Il Conte di Montecristo va in onda pochi giorni dopo Leopardi – Il Poeta dell’Infinito, ma forse non è una scelta vincente per la Rai che rende inevitabile il paragone tra le due serie in costume.
Il 13 gennaio 2025 va in onda la prima puntata della serie evento Rai Il Conte di Montecristo, pochi giorni dopo la conclusione della miniserie Leopardi – Il Poeta dell’Infinito che ha registrato milioni di ascolti battendo la concorrenza Mediaset. Ma, dopo aver visto in anteprima la co-produzione internazionale del regista premio Oscar Bille August, pensiamo che la scelta di mostrare al pubblico il nuovo adattamento del celebre romanzo francese subito dopo la visione di Sergio Rubini sul poeta italiano pessimista e malinconico, potrebbe essere un’ammissione di colpa.
Viste a distanza ravvicinata, infatti, appare evidente la qualità e il livello più alto de Il Conte di Montecristo rispetto al “collega” Leopardi – Il Poeta dell’Infinito. In parte per le interpretazioni, in parte per la regia e la forma, nonché per la sceneggiatura. Le scenografie e l’estetica potrebbero anche competere in modo equilibrato, ma la visione di Rubini appare più caricaturale e vicina alla telenovela, rispetto alla serie di August dal respiro cinematografico.
Il Conte di Montecristo vs Leopardi: chi vince?
Nel video qui sotto Letizia Rogolino e Lorenzo Usai del nostro canale YouTube MADROG analizzano le due serie RAI, sottolineando le differenze e motivando il confronto. Da una parte la Rai ha prodotto una delle “solite fiction RAI”, mentre dall’altra ha mirato più in alto, regalando ai suoi spettatori un’avventura emozionante, intensa, tecnicamente curata, ma soprattutto moderna e contemporanea nonostante la sua classicità.
Però facendole uscire una dietro l’altra forse non ha pensato che le differenze stilistiche e artistiche sarebbero risultate indubbie e difficili da ignorare.
Non la solita fiction RAI
Attenzione, non stiamo facendo un paragone tra produzioni italiane e straniere, perchè Il Conte di Montecristo è un perfetto esempio di collaborazione tra paesi. Nel cast, al fianco dei carismatici protagonisti Sam Claflin e Jeremy Irons, infatti, brillano i nostri Gabriella Pession, Michele Riondino, Lino Guanciale e il giovane Nicolas Maupas.
La differenza sostanziale è proprio nella messa in scena, ma per tutti i dettagli guardate il video e nei commenti diteci cosa ne pensate voi. Ci piace il confronto e riflettere insieme a voi su film e serie tv.