Pym (Michael Douglas), il brillante inventore della tuta di Ant-Man, deciso a proteggere il mondo da terribili nemici in grado di annientare il genere umano. Riuscirà Scott a mettere da parte il crimine per uno scopo più grande? E soprattutto riuscirà Ant-Man, nonostante le sue piccole dimensioni, ad essere il super-eroe che l’intero mondo merita?

ant3Dopo lo straordinario successo di Avengers: Age of Ultron la Marvel sforna un altro attesissimo cinecomic: Ant-Man. Un cinecomic diverso dai film sui super-eroi che lo hanno preceduto: innanzitutto il protagonista è Paul Rudd, un attore che, nonostante gli oltre venti anni di carriera, non ha mai avuto un ruolo da protagonista. In secondo luogo la sceneggiatura è firmata da Edgar Wright, l’autore de La Trilogia del Cornetto, uno sceneggiatore e regista conosciuto ai più per il suo stile sopra le righe e lontano dalle logiche commerciali della Marvel/Disney. Ed in terzo luogo il fumetto, Ant-Man, che presenta un super-eroe difficile da rendere tale per le sue microscopiche dimensioni. Tre aspetti che rendono Ant-Man uno di quei film che possono sorprendere anche il più scettico degli spettatori o rivelarsi un sonoro buco nell’acqua. E la risposta finale è che Ant-Man, nonostante le più che solide possibilità di fallire sotto tutti i punti di vista, è un’opera leggera, divertente ed inaspettatamente divertente.

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Peyton Reed ed Edgar Wright sono infatti riusciti nella difficile impresa di portare sul grande schermo un super-eroe minore. Un super-eroe interpretato più che discretamente dal sempre bravo ma sottovalutato Paul Rudd, qui alle prese con la sua prima (e forse ultima?) grande chance di diventare una star di Hollywood. Ma il vero punto di forza di Ant-Man è il taglio inedito ed incredibilmente lontano dai cinecomics visti finora. L’ironia domina infatti sull’azione e la vulnerabile umanità di Scott Lang rende Ant-Man un super-eroe molto più vicino a noi rispetto agli inarrivabili Thor, Capitan America ed Iron Man. Un altro aspetto riuscito è poi il voice-over del personaggio interpretato da Michael Pena che strappa un sorriso anche allo spettatore più scettico. L’unica pecca di un film come Ant-Man è invece la parte action che, presentando un eccesso di cgi, risulta poco emozionante e coinvolgente. Ma è una debolezza su cui possiamo sorvolare perché Ant-Man diverte, emoziona ed intrattiene proiettandoci per l’ennesima volta nel colorato universo Marvel. Un universo che dopo Iron Man, Thor e Capitan America si arricchisce di un altro super-eroe che già non vediamo l’ora di rivedere sul grande schermo.

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By Carlo Andriani

Segnato da un amore incondizionato per la settima arte, cresciuto a pane e cinema e sopravvissuto ai Festival Internazionali di Venezia, Berlino e Cannes. Sono sufficienti poche parole per classificare il mio lavoro, diviso tra l’attenta redazione di approfondimenti su cinema, tv e musica e interviste a grandi personalità come Robert Downey Jr., Hugh Laurie, Tom Hiddleston e tanti altri.

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