Bernardo Bertolucci, morto il primo regista italiano a vincere l’Oscar

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Bernardo Bertolucci

, il regista che ha vinto nove Oscar con il film L’Ultimo Imperatore e ha influenzato generazioni di filmmakers con altre opere rivoluzionarie come Ultimo Tango a Parigi, in cui ha esplorato la politica e la sessualità attraverso la narrazione personale e una cinepresa audace, è morto oggi a 77 anni.

La sua addetta stampa Flavia Schiavi, ha dichiarato che Bertolucci è morto nella sua casa di Roma alle 7 di lunedì 26 Novembre 2018 dopo aver combattuto contro il cancro per molto tempo. Il più grande autore italiano della sua generazione, Bertolucci è riuscito a lavorare sia in Europa che a Hollywood, anche se il suo rapporto con gli studios ha avuto alti e bassi. Ma è sempre riuscito a realizzare film considerati proiezioni del suo mondo interiore. L’Ultimo Imperatore, adattamento dell’autobiografia dell’ultimo imperatore cinese Pu Yi, ha travolto gli Oscar del 1987, vincendo per ogni categoria in cui era stato nominato, tra cui miglior film e miglior regista. Con questo, Bertolucci è diventato il primo e unico italiano a vincere l’Oscar come miglior regista.

Nato il 16 marzo 1941 da una famiglia benestante di Parma, nel nord Italia, Bertolucci è stato un talento prodigioso sin dalla giovane età. Figlio del noto poeta e scrittore Attilio Bertolucci, ha vinto un premio per la poesia all’età di 21 anni, e poi ha deciso di diventare un regista. Ha iniziato come assistente di un altro poeta italiano, Pier Paolo Pasolini, nel primo lungometraggio di Pasolini “Accattone“, nel 1961. Il film d’esordio di Bertolucci, La commare secca nel 1962, fu un’indagine sull’omicidio di una prostituta romana raccontata da più punti di vista. Il film fu proiettato al Festival di Venezia.

Due anni dopo, Bertolucci partecipò alla settimana della Settimana della Critica di Cannes con il film semi-autobiografico Prima della Rivoluzione, ambientato a Parma, su uno studente ventenne lacerato tra conformismo borghese e marxismo rivoluzionario e con un’incestuosa relazione con la giovane e attraente zia, interpretata da Adriana Asti. Bertolucci sposò la Asti poco dopo l’uscita del film, ma la coppia divorziò pochi anni dopo. Nel 1970, ha ricevuto la sua prima nomination all’Oscar per la sceneggiatura adattata di Il conformista, basata su un romanzo di Alberto Moravia. Il film è ambientato durante il periodo fascista in Italia e si concentra su un intellettuale tormentato (Jean-Louis Trintignant) reclutato dalla polizia segreta di Mussolini andato a Parigi per assassinare un professore antifascista che una volta era il suo insegnante.

 

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