Michael Fassbender classe ’77, nasce il 2 aprile presso Heidelberg, in Germania, da madre irlandese (Adele) e padre tedesco (Josef). All’età di due anni i suoi genitori si trasferiscono nella cittadina rurale Killarney, nella Contea di Kerry in Irlanda, dove gestiscono il ristorante West End House. Il padre è un affermato chef mentre la madre si occupa della sala. Fassbender effettua gli studi presso la St. Brendan’s, dove all’età di 17 anni risponde ad un annuncio sulla bacheca della scuola per frequentare dei corsi di teatro. Da quell’occasione decide di non iscriversi all’università bensì di coltivare la recitazione presso il Drama Centre London.  Nell’arco della sua carriera il suo sangue misto gioca un ruolo fondamentale. Infatti la prima grande occasione arriva nel 2001 nel serial sulla seconda guerra mondiale targato HBO- BBC Band of Brothers – Fratelli al fronte, prodotto da Tom Hanks e Steven Spielberg.

L’attore si è prestato anche per il videoclip dei Blind Pilots intitolato The Cooper Temple Clause, dai risvolti al dir poco “mostruosi” (vedere per credere), e a diversi spot pubblicitari tra cui quello della Guinness e della SAS Commercial. Segue una lunga gavetta televisiva, tra Londra e Los Angeles, fino al primo importante incontro  con il cinema nel 2006, quando Zack Snyder gli affida la parte dello spartano Stelios nel kolossal 300. L’anno successivo recita in Angel – La vita, il romanzo, primo film in lingua inglese del regista francese François Ozon. La svolta giunge però solo nel 2008 quando Fassbender ottiene la parte da protagonista in Hunger (il prossimo 27 aprile arriverà finalmente nelle sale italiane)  di Steve McQueen, film vincitore della Caméra d’or per la miglior opera prima del 61º Festival di Cannes. Nel film Fassbender ricopre il ruolo dell’attivista nordirlandese Bobby Sands, morto durante lo sciopero della fame del 1981 nella prigione di Long Kesh. Per la sua interpretazione, per cui ha dovuto perdere 18 chili, l’attore ha vinto il premio come miglior attore ai British Independent Film Awards 2008. Da qui la sua carriera diventa in continua ascesa, costellata da film indipendenti e grandi produzioni hollywoodiane.

Nel 2009 vince il London Critics Circle Film Award come miglior attore non protagonista in Fish Tank di Andrea Arnold, nello stesso anno aumenta la sua popolarità grazie al ruolo del tenente britannico Archie Hicox in Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino. Nel 2010 recita in Centurion di Neil Marshall e ottiene una parte in Jonah Hex, trasposizione cinematografica dell’omonimo fumetto. Il 2011 è forse da considerarsi come l’apice della svolta professionale; interpreta Rochester nella versione di Cary Fukunaga di Jane Eyre, veste i panni di Erik Lensherr, alias Magneto, nel film X-Men – L’inizio di Matthew Vaughn e fa parte del cast di Knockout – Resa dei conti di Steven Soderbergh.

Sempre nel 2011, due film da lui interpretati vengono presentati in concorso al Festival di Venezia 2011, A Dangerous Method di David Cronenberg, dove interpreta il ruolo dello psichiatra svizzero Carl Jung e Shame, che segna la seconda collaborazione con Steve McQueen, dove interpreta un uomo d’affari dipendente dal sesso, un’interpretazione che gli vale la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile alla 68ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Il 2012 prevede un altro anno intenso per Fassbender.  L’attore sta infatti progettando un film su Cuchulainn (un leggendario guerriero celtico protagonista delle antiche leggende irlandesi del ciclo dell’Ulster), e insieme allo sceneggiatore Ronan Bennett (Nemico Pubblico) sta realizzando lo script con l’obiettivo di interpretare il protagonista. A breve lo vedremo nel ruolo di androide in Prometheus, la nuova pellicola sugli Alien di Ridley Scott e sarà diretto sempre dallo stesso in The Counselor;  Infine troveremo Fassbender per la terza volta sotto la supervisione di Steve McQueen nel dramma 12 Years a Slave.