Spegne 60 candeline uno degli attori più amati ed eclettici di Hollywood. Celebriamo Johnny Depp nei suoi cinque ruoli più iconici.
Sessant’anni, 40 anni nello star system e quasi 100 film alle spalle. Johnny Depp, dopo uno dei periodi più difficili della sua carriera, può festeggiare questo suo sessantesimo compleanno da re del box office in Francia: Jeanne du Barry, dove lui interpreta Luigi XV, è infatti in testa agli incassi d’Oltralpe.
Nonostante ciò, l’idolo di Hollywood soffierà sulle candeline immerso nella campagna inglese del Somerset, dopo la frattura alla caviglia che lo ha costretto ad annullare il tour con la sua band Hollywood Vampires. Per l’occasione, ripercorriamo la sua filmografia attraverso i cinque ruoli più iconici.
NEMICO PUBBLICO
Il leggendario gangster John Dillinger fornisce a Depp una grande tela bianca su cui scatenarsi nel racconto criminale di Michael Mann che descrive gli ultimi anni di vita del celebre rapinatore di banche e dell’ostinato agente dell’FBI Melvin Purvis (Christian Bale) che lo insegue. L’interpretazione di Depp del ruolo è quella di Dillinger come una rock-star, come un uomo che non risponde a nessuna autorità ed è sempre in fuga (cosa che ha richiesto un notevole sforzo fisico all’attore, in un ruolo molto più dinamico del solito).
LA FABBRICA DI CIOCCOLATO
La versione di Tim Burton dell’amato libro per bambini di Roald Dahl è molto più oscura e quindi più vicina al tono del libro originale rispetto al classico cinematografico di Gene Wilder del 1971. Se stai cercando un Willy Wonka ambiguo e indecifrabile, Depp è ovviamente il tuo uomo. Il suo magnate delle caramelle è sgargiante e bigger than life, ma allo stesso tempo intrappolato nel passato e nei suoi traumi irrisolti. Per la sua interpretazione di Willy Wonka, Depp ha ottenuto la sua sesta nomination come miglior attore ai Golden Globes.
ED WOOD
Forse la collaborazione più riuscita tra Johnny Depp e Tim Burton: una biografia in bianco e nero di Ed Wood, cineasta di serie Z dall’enorme passione e dalla grandissima inventiva, che in molti però bollarono come “il peggior regista della storia”. Burton ha ammesso di esser sempre stato un fan di Ed Wood, motivo per cui il biopic è filmato con una trasportata ed esagerata ammirazione anziché con la volontà di ridere del lavoro di Wood. Per questa ragione, nonostante tutte le delusioni nella vita di Wood, Depp ha regalato al personaggio una inedita sfumatura di leggerezza alla Frank Capra.
DONNIE BRASCO
Con diversi film bizzarri alle spalle, Depp decise di operare un brusco cambiamento di immagine recitando nel ruolo del giovane agente dell’FBI Joseph Pistone, che va sotto copertura nei panni di “The Jewel Man”, meglio conosciuto come Donnie Brasco. Donnie si ritrova presto immerso nella famiglia criminale Bonanno e diventa il protetto dell’anziano gangster Lefty Ruggiero (Al Pacino). Il film di Mike Newell ha fatto molto per la carriera nascente dell’attore: non solo ha dimostrato che Depp fosse effettivamente in grado di lavorare in un film di genere, ma anche che la sua presenza scenica potesse reggere al fianco di una presenza ingombrante e totalizzante come quella di Al Pacino.
DEAD MAN
Fine Ottocento. William Blake (Johnny Depp), un contabile di Cleveland, Ohio, va in treno fino a Machine in Arizona, la città di frontiera della compagnia, per accettare il promesso lavoro di contabile nelle acciaierie della città. Le cose, però, non andranno lisce. Jim Jarmusch ci racconta un West rabbuiato e cupo con forti allucinazioni visive in un film molto lontano dalle sue opere precedenti, ma fortemente personale e poggiato quasi interamente sulle spalle da Depp.