BilBolBul 2013: Il fumetto contemporaneo

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Dai nomi di punta della scena indipendente alle proposte innovative di giovanissimi autori: ecco alcuni degli scorci sul fumetto contemporaneo – autori e visioni – aperti dall’edizione 2013 di BilBOlbul.

1) JASON: narrazioni tra surreale e quotidianità

Museo internazionale e biblioteca della Musica, 22 febbraio – 1 aprile

lost-cat46 copyJason (John Arne Sæterøy), nato nel 1965 in Norvegia, si distingue per la sua capacità di coniugare la tradizione del fumetto americano con una vena surreale che ricorda il cinema di Aki Kaurismäki. Le sue storie fondono il racconto di un’alienante quotidianità con le invenzioni più assurde: un assassino professionista spedito nel 1939, per uccidere Adolf Hitler, con una macchina del tempo, che invece riporta il dittatore ai giorni nostri; Hemingway, Fitzgerald, Joyce e Pound, cartoonist squattrinati nella Parigi degli anni 20 che rapinano una banca; o ancora, Athos, ultimo moschettiere nella Francia di oggi, che affronta da solo l’invasione marziana. Il mondo narrativo di Jason è popolato da animali antropomorfi – cani, paperi, conigli – dallo sguardo vuoto e totalmente inespressivo, resi da un tratto essenziale e grafico. Il silenzio domina la pagina con dialoghi assenti o ridotti al minimo. Il suo procedere per sottrazione e il ritmo della sua sintesi asciugano il superfluo, o piuttosto dilatano all’estremo anche l’azione più piccola. Attraverso questa disarmante semplicità espressiva Jason riesce a rendere con sguardo spesso ironico la ricchezza di temi come la solitudine, la morte, l’infanzia, l’amore.

Tre sono i premi “Eisner” che gli vengono assegnati dal 2007 al 2009 per la migliore opera straniera pubblicata negli Stati Uniti (The Gang Left Bank, I Killed Adolf Hitler e The Last Musketeer, editi da Fantagraphics Books) e che gli guadagnano uno spazio sul “Sunday Magazine” del “New York Times” (dedicato alle storie raccolte in Moon Low, Fantagraphics Books, 2009). Nel 2012 conquista gli Stati Uniti con la raccolta Athos in America, uscita sempre per Fantagraphics Books un anno dopo la collaborazione con lo scrittore Fabien Vehlmann in Isle of 100,000 Graves. In Italia Black Velvet Editrice ha pubblicato Ehi, aspetta… (2003), Sshhhh! (2004), Non puoi arrivarci da qui (2006). Jason vive e lavora a Montpellier.


2) HENNING WAGENBRETH: la scena underground berlinese e la serigrafia

Squadro stamperia galleria d’arte, 22 febbraio – 30 marzo

jazzfest_2004Nome di punta del fumetto d’avanguardia tedesco e tra i più interessanti e originali disegnatori europei, Henning Wagenbreth nasce nel 1962 a Eberswalde. La sua firma si riconosce nei colori accesi, spesso fluo, nelle linee precise e fortemente squadrate, che creano immagini di grande impatto visivo, rafforzate da un’eccezionale cura nel processo di stampa. Come per Atak e molti altri, è stato il contatto con “RAW”, la rivista di Art Spiegelman, ad avvicinarlo al fumetto. E sul suo stile pesa molto anche l’influsso di artisti del calibro di Mark Beyer, Rory Hayes, Jeunet e Caro, che cominciarono a disegnare all’interno del movimento punk. Dopo la caduta del Muro, Henning Wagenbreth entra nel collettivo PGH Glühende Zukunft (Cooperativa di produzione dell’artigianato Futuro Radioso), dove sperimenta e studia vari tipi di stampa, grafica e illustrazione. La sua forza sta nella capacità di miscelare un’espressività underground con l’arte dell’illustrazione dell’Europa dell’est, l’incisione su legno di Frans Masereel con la grafica digitale. Il risultato è un racconto della società contemporanea dalla rielaborazione creativa originale, come avviene in Cry for Help, dove attraverso il racconto della criminalità digitale egli fa emergere i più diffusi cliché della mentalità dell’Occidente.

Per Orecchioacerbo ha illustrato 1989 – Dieci storie per attraversare i muri (2009), antologia di dieci grandi autori europei pubblicata per il ventennale della caduta del Muro. Nel 2008 viene selezionato dal Ministero delle Finanze tedesco per disegnare una serie di francobolli, poi messi in produzione. SPECIALE BILBOLBUL: Henning Wagenbreth ha disegnato l’immagine per l’edizione 2013 di BilBOlbul. L’autore, inoltre, realizza appositamente per il festival una serie di illustrazioni serigrafate sugli storici macchinari Svecia della stamperia Squadro. In uscita a febbraio anche Il pirata e il farmacista, opera in rima di R. L. Stevenson accompagnato dai suoi disegni.

 

3) AISHA FRANZ: il racconto della crescita e della scoperta della sessualità

Aisha-Franz-(6)-minAisha Franz, tedesca come Wagenbreth, classe 1984, con il suo albo d’esordio Alien (Reprodukt, 2011 – pubblicato in Italia da Canicola nel 2012) si è rivelata una delle autrici più promettenti e talentuose della scena fumettistica tedesca. Alien è una vicenda tutta al femminile che intreccia le storie di una bambina, di una ragazza e della loro madre. La bambina trova un alieno in un campo di grano e lo nasconde nella sua camera: un incontro che la fa sentire meno sola e che le permette di affrontare le paure e i desideri che accompagnano la crescita. La ragazza, alle prese con le prime esperienze sessuali, vive con apparente distacco una delusione d’amore e d’amicizia. La madre si trova a faccia a faccia con le frustrazioni e i rimpianti di una vita. Tre personaggi che l’autrice non chiama mai per nome, rendendoli ancora più impersonali, le cui solitudini e paure si sfiorano appena, imprigionate in una totale incomunicabilità. La spontaneità si accompagna spesso a un’ironia sottile, che trova un alleato nel segno a matita, semplice ma capace di rendere perfettamente i dettagli. Le vignette fitte nella pagina si alternano a illustrazioni di maggiore respiro.

Il secondo libro, Brigitte und der Perlenhort, (Reprodukt, 2012) riunisce le quattro parti di una serie precedentemente autoprodotta e racconta la storia di una cagnetta agente segreto sulle tracce di un’enorme perla. Lo strazio di Brigitte, inguaribile romantica con un gran desiderio di maternità, è quello di non poter avere dei cuccioli dopo la sterilizzazione. Aisha Franz, insieme con altri sei disegnatori berlinesi, ha fondato “The Treasure-Fleet”, collettivo che distribuisce mini-comics. Vive e lavora a Berlino.

 

4) SAM ADLER: la new wave USA eclettica e digitale

Elastico, dal 22 febbraio

ging1Sam Alden, giovanissimo cartoonist di Portland (dove nasce nel 1988), fa parte di quel panorama costantemente in fermento che è la scena indipendente americana. Egli è un esponente della prima generazione di artisti per cui Internet rappresenta una piattaforma di diffusione più che una semplice vetrina. A lato dell’esperienza professionale come art director e illustratore, sviluppa una serie di progetti paralleli, ognuno distinto da un proprio stile, che si tratti di un graphic novel dall’elaborato tratto a china, di strisce umoristiche – come le “daily strip” con cui è cresciuto – o ancora di racconti brevi in linea chiara, per i quali utilizza la matericità di acquerelli e pastelli. Sul sito www.eighthgra.de raccoglie alcune tavole di Eight Grade, progetto di ampio respiro nato nel 2010 con la supervisione di Craig Thompson e tuttora in corso. Inoltre pubblica il fumetto Haunter su studygroupcomics.com. Ma il lavoro di Sam Alden non si esaurisce nella versatilità del suo utilizzo del web e nella cura dell’aspetto grafico: il nucleo del suo percorso artistico è strettamente legato alla dimensione narrativa; l’amore per le storie è il perno su cui fonda il suo lavoro. L’abilità del giovane autore sta nell’equilibrio tra virtuosismo grafico e narrativo, in cui il segno, sempre curato e preciso, amplifica l’immediatezza e l’incisività dei suoi racconti.

Delebile Edizioni, che organizza anche la mostra del giovane autore americano, presenterà, per la prima volta e in Italia in occasione del festival, due racconti brevi a fumetti di Sam Alden – Farmer’s Dilemma e The Worm Troll – di cui si possono vedere piccole anteprime sui blog samaldencomics.tumblr.com e gingerlandcomics.tumblr.com.

 

5) NICOLÒ PELLIZZON: un racconto sensuale dal fascino esoterico

Galleria Fantomars

Nicolò Pellizzon nasce a Verona nel 1985. Autore di fumetti, illustratore e video maker, a BilBOlbul presenta il suo primo graphic novel Lezioni di anatomia, edito da GRRRžetic nel 2012, una storia d’amore sensuale e inquietante ambientata nella Torino di fine Ottocento. Per metà fumetto e per metà catalogo di saperi esoterici, Lezioni di anatomia è un viaggio iniziatico condotto attraverso il disegno, che attinge all’immaginario alchemico e alterna tavole a fumetti con sequenze di illustrazioni. Il perturbante, vero leitmotiv dell’opera, si manifesta pagina dopo pagina, evitando ogni compiacimento estetizzante e organizzando la molteplicità dei riferimenti pittorici e speculativi in uno stile compiuto e personale.

La mostra Teatro Anatomico, organizzata per BilBOlbul, ripercorre il processo creativo che ha portato alla realizzazione del libro: non limitandosi a mostrare le varie fasi della lavorazione, ma evidenziando le trame e i collegamenti nascosti tra le immagini e lasciando intuire anche un preciso procedimento mentale di costruzione. Accanto agli originali, spesso risultato di collage e assemblaggi di più fogli, vengono mostrate le stampe delle tavole definitive: dalla manualità del pennello e del collage all’elaborazione digitale prima della stampa. Sono esposti inoltre alcuni disegni non inseriti nel volume e tre videoclip animati su musiche appositamente composte da artisti italiani e francesi. Nicolò Pellizzon ha pubblicato sulle riviste “ANIMAls”, “WATT”, “Delebile”, “Shinigami” e sulla lettone “Kuš!”. Recentemente ha realizzato il manifesto del festival MIAMI 2012. Le sue opere sono state in mostra a Minneapolis, Bologna, Milano e Barcellona.

By Letizia Rogolino

Il cinema e la scrittura sono le compagne di viaggio di cui non posso fare a meno. Quando sono in sala, si spengono le luci e il proiettore inizia a girare, sono nella mia dimensione :)! Discepola dell' indimenticabile Nora Ephron, tra i miei registi preferiti posso menzionare Steven Spielberg, Tim Burton, Ferzan Ozpetek, Quentin Tarantino, Hitchcock e Robert Zemeckis. Oltre il cinema, l'altra mia droga? Le serie tv, lo ammetto!

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