Asia Argento versa 380mila dollari all’attore che l’aveva accusata di violenze

Il mondo di Hollywood è continuamente travolto dagli scandali sessuali. Sono tantissime le attrici che hanno deciso di denunciare il produttore Harvey Weinstein: tra queste c’è anche Asia Argento, figlia del noto regista Dario e famosa interprete cinematografica, che si è distinta anche per il suo impegno nel movimento #MeToo, sorto proprio in seguito ai tantissimi casi di violenza emersi negli ultimi tempi.

Abusi, Asia Argento risarcisce Jimmy Bennett

asia argento

Ma passare da accusatrice ad accusata può essere più semplice di ciò che si pensa. E’ proprio quanto accaduto ad Asia Argento, che si è accordata per risarcire con 380mila dollari Jimmy Bennett, un giovane attore e musicista rock che ha accusato l’attrice italiana di averlo aggredito sessualmente quando aveva solo 17 anni. L’abuso sarebbe avvenuto in una camera d’albergo in California: all’epoca dei fatti, che risalgono al 2013, Asia Argento aveva 37 anni (oggi ne ha 42).

Jimmy Bennett aveva anche recitato la parte del figlio di Asia Argento in un film del 2004, “Ingannevole è il cuore più di ogni altra cosa“, diretto sempre dalla figlia di Dario. A riportate la notizia del risarcimento è il New York Times: il celebre quotidiano statunitense è in possesso anche di alcuni documenti che comproverebbero la relazione: tra questi, anche una serie di selfie, scattati il 9 maggio del 2013, che ritraggono Asia Argento e Jimmy Bennett a letto.

L’attrice verserà una somma pari a 380mila dollari

Inoltre, tra le varie carte del procedimento, ci sarebbero anche i dettagli sulle modalità e le tempistiche del risarcimento: 380mila dollari da versare entro un anno e mezzo, a partire da un pagamento di 200mila dollari già effettuato nel mese di aprile.

L’attore, che oggi ha 22 anni, aveva richiesto un risarcimento di ben 3,5 milioni di dollari. A detta del suo legale, Bennett sarebbe rimasto “profondamente segnato” dalla vicenda, che avrebbe influito negativamente sulla sua carriera. Nessuno dei due interessati ha voluto rilasciare commenti sulla questione.