L’annuncio è sicuramente rilevante e non può passare inosservato. Dal 12 gennaio sino al 18 febbraio 2012 gli Spot Painting dell’artista inglese Damien Hirst invaderanno il mondo. Infatti, tutte le undici sedi espositive della Gagosian Gallery, di proprietà di Larry Gagosian, commerciante d’arte americano, accoglieranno le celebri opere basate su pallini armonici accostati con un diverso cromatismo che denota l’intero. Il gallerista più influente nell’arte in tutto il mondo nel 2011, così è stato definito, e l’artista vivente più pagato al mondo: è da questa unione che prende corpo l’impresa artistico-espositiva The Complete Spot Painting 1986-2011, che vedrà esporre le opere dell’artista contemporaneo in contemporanea nelle sedi della Gagosian a New York, Londra, Roma, Parigi, Ginevra, Hong Kong, Atene, stabilendo il primato per la galleria di un’esposizione simultanea nelle varie parti del mondo dedicata ad un solo artista. Le opere esposte saranno circa trecento e permetteranno di ricostruire l’incredibile valore artistico ed economico dell’azione espressiva di Hirst, a cui una prima esposizione con la Gagosian Gallery venne dedicata nel 1996 a New York.
Damien Hirst è un’artista complesso e controverso. Ha saputo attirarsi le ire degli animalisti, esponendo animali imbalsamati e immersi nella formaldeide. La sua fortuna arrivò negli anni novanta, indissolubilmente legata alla collaborazione con il collezionista Charles Saatchi, che terminò nel 2003. Influenzato dall’informale, dall’action painting e dalla pop art deve la sua ascesa soprattutto alla sua ambizione e alla sua grande lungimiranza artistica. “È incredibile dove si possa arrivare con un 4 in arte, un’immaginazione bacata e una sega elettrica.” disse Hirst quando ritirò il Turner Prize alla Tate di Londra.