Dal 25 marzo al 6 aprile al Teatro Argentina di Roma Alessandro Gassmann al suo primo Shakespeare da attore e regista diventa un superbo gigante gotico nell’allestimento di RIII – RICCARDO TERZO, un tiranno deformato dall’ambizione e dalla smania di potere che sovrasta la scena per svelare le contraddizioni e le oscurità di un’anima al servizio del male.
L’inesauribile attualità di un classico shakespeariano diventa un dramma gotico dal ritmo cinematografico, per esplorare le pieghe oscure dell’inconscio e la deformità dell’animo umano nella rilettura che Alessandro Gassmann propone nella doppia veste di regista e interprete di RIII – Riccardo Terzo, dal 25 marzo al 6 aprile in scena al Teatro Argentina di Roma. Al suo primo Shakespeare e per la prima volta a confronto con il Riccardo III interpretato dal padre Vittorio sotto la guida di Luca Ronconi nel 1968, l’artista giganteggia sulla scena indossando i panni di un re crudele, ambizioso, manipolatore, ma anche insicuro, tormentato, spaventato dalla solitudine, per il quale la deformità fisica diventa il segno esteriore dell’avidità e del male finalizzati alla conquista di un potere e di un trono che non gli spettano.