Ha già fatto molto parlare di sé la serie tv Avetrana – Qui Non è Hollywood su Disney+ dal 25 Ottobre. Il regista Pippo Mezzapesa che firma anche la sceneggiatura insieme a Davide Serino e Antonella W. Gaeta, ricostruisce in quattro episodi di circa un’ora l’uno, il fatto di cronaca che ha tenuto con il fiato sospeso tutta Italia per mesi. Come suggerisce il titolo al centro della serie è proprio il delitto di Avetrana che ha coinvolto la famiglia Misseri, ritenuta colpevole della morta della giovane Sarah Scazzi.
Come spesso accade per alcuni fatti di cronaca in Italia, l’impatto mediatico di questa avventura tragica in un piccolo paese della Puglia ha travolto i diretti interessati e ipnotizzato il pubblico a casa. Tutto è iniziato con la scomparsa improvvisa di Sarah, le ricerche da parte di amici, familiari e degli abitanti di Avetrana, e poi la macabra scoperta del corpo senza vita ritrovato grazie al rimorso di Michele Misseri che ha condiviso con le autorità alcune informazioni fondamentali.
Avetrana: il cast della serie Disney Plus
I quattro episodi hanno i nomi dei principali protagonisti del caso: Sarah, Sabrina, Michele e Cosima. Ognuno di questi racconta quello che è successo dal punto di vista del personaggio coinvolto ed è strabiliante la credibilità e la somiglianza del cast scelto. Vanessa Scalera nei panni di Cosima è quasi irriconoscibile, ma funziona perfettamente con il make up realistico e impeccabile che l’ha trasformata, come Giulia Perulli nei panni di Sabrina Misseri che è assolutamente in parte.
Federica Pala è invece la giovane Sarah Scazzi, mentre il bravissimo Paolo De Vita è un Michele Misseri tormentato, confuso e emotivamente fragile convincente e intenso. Completano il cast Anna Ferzetti nei panni della prima giornalista arrivata sul posto e Giancarlo Commare come il conteso Ivano che sembra la causa di tutto il dissapore tra le cugine e infine della violenza definitiva.
Un piccolo paese assolato vicino al mare, dove la gente marmora, si macchia di sangue quando una giovane ragazzina di 15 anni viene uccisa e inizia una caccia al colpevole. Dopo sospetti, testimonianze, congetture, sembra che la minaccia sia proprio all’interno della famiglia. La cugina di Sarah, Sabrina, la aspettava per andare al mare un pomeriggio qualunque, ma non è mai arrivato nessuno.
Un’operazione rischiosa
Scegliendo di adattare per il piccolo schermo una storia vera che ha stravolto la vita di tante persone ci si assume indubbiamente una grande responsabilità. Tuttavia Mezzapesa ha adottato un approccio onesto e neutrale, limitandosi a ricostruire l’accaduto secondo il materiale di repertorio a disposizione.
Le numerose interviste, i servizi giornalistici realizzati all’epoca dei fatti, sono stato oggetto di un lavoro di ricerca accurato e completo da quello che si vede nella serie. La sceneggiatura non sembra aver eccessivamente romanzato la storia e le interpretazioni sono misurate e carismatiche risultando il cuore pulsante di un prodotto televisivo avvincente e intrigante.
Ogni episodio ha ritmo e offre allo spettatore le informazioni necessarie, senza risultare ridondante, buonista o allusivo. Avetrana – Qui non è Hollywood è una serie godibile che si concentra sul lato oscuro di una pagina di cronaca nera del nostro paese che ha ancora delle domande senza risposta.
Il delitto di Avetrana: una comunità travolta
Ognuno può interpretare i dati a suo modo, facendosi un’idea di cosa è successo quel pomeriggio in via Deledda e la serie non fa niente di più. Mette a disposizione emozioni e informazioni sulla realtà di una comunità travolta dall’inaspettato, sottolineando le dinamiche classiche di un piccolo centro e i tratti particolari della famiglia Misseri.
Una madre matrona burbera che non lascia mai trasparire un sorriso, un contadino sottomesso e tormentato dal senso di colpa, una giovane donna ossessionata da un ragazzo, insicura del proprio aspetto e tremendamente gelosa della cugina più magra e più bella, e la madre di Sarah, una testimone di Geova passiva e rassegnata che non è riuscita a instaurare con la figlia un rapporto amorevole e di intesa.
La storia di Avetrana analizza sentimenti con cui chiunque può immedesimarsi e forse proprio questo la avvicina al pubblico. La serie funziona per quello che vuole essere, non si permette di sentenziare sulla verità, ma offre spunti di riflessione in una forma drammatica con venature pop e una colonna sonora accattivante.