Maria De Filippi parla di un momento molto doloroso della sua vita insieme a Maurizio Costanzo. “Chili di esplosivo in macchina”.
Maria De Filippi è una vera regina dello spettacolo. Mediaset e il suo audience si ciba delle storie che la donna è in grado di portare davanti alle telecamere,. con i protagonisti che parlano della loro vita, che parlano con Maria come se fosse un’amica di lunga data.
La sua presenza costante in TV fa in modo che realmente il pubblico la veda come una persona familiare. Con i suoi modi sempre professionali, ma mai sopra le righe, ha saputo farsi voler bene dalle persone, nonostante la diffidenza iniziale, data forse da un certo distacco che Maria utilizzava all’inizio della sua carriera.
Ma adesso il palcoscenico è casa sua e i suoi programmi il suo salotto preferito. Parla poco di se e della sua vita privata in generale, ma in alcune occasioni ha parlato di fatti che l’hanno toccata da vicino, toccandola, anche cambiandola di tanto in tanto. Una volta parlò di un episodio molto particolare che ha segnato la sua vita, che l’ha portata per ben 25 anni a non viaggiare mai in macchina con suo marito Maurizio Costanzo.
Maria De Filippi e quella promessa fatta al papà
“Ho promesso a mio padre che non sarei più salita in auto con Maurizio e non l’ho più fatto. Non posso tradire una promessa fatta a mio padre“. Una promessa fatta e mantenuta, per il suo bene e anche per volere di Costanzo che la voleva proteggere.
Era il 14 Maggio del 1993 quando Maurizio Costanzo e Maria De Filippi furono le vittime di un attentato. Un’automobile piena di esplosivo era esplosa proprio vicino a loro, fuori al Teatro Parioli dove si registrava il famosissimo Maurizio Costanzo Show.
Gli anni della lotta alla mafia
Come tutti ben sappiamo, gli anni ’90 sono stati quelli della lotta alla mafia e Maurizio Costanzo non si tirava di certo indietro, dando contro ai mafiosi che in un’ondata di attentati che portò anche alla strage di Capaci, piazzarono questa automobile nelle vicinanza del teatro per colpire Maurizio. Con lui anche Maria che gli chiese di non parlare mai più di mafia e per un po’ non lo fece.
Maria racconta di esser stata in analisi, di aver vissuto per due anni nella paura e dio non riuscire a dormire. Si era addirittura convinta di aver visto il responsabile dell’attento, ma che non sarebbe stata in grado di riconoscerlo, non era nemmeno sicura di averlo visto realmente.