Autumn Beat | Su Prime Video un’opera prima a ritmo di beat e di cuore

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Autumn Beat | Su Prime Video un'opera prima a ritmo di beat e di cuore
2.8 Punteggio
Regia
Sceneggiatura
Cast
Colonna Sonora

Disponibile dal 10 novembre 2022 su Prime Video, Autumn Beat segna il debutto alla regia per Antonio Dikele Distefano. Originario di Busto Arsizio, classe 1992, tra i fondatori dell’etichetta discografica Sto Records e creatore della piattaforma multimediale Esse Magazine, l’autore ha scelto il suo ultimo romanzo, Qua è rimasto autunno, edito da Rizzoli, per fare il salto dietro la macchina da presa.

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Godibili inoltre le apparizioni di alcuni tra i più noti artisti della scena rap italiana, come Sfera Ebbasta e Gué Pequeno, ai quali si deve anche qualche brano della colonna sonora.

Autumn Beat | La trama

Tito (Hamed Seydou) e Paco (Abby 6ix) sono fratelli, alquanto agli antipodi in apparenza, ma con un sogno in comune: la musica. Il primo, timido e impacciato, scrive i testi delle canzoni, e se ne sta dietro, all’ombra del successo, per quanto la cosa, talvolta, lo faccia soffrire. Paco, invece, ha una personalità ingombrante, ama stare sotto la luce dei riflettori e sa convergerla su di lui. Al loro fianco, la dolce Ife (Geneme Tonini), di cui entrambi sono innamorati, innescando un’altra serie di questioni, irrisolte ma pregnanti.

Il mondo del rap è la loro vita, l’unico luogo in cui riescono a esprimersi, a mostrarsi, senza freni nè peli sulla lingua. La musica è, al tempo stesso, una valvola di sfogo e un canale di comunicaione prezioso e imprescindibile. Una Milano piena di stimoli e d’atmosfera fornisce la cornice perfetta alla storia, percorsa dalla musica e intrisa di sentimenti importanti.

Un racconto di formazione a suon di rap

Autumn Beat ha le suggestioni e la struttura di un racconto di formazione, importante se lo si esamina dal punto di vista delle origini dei due protagonisti. Fondando la sua opera e il suo sguardo su ciò che conosce meglio, il giovane cineasta parla della seconda generazione di neri italiani.

La musica rap costituisce il contesto entro cui si sviluppano le dinamiche interpersonali. Tito e Paco sono due ragazzi come tanti, con una passione che sfocia in un sogno, a portata di mano, ma non per questo più semplice da raggiungere. Incomprensioni, frustrazione, sofferenze, fanno parte dell’esistenza, costringendo a fare i conti con i propri limiti e a crescere, lasciandosi dietro la cosiddetta età dell’innocenza.

Dal romanzo al film, gli spunti di riflessione

Se il romanzo procede, di capitolo in capitolo – ciascuno dei quali dedicato a un personaggio – da un diverso punto di vista, l’adattamento cinematografico sfrutta la voce fuori campo di Tito per accompagnare lo spettatore all’interno delle vicende.

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Il percorso di crescita affrontato dai protagonisti solleva riflessioni interessanti, anche sulla società di oggi, sulle difficoltà di trovare una propria strada e di esplorarla sino in fondo. Gli affetti ne rappresentano un tassello fondamentale, come, purtroppo, la perdita. Il senso di famiglia viene indagato alla luce di ciò che stiamo vivendo, presentandone forse un lato più puro e vero.

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