Barbra Streisand dice la sua sul caso Michael Jackson

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Le accuse di molestie sessuali che in questi giorni stanno bersagliando la memoria del cantante Michael Jackson sembrano non placarsi, viste le ultime dichiarazioni di Barbra Streisand. La cantante ricorda di aver incontrato Jackson solo poche volte, ma nonostante questo, ha sentito la necessità di condividere la sua personale opinione sulle presunte molestie ai danni di diversi giovani ragazzi.

La Streisand ha condiviso i suoi pensieri con il Times nel Regno Unito in vista del suo concerto che si terrà a luglio a Londra all’interno di Hyde Park. Dato che l’attrice è una delle poche persone viventi ad aver sperimentato un livello di celebrità simile a quello di Jackson, il giornalista Ed Potton ha voluto domandarle cosa pensa sul documentario Leaving Neverland. La cantante vincitrice di EGOT afferma di credere a Wade Robson e James Safechuck, che nel documentario raccontano di essere stati maltrattati da Jackson quando erano bambini. “Oh assolutamente si”  ha detto nell’intervista. “E’ stato troppo doloroso.” 

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Inoltre la Streisand dice che nelle occasioni in cui ha avuto modo di incontrare Jackson, era “molto dolce, molto infantile.” Ma nonostante il materiale sia doloroso da guardare, sembra avere qualche simpatia per la pop star del passato. “I suoi bisogni sessuali erano i suoi bisogni sessuali, provenienti da qualunque infanzia egli avesse avuto o da qualunque DNA avesse avuto” ha detto al Times.

Quando le viene chiesto se è arrabbiata con Jackson, lei risponde: “È una combinazione di sentimenti. Mi sento male per i bambini. Mi sento male per lui. Incolpo i genitori che hanno permesso ai loro figli di dormire con lui. Perché Michael avrebbe avuto bisogno di questi bambini piccoli vestiti come lui negli spettacoli?” La cantante continua a parlare del movimento Me Too, definendolo “molto potente”. Ma lei dice: “Sfortunatamente, non verranno assunte molte donne perché gli uomini sono preoccupati di essere attaccati”. Il giornalista spiega che sembra voler dire che gli uomini saranno preoccupati di essere accusati di scorrettezza sessuale. La diva schietta dice che il suo ultimo album “Walls” è quello da ritenersi più politico mai fatto prima. Sebbene non faccia menzione di Donald Trump esplicitamente, è noto che la Streisand è fortemente anti-Trump e molte delle canzoni ruotano attorno a questo, come Don’t lie to me.

By Leila Cimarelli

Il mio amore più grande?! Il cinema. Passione che ho voluto approfondire all’università, conseguendo la laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale a Salerno. I miei registi preferiti: Stanley Kubrick, Quentin Tarantino e Mario Monicelli. I film di Ferzan Ozpetek e le serie tv turche sono il mio punto debole.

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