Lo sapete che ci sono attori di Hollywood che non sopportano in alcun modo i loro colleghi? La verità è decisamente diversa da quella che spesso hanno mostrato in pubblico.
Quante volte, guardando interviste o video sul red carpet, siamo rimasti piacevolmente sorpresi dagli abbracci e dalle parole di stima intercorse tra i divi di Hollywood? Non c’è niente di male ad aver pensato che da bravi attori abbiano calcato un po’ la mano a favore della stampa, del marketing e dell’approvazione da parte del pubblico.
Anche perché a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Detto popolare che risulta quanto più adatto ai retroscena che stiamo per svelarvi e che vede coinvolti tra gli attori più famosi al mondo che non vogliono assolutamente lavorare insieme ad altri colleghi. Resterete sorpresi e divertiti nello scoprire i motivi che hanno portato profonde spaccature nei loro rapporti.
Jim Carrey e Tommy Lee Jones
Fan dell’Uomo Pipistrello, questo focus tra Jim Carrey e Tommy Lee Jones attirerà sicuramente la vostra attenzione. Durante le riprese del film Batman Forever diretto da Joel Schumacher, i due attori si trovarono a dover lavorare a stretto contatto, trattandosi dei due super villain di Bruce Wayne. Mentre Carrey interpretava l’astuto criminale Enigmista, Jones vestiva i panni di Harvey Dent conosciuto poi come Due Facce.
Proprio durante le lavorazioni sul set del 1996, il regista si trovò spesso a dover riprendere Jones per atteggiamenti ostili nei confronti del povero Jim. Come ricordò lo stesso Schumacher in un’intervista: “Jim Carrey era un gentiluomo e Tommy Lee lo minacciava. Sono stanco di difendere attori strapagati e troppo privilegiati”. Secondo i ben informati, ad essere finita nel mirino di Jones era stata la comicità definita ‘slapstick’ ( comicità basata sul linguaggio del corpo) messa in pratica da Carrey.
Julia Roberts e Nick Nolte
Il rapporto conflittuale tra Julia Roberts e Nick Nolte risale al 1994, a quando entrambi vennero scelti per interpretare il ruolo di protagonisti nel film I Love Trouble (in italiano Inviati molto speciali). Per chi ha visto il lungometraggio diretto da Charles Shyer non sarà una novità leggere queste parole, visto il risultato finale. Mancanza di chimica e di coinvolgimento da entrambe le parti hanno contribuito a rendere il set e il lavoro ultimato, non particolarmente piacevole.
Si arrivò a un punto tale che per evitare i continui litigi, il regista si trovò costretto a girare separatamente alcune scene, così da evitare che potessero crearsi situazioni di disagio. In passato fu la stessa Roberts ad ammettere di non sopportare il collega, tanto da etichettarlo come: un uomo completamente disgustoso e in grado di fare di tutto per respingere la gente. Ovviamente la risposta di Nolte non tardò ad arrivare affermando: “Non è carino chiamare qualcuno ‘disgustoso’. Ma non è una brava persona, lo sanno tutti”.
Marilyn Monroe e Tony Curtis
Chi di voi non ha mai visto A qualcuno piace caldo? Stiamo parlando di un film tra i più divertenti di sempre e che ha fatto la storia del cinema, soprattutto per l’iconica frase finale. Tra i protagonisti due divi di Hollywood indimenticabili: la sensuale Marilyn Monroe e il simpatico Tony Curtis. E bene, proprio loro due, in passato si sono trovati ai ferri corti sul set. La Monroe nota per essere una ritardataria cronica e fonte di sperpero di denaro, alcune volte arrivò anche a dover ripetere 40 volte la stessa battuta.
Basti pensare che Curtis e Jack Lemmon si divertivano a scommettere su quante volte la Monroe avrebbe ripetuto la scena. La goccia che fece traboccare il vaso tra Curtis e la bella Marilyn fu la scena di un bacio che si trovarono a girare diverse volte. Se alcuni uomini avrebbero fatto carte false per baciare l’attrice, per Curtis l’impressione fu tutt’altro che positiva, tanto da dire: “Baciare la Monroe era come baciare Hitler!”
Robert De Niro e Mickey Rourke
L’astio tra Robert De Niro e Mickey Rourke risale al 1987 ed è andato avanti fino al momento di iniziare la produzione del film The Irishman. Ma andiamo con ordine. Trentasette anni fa, Rourke si trovò sul set film horror psicologico Angel Heart, condividendo la scena con Robert De Niro, considerato da sempre come un vero idolo. Peccato che dopo cinque minuti dal suo arrivo, Mickey si trovò di fronte a un De Niro particolarmente altezzoso arrivando a dire: “Penso che sia meglio se non parliamo a causa dei nostri personaggi del film. É meglio se non ci salutiamo, parliamo o altro”.
Inutile dire che per Rourke fu una vera delusione, proprio per la grande stima che nutriva nei suoi confronti. Ultimamente poi, quando tutto sembrava far parte del passato, Mickey Rourke intervistato da Barbara d’Urso a Live – Non è la d’Urso, pare che la sua parte in The Irishman non gli venne affidata per volere di Robert De Niro.
Un’occasione mancata non solo per tornare a lavorare, ma anche per fare cassa viste le difficili condizioni economiche nelle quali verte Rourke. Tuttavia, pare che la verità sia ben altra, visto che gli stessi produttori del film affermarono: “A Mickey Rourke non è mai stato chiesto di recitare in The Irishman. Ne è stato nemmeno pensato, discusso o considerato per far parte del film”.
Richard Gere e Sylvester Stallone
Chi lo avrebbe mai detto che l’elegante Richard Gere si scontrò con la montagna Sylvester Stallone durante le riprese del film Happy Days – La banda dei fiori di pesco del 1974? In effetti, leggere i loro due nomi al centro di uno scontro neanche troppo pacifico fa davvero strano, ma purtroppo è ciò che accadde ormai cinquant’anni fa. E pensare che solo nel 2006, durante un’ospitata di Stallone al programma Ain’t It Cool News, che si venne a sapere la verità.
Quando Gere venne scelto per interpretare il ruolo di Chico nel film prima citato, il rapporto con Stallone iniziò a mostrarsi fin da subito controverso. Come ricorda Sly, pare che il bel Richard fosse un vero idiota, mostrandosi troppo duro nelle prove di combattimento e versando del cibo pieno di olio sui pantaloni del collega. Il clima pesante che si respirava, chiaramente portò il regista a una scelta: uno fuori e uno dentro. E tutti sappiamo com’è andata a finire, soprattutto Gere e la sua valigia.