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Cinema e Cultura

La magica collaborazione di Brad Pitt e George Clooney: perchè funzionano insieme

Insieme nel film Wolfs su AppleTv+, Brad Pitt e George Clooney hanno già lavorato insieme. Ecco perchè funzionano in scena secondo noi.

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Brad Pitt e George Clooney

Dopo l’anteprima a Venezia 81, il film Wolfs che riunisce Brad Pitt e George Clooney sul set arriva su AppleTv+ il 27 Settembre. Diretti da Jon Watts, le due star internazionali sono i protagonisti di un action movie ricco di ironia che strizza l’occhio al buddy movie.

Due sicari sul viale del tramonto che hanno sempre vissuto come lupi solitari, si ritrovano a fare squadra per risolvere un  intricato incidente che coinvolge una donna potente.  Non è la prima volte che i due attori lavorano insieme, pertanto cogliamo l’occasione per riflettere sul perchè funzionano bene sulla scena e il pubblico impazzisce per loro.

Le prime collaborazioni: un inizio folgorante

Brad Pitt

e George Clooney hanno intrapreso la loro collaborazione cinematografica con il film Ocean’s Eleven, uscito nel 2001. Questa pellicola, un remake dell’omonimo film del 1960, ha segnato non solo l’inizio di una partnership artistica, ma anche l’avvio di un’amicizia che si è cementata nel tempo.

In Ocean’s Eleven, Pitt interpreta il ruolo di Rusty Ryan, mentre Clooney riveste il personaggio di Danny Ocean. Entrambi i personaggi sono carismatici e astuti, il che ha dato origine a una dinamica affascinante e coinvolgente che ha catturato l’attenzione del pubblico.

La chimica tra Pitt e Clooney è stata palpabile, grazie alle loro personalità complementari. Pitt porta una certa leggerezza e umorismo nei ruoli che interpreta, mentre Clooney incarna una certa gravitas e leadership. Questa combinazione ha non solo reso il film un grande successo commerciale, ma ha anche creato un’atmosfera di lavoro positiva sul set. Le loro interazioni divertenti e il rispetto reciproco hanno contribuito a creare un ambiente di lavoro stimolante e collaborativo, che è facile immaginare essere rilassato, considerando come entrambi i protagonisti condividessero una visione artistica simile.

Wolfs film

Wolfs (Foto: AppleTv+) – Newscinema.it

Nel 2004, i due attori si sono riuniti nuovamente per il sequel Ocean’s Twelve, dove hanno continuato a esplorare le dinamiche della loro amicizia e professionalità. Questa edizione ha evidenziato non solo la loro capacità di adattarsi e crescere come attori, ma anche il vincolo che si era sviluppato tra di loro, giocando un ruolo fondamentale nello sviluppo e nel successo del film. La loro collaborazione nel franchising di Ocean’s ha rappresentato una pietra miliare nelle loro carriere e ha dimostrato come il lavoro di squadra sul set possa trasformarsi in un’amicizia durevole.

Ritorno al passato: un viaggio tra i loro ruoli

Nel corso della loro carriera, Brad Pitt e George Clooney hanno avuto l’opportunità di collaborare in progetti cinematografici che hanno segnato la storia del grande schermo. La loro prima apparizione insieme è avvenuta in Ocean’s Eleven (2001), un film che ha segnato un punto di svolta nel genere del heist movie. Qui, Pitt e Clooney interpretano rispettivamente Rusty Ryan e Danny Ocean, due ladri carismatici con abilità straordinarie e una dinamica affascinante. I loro personaggi, pur essendo ladri, sono presentati in modo tale da risultare affabili e simpatici, permettendo al pubblico di identificarsi con loro.

Con il progredire della saga, i personaggi hanno subito un’evoluzione significativa. In “Ocean’s Twelve” (2004), oltre ad affrontare nuove sfide, il duo ha mostratoun approfondimento delle loro relazioni interpersonali. Qui, gli spettatori iniziano a scoprire strati più complessi dei loro caratteri, che riflettono fragilità e ambizioni personali.

Tuttavia, è in Ocean’s Thirteen (2007) che la trasformazione si completa. I ladri non sono solo protagonisti di un colpo, ma diventano anche profeti della giustizia, unendosi per vendicare un’amico e dimostrare il loro codice di lealtà. Questo si traduce in una dinamica ancora più stratificata tra Pitt e Clooney, mostrando come le esperienze passate abbiano forgiato il loro legame.

La progressione dei loro ruoli ha arricchito la trama, rendendola non solo un’avventura di rapine, ma anche una riflessione sulle relazioni umane, sulla moralità e sulla responsabilità. Questa evoluzione dei personaggi ha dimostrato che anche un film d’azione può avere una profondità tematica e mostrare un viaggio di crescita personale che risuona con il pubblico.

Brad Pitt e George Clooney Wolfs

Brad Pitt e George Clooney in Wolfs (Foto: AppleTv+) – Newscinema.it

La chimica sul set: cosa rende speciale la loro collaborazione

La chimica tra Brad Pitt e George Clooney è un elemento distintivo che ha attratto il pubblico in numerosi film. Questi attori non solo condividono un affiatamento professionale, ma anche una profonda amicizia che arricchisce ulteriormente le loro performance sul grande schermo. Questa sinergia unica è evidente nelle loro interpretazioni, dove si completano a vicenda grazie ai loro stili recitativi fusi in modo armonioso. La loro capacità di manipolare il dialogo e le emozioni nel corso di una scena fa sì che ogni interazione sembri genuina e avvincente.

L’ironia e il senso dell’umorismo sono altri aspetti fondamentali che caratterizzano la collaborazione tra Pitt e Clooney. Entrambi gli attori hanno dimostrato di possedere un’incredibile abilità nel creare momenti leggeri, anche in scene drammatiche, una competenza che rende le loro performance memorabili. La loro capacità di ridere di sé stessi e di aggiungere una nota di leggerezza ai loro ruoli consente al pubblico di immergersi più facilmente nelle storie raccontate. Durante le riprese, non è raro che i due attori si scambino battute e aneddoti, contribuendo a un’atmosfera di lavoro stimolante e positiva, che si riflette sullo schermo.

In aggiunta, il sostegno reciproco che i due attori si offrono sul set facilita una dinamica di crescita artistica. Pitt e Clooney sono noti per incoraggiarsi a vicenda, lasciando spazio per sperimentazioni e improvvisazioni. Questa approccio non solo delizia gli spettatori, ma consente a entrambi di esprimere appieno il proprio potenziale. L’amicizia che li lega si traduce in un lavoro di squadra appassionato e produttivo, rendendo ogni collaborazione un’esperienza unica e memorabile.

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Impatto nel cinema: l’eredità della loro collaborazione

La collaborazione tra Brad Pitt e George Clooney ha avuto un impatto sostanziale nel panorama cinematografico contemporaneo, segnando un nuovo percorso per il genere heist e ridefinendo il concetto tradizionale di star system. I loro film, come la celebre serie di Ocean’s Eleven, hanno non solo riscosso un enorme successo commerciale, ma hanno anche riproposto una visione fresca e innovativa di come le storie di crimine e giustizia possano essere narrate sul grande schermo. Questo approccio ha aperto la strada a un rinnovato interesse per le dinamiche delle trame heist, incoraggiando la produzione di numerosi film e serie che seguono il medesimo stile narrativo.

Inoltre, la loro interazione artistica, unita alla naturale chimica tra i due attori, ha contribuito a creare un nuovo modello di collaborazione in cui la narrazione è valorizzata dall’amicizia e dalla simbiosi professionale. Pitt e Clooney hanno dimostrato che le star possono lavorare insieme senza il tradizionale spirito di competizione, instillando una cultura di comunità all’interno dell’industria cinematografica.

Questa amicizia non solo ha influito positivamente sulle loro performance, ma ha anche incoraggiato giovani attori e registi a costruire legami simili, amplificando l’importanza della cooperazione in un settore spesso visto come frenetico e individualista.

Nel tempo, l’eredità della loro collaborazione ha esercitato una grande influenza su una nuova generazione di cineasti. Oggi, molti registi e attori cercano di emulare il loro stile, creando storie che presentano collegamenti intimi tra i protagonisti, un aspetto che è emerso come una caratteristica distintiva delle produzioni moderne. La loro unione sul grande schermo ha stabilito standard elevati non solo per i film heist, ma per l’intero settore cinematografico.

Cinema e Cultura

Non Aprite quella Porta torna al cinema: ecco perchè rivivere il massacro vale la pena

Scopri il classico del terrore ‘Non Aprite Quella Porta’, diretto da Tobe Hooper e uscito nel 1974. Questo film cult ha influenzato il genere horror e torna ora nei cinema con una proiezione speciale. Rivivi la tensione e il brivido di una pellicola che ha lasciato il segno nella cultura popolare. Non perdere l’occasione di riscoprire la grandezza di un capolavoro che ha ridefinito il concetto di paura nel cinema.

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non aprite quella porta 4K

Il cult horror Non Aprite quella Porta torna al cinema il 23, 24 e 25 Settembre 2024 grazie a Midnight Factory in occasione del suo 50° anniversario.

La proiezione in 4K OV della Director’s Cut garantirà un’esperienza visiva unica, permettendo agli spettatori di apprezzare ogni dettaglio e ogni sfumatura della pellicola originale con una qualità mai vista prima. Un appuntamento imperdibile per gli amanti del cinema horror e non solo.

Un Classico del Terrore

Il film Non Aprite Quella Porta, uscito nel 1974, ha segnato una pietra miliare nel genere dell’horror. Diretto da Tobe Hooper, questa pellicola è diventata un cult, influenzando innumerevoli registi e prodotti cinematografici nel corso degli anni.

La sua rappresentazione inquietante e cruda della violenza familiare e del cannibalismo ha catturato l’attenzione del pubblico, creando un’iconografia che è ancora oggi riconoscibile.

Rivivi il massacro al cinema

Il ritorno nei cinema

Oggi, i fan del genere horror possono prepararsi per un’emozionante rivisitazione di questo capolavoro. Non Aprite Quella Porta torna in sala con una proiezione speciale che celebra la sua eredità nel panorama cinematografico.

Gli appassionati possono ora riscoprire quegli indimenticabili momenti o vivere per la prima volta l’esperienza di questo classico sul grande schermo.

Noi abbiamo vissuto l’esperienza e possiamo garantire che vale la pena, sia per il sonoro con le urla straziate che a casa chiederebbero di abbassare il volume, sia per il grande schermo che regala un’avventura immersiva, faccia a faccia con il folle macellaio.

Perché vederlo di nuovo

Rivisitare Non Aprite Quella Porta sul grande schermo offre non solo l’opportunità di rivivere la paura, ma anche di capire meglio l’impatto di questo film nella cultura popolare.

Ogni scena è intrisa di tensione e terrore, e la colonna sonora, che contribuisce a creare un’atmosfera opprimente, è parte integrante della sua potenza. Questa nuova proiezione è un’occasione da non perdere per chi ama il cinema d’autore e le storie che sfidano il confine tra realtà e finzione.

Il trailer di Non Aprite Quella Porta restaurato in 4K

Non Aprite Quella Porta 4K 50° Anniversario - Trailer Ufficiale

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Thelma, la recensione: guai a raggirare una nonna cool fan di Tom Cruise

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recensione film Thelma

Il 18 Settembre arriva al cinema una vecchietta sprint difficile da contraddire. Ecco cosa ne pensiamo di Thelma, la commedia indie di Josh Margolin ispirata a una storia vera. 

3.5 Punteggio
Regia
Sceneggiatura
Cast
Colonna Sonora

I nonni hanno spesso un posto speciale nella nostra vita. Ci sono quelli che viziano, quelli che riempiono di affetto, quelli complici a cui confidare insicurezze e segreti, e quelli che mettono in guardia su eventuali pericoli di tutti i giorni.

L’ispirazione di Josh Margolin per la sua opera prima è stata proprio la nonna, un’anziana signora tosta e sensibile appassionata dei film di Tom Cruise, che è la protagonista del film Thelma, al cinema dal 18 Settembre.

Interpretata dall’irresistibile June Squibb, che qualcuno sicuramente ricorderà nel bellissimo Nebraska, l’esuberante nonna di 93 anni viene raggirata da un truffatore telefonico. Questo si finge suo nipote per estorcerle diecimila dollari, ma Thelma non ci sta e vuole rimediare.

Insieme a un amico di vecchia data, parte a bordo di uno scooter alla ricerca del colpevole per le strade di Los Angeles, nonostante la famiglia cerchi di trattenerla e si preoccupi per la sua salute.

La recensione di Thelma

Il rapporto tra Thelma e il nipote, interpretato da Fred Hechinger di The White Lotus, si percepisce tenero e vero. Non è difficile immedesimarsi nelle dinamiche tra i due, quando lui si offre di aiutare la nonna a muoversi, a fare le commissioni, e si preoccupa se va in giro da sola o se qualcuno le potrebbe fare del male.

Mentre lei lo incoraggia per i suoi progetti futuri, quando i genitori sono opprimenti e provano a imporgli le loro scelte. Impossibile resistere ai siparietti sull’approccio di Thelma alla tecnologia, mentre cerca di usare il computer e i social network, seguendo le istruzioni del nipote.

film Thelma

Scena del film Thelma (Foto: Universal Pictures) – NewsCinema.it

Invecchiare può essere un’avventura

Thelma

è un film indie sensibile, ironico e piacevole. Riflette sulla vecchiaia con un malinconico ottimismo. L’età avanza per tutti, ma la caparbietà di questa donna anziana ancora autosufficiente che, nonostante i vari problemi di salute, vuole portare a termine una missione, è un esempio di resilienza importante per i tempi in cui viviamo.

La sceneggiatura è moderata, umile ma nello stesso tempo brillante. Molti dialoghi trai personaggi spingono a riflettere su argomenti importanti senza sermoni, ma con naturalezza. Si percepisce che il film è personale per il regista che ci mette il cuore nel raccontare la sua storia, intrattenendo il pubblico con una leggerezza d’autore.

Se vi piacciono film come Little Miss Sunshine, Lady Bird, Lady in the Van, Thelma potrebbe fare al caso vostro. Un po’ di pepe convive con occhi lucidi e tante risate, il tutto arricchito dalla performance straordinaria di Squibb e del resto del cast che comprende anche Parker Posey, Clark Gregg, Nicole Byer e persino Malcolm McDowell direttamente da Arancia Meccanica.

 

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Il film che ha fatto diventare vegetariano Guillermo Del Toro

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guillermo del toro vegetariano

Rivedendo un vecchio documentario del 2003 abbiamo catturato una rivelazione del regista Guillermo Del Toro che ci ha fatto sorridere. Volevamo condividerla con voi perchè forse non l’avete mai sentita.

Il documentario in questione è opera di Mike Mendez e Dave Parker all’interno del progetto Masters of Horror dedicato a esplorare i maestri del genere che hanno lasciato un segno nella storia del cinema del brivido.

Nell’estratto video pubblicato su YouTube proprio da Mendez, si parla di Tobe Hooper e del suo capolavoro che non passa mai di moda, Non Aprite quella Porta.

La rivelazione di Guillermo Del Toro

Un cult degli anni 70 a cui sono seguiti altri film dando vita a una saga molto amata, oltre che remake più moderni. Uno tra gli slasher movie più visti e analizzati dagli appassionati che ha influenzato anche alcuni lungometraggi che sono usciti dopo.

“Uno dei film che ha avuto un impatto pratico sulla mia vita è stato Non Aprite quella Porta. Dalla prima volta che l’ho visto per quattro anni sono stato totalmente vegetariano, non mangiavo più carne. Poi un giorno mangiai tre polli interi in un solo pasto e sono tornato come prima” afferma Del Toro che appare nel documentario tra i professionisti del cinema intervistati.

Il film che ha fatto diventare vegetariano Guillermo Del Toro! #madrog

Del Toro ha costruito gran parte della sua filmografia sul fantasy horror, con molti mostri inquietanti, storie misteriose, sangue e una buona dose di surreale. Tuttavia i registi spesso prendono ispirazione da colleghi e artisti per stimolare la loro creatività.

anniversario Non Aprite quella Porta

Il poster di Non Aprite quella Porta per i 50 anni del film (Foto: ufficio stampa) – Newscinema.it

Non Aprite quella Porta torna al cinema: le date ufficiali

Non Aprite quella Portatorna al cinema

per festeggiare i 50 anni del cult di Tobe Hooper che ha fatto venire gli incubi al pubblico e agli addetti ai lavori per anni. Il 23, 24 e 25 Settembre sarà possibile rivedere questa avventura spaventosa sul grande schermo grazie a Midnight Factory.

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