Il 15 gennaio è uscita su Netflix una serie italiana che si è posizionata in cima alla classifica delle produzioni più viste sulla piattaforma. Non tutti sanno però che questa storia è tratta da un film di qualche anno fa che si può recuperare in streaming.
Per la piattaforma streaming Netflix, il nuovo anno si è aperto con una serie di titoli in programmazione, tra i più attesi del 2025. A confermare queste parole, il successo che stanno riscuotendo in Italia ma non solo. Oltre alla presenza di contenuti originali, creati ex novo, la scelta di sviluppare serie tratte da film, sta prendendo via via sempre più piede.
Questa nuova tendenza porta sceneggiatori e registi ad approfondire mondi e personaggi, toccati magari in maniera superficiale nei lungometraggi. Tra i tanti esempi che abbiamo a disposizione, ultimo – ma non per importanza – è la serie italiana del momento intitolata ACAB, tratta dall’omonimo film di Stefano Sollima del 2012.
Il film che ha ispirato l’omonima serie Netflix
Tratto dal libro ACAB – All Cops Are Bastards di Carlo Bonini, questo film è il primo di quella che viene definita come la ‘Trilogia della Roma criminale”, composta da Suburra (2015) e Adagio (2023). I protagonisti diretti da Stefano Sollima sono tre agenti antisommossa della Polizia, Negro (Filippo Nigro), Cobra (Pierfrancesco Favino) e Mazinga (Marco Giallini). Oltre a condividere il lavoro e relativi rischi, devono fare i conti con i loro drammi personali che li mettono quotidianamente in seria difficoltà.
Mentre Negro è alle prese con il divorzio dalla moglie cubana, la sua più grande paura è quella di non poter vedere più la sua bambina. Mazinga, ferito a seguito di un’aggressione, ha un figlio dal carattere difficile e vicino ad ambienti anti-fascisti. Per concludere, Cobra è alle prese con dei guai giudiziari, dopo aver aggredito violentemente un tifoso. Queste continue tensioni portano inevitabilmente i tre agenti a scaricare i nervi sul lavoro.
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Lo scontro contro gli ultras
L’arrivo di un giovane agente, Adriano Costantini (Domenico Diele), passa in secondo piano quando il collega Filippo Raciti perde la vita e viene effettuato un raid nella sede degli ultras che hanno ferito Mazinga. A sorpresa, tra i presenti è presente proprio il figlio di quest’ultimo, che viene lasciato andare per ovvi motivi. Questa spedizione che avrebbe dovuto coinvolgere anche la DIGOS, viene esposta proprio dall’integerrimo Costantini alla Magistratura. Inutile a dirsi, che tutti gli agenti vengono denunciati per aggressione aggravata nei confronti dei suoi colleghi.
Mentre Adriano si trova a recuperare i suoi effetti personali, arriva la notizia della morte dell’ultras della Lazio, Gabriele Sandri. La Celere chiamata per tenere sotto controllo la situazione, porta Cobra a informare i suoi superiori che di li a poco sarà un vero inferno. Nonostante la notizia certa di gruppi sportivi organizzati pronti allo scontro, i pochi celerini sono costretti a scendere in battaglia.
Dove si può vedere il film ACAB
In vista della serie ACAB diretta da Michele Alhaique in molti è cresciuta la curiosità e il desiderio di recuperare il film che ha ispirato la storia degli agenti di polizia. Va anche detto però, che a parte Mazinga, il resto dei protagonisti sono cambiati e incrementati con nuove storie. Tornando sul film di Sollima, per poterlo vedere in streaming ci sono diverse piattaforme che contengono questo titolo.
Potrete accedere al lungometraggio del 2012 attraverso l’abbonamento Premium di NOW TV Italy. Poi su Amazon Prime Video in versione noleggio o acquisto a 3.99€. Su TIM Vision in versione noleggio a 2.99€ e in acquisto a 6.99€; RAKUTEN TV in versione noleggio a 3.99€ e in vendita a 5.99€ e su SKY On Demand in abbonamento.