Al Teatro Flavio, la compagnia Venturini–De Vita mette in scena La vedova scaltra di Carlo Goldoni, fino al 5 Febbraio prossimo.
L’azione è ambientata nella Venezia settecentesca, dove madama Rosaura (Federica De Vita), vedova che vorrebbe risposarsi, abita con la sua cameriera Marionette (Chiara Conti). Rosaura si divide tra le visite di tre corteggiatori impazienti: il generoso Milord Runebif (Giulio Vircillo), il galante monsieur Le Bleau (Franco Venturini) e il rispettabile Don Alvàro di Castiglia (Maurizio Venturini). La donna riceve anche delle lettere appassionate dal geloso Conte di Bosco Nero. Chi sceglierà tra tutti questi pretendenti? Per mezzo di un sagace quanto divertente escamotage, la bella Rosaura, con la complicità di Marionette ed Arlecchino (Franco Venturini), riesce a scoprire che né lo scozzese, né il francese, né lo spagnolo sono veramente presi dal suo fascino. Perciò decide di non impegnarsi con nessuno, dare la tanto agognata possibilità al conte italiano e favorire l’unione fra Marionette e il simpatico Arlecchino.
La vedova scaltra, rappresentata per la prima volta a Modena nell’estate del 1748, è una commedia di indubbio valore storico, in quanto costituisce l’opera di passaggio tra la commedia dell’arte, basata su un canovaccio e l’improvvisazione degli attori, e la commedia di carattere. In quest’ultima, a differenza di quanto accade nella commedia d’intreccio, il carattere dei personaggi è più definito e va determinandosi pian piano con l’avanzamento dell’azione. Le trame sono meno complesse, perché l’effetto sorpresa deriva non più da strabilianti eventi esterni, ma dalla natura dei personaggi. Lo scavo psicologico dei personaggi acquista quindi un’importanza fondamentale e le maschere abbandonano pian piano la scena, per far spazio ai fatti della vita quotidiana.
In generale la messa in scena della compagnia Venturini-De Vita è molto divertente e travolgente. Franco Venturini appare in una forma straordinaria, destreggiandosi tra regia e ben due parti. Soprattutto nell’interpretazione di Arlecchino, la verve di Venturini emerge in tutta la sua dirompenza, mostrando la grande esperienza di teatrante che ha alle spalle. Brilla anche la vena comica della De Vita, protagonista di questa commedia goldoniana, che le regala la possibilità di interpretare il primo personaggio dalla psicologia complessa della commedia italiana. Brava anche Chiara Conti, nei panni della cameriera francese spiritosa.
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