Uno dei film più amati del momento è Challengers, ma sono in molti a chiedersi quale sia il reale significato del finale del film.
Challengers è forse stato uno dei film rivelazione di quest’anno. Enorme il successo ottenuto al botteghino, ma sono in molti a chiedersi quale sia il significato che il regista ha voluto dare a quel finale così controverso. Sicuramente non è la prima volta che un film lascia un finale che spiazza completamente gli spettatori.
Gli appassionati di cinema probabilmente ricorderanno altri finali che li ha lasciati senza parole, quasi a chiedersi cosa abbiano voluto dire con quelle scene concise che spesso contraddistinguo il the end cinematografico. Il film diretto da Luca Guadagnino ha riscosso un enorme successo.
Ambientato nel 2006 i protagonisti sono 2 liceali e migliori amici d’infanzia Patrick Zwig e Art Donaldson che vendono il doppio junior dell’US Open. Si invaghiscono poi di Tashi Ducan una giovane promessa del tennis. I 3 si chiudono in una stanza d’albergo ma non si va oltre a qualche baco.
Una storia di amore e gelosia che si intreccia alla carriera sportiva di quelli che sono i due protagonisti. Una storia singolare che si conclude quasi a lasciar intendere qualcosa al pubblico. Ma non sono pochi coloro che si dicono perplessi in merito e si chiedono se non ci sia un significato segreto. Ecco allora svelato il segreto di Challengers, nessuno avrebbe mai pensato qualcosa di simile. Quella che sembra una semplice partita di tennis si rivela molto ma molto di più.
Challengers: il significato segreto
Le riprese del film evento di questo 2024 sarebbero iniziate nel maggio del 2022 a Boston, per terminare il 26 giugno. Ma solo ora il pubblico ha potuto godere di questa pellicola veramente singolare. Zendeya ha spesso parlato dell’impegno che ha dovuto mettere per la preparazione del film, infatti ha passato 3 mesi ad allenarsi con l’ex tennista Brad Gilbert.
In molti alla fine del fil si chiedono, ma alla fine chi è il vincitore di questa simbolica partita di tenni? Da una parte Patrick, genio e sregolatezza, dall’altra Art, disciplinato e affidabile. Quello che contraddistingue il film è un finale aperto che lascia tutti un po’ scettici.
Una partita puramente simbolica
In realtà non è importante chi vince, perchè la vera vittoria se l’è guadagnata l’amicizia tra i due che negli anni era stata minata dall‘interesse per Tashi, dai sotterfugi dagli inganni. Nel girovagare nel tempo, che il film permette di compiere, il fulcro della storia sta tutto nel chi conquisterà il cuore di Tashi.
Insomma, chi vince realmente poco importa, quello che deve attirare l’attenzione è la partita in se e il desiderio di tornare alla spensieratezza di quando i protagonisti erano ancora giovani. Un film complesso forse, ma dall’innegabile significato.