Era il 27 settembre 2003, Villa Borghese aveva appena festeggiato il suo Centenario e i riflettori della prima Notte Bianca si accendevano sul Teatro Elisabettiano costruito nel “cuore verde di Roma”. Fu una notte memorabile nella quale il Silvano Toti Globe Theatre, nato grazie all’impegno dell’Amministrazione Capitolina e della Fondazione Silvano Toti, per una geniale intuizione di Gigi Proietti, ospitò le prove del Romeo e Giulietta per la sua regia. Oggi il Silvano Toti Globe Theatre ha dieci anni di vita e, dal punto di vista qualitativo, li dimostra tutti, sia per l’elevato livello di rappresentazioni che ha offerto in questo periodo, sia per il numero sempre crescente di spettatori, che per le sue applauditissime repliche e l’alternanza sul palco delle più belle opere di Shakespeare: dal Sogno di una notte di mezza estate all’Otello, dalla Tempesta al Giulio Cesare fino alla Bisbetica domata e al Riccardo III, solo per citarne alcune. Dunque un decennale in grande stile che lo vede protagonista indiscusso del teatro shakespeariano in Italia con un regalo che il direttore artistico, Gigi Proietti, vuole fare alla città e al grande pubblico del Globe: il ritorno alla regia shakespeariana proponendo – come dieci anni fa – un nuovo allestimento di Romeo e Giulietta.
La stagione 2013 è promossa da Roma Capitale con la produzione di Politeama srl, organizzazione e comunicazione di Zètema Progetto Cultura e il supporto di G.V. sas. La sua realizzazione è possibile grazie al contributo della Banche Tesoriere di Roma Capitale (BNL Gruppo BNP Paribas, Unicredit, Banca Monte dei Paschi di Siena) e a quello di Green Network Luce & Gas, uno dei principali operatori nel mercato dell’energia che celebra anch’esso il proprio decennale. Inoltre, in occasione del decennale, la Fondazione Silvano Toti ha rinnovato interamente la segnaletica interna ed esterna, secondo un sistema coordinato e coerente che rappresenta l’identità unitaria del teatro e che ne migliora ulteriormente la riconoscibilità e la fruibilità. Tale sistema è stato studiato nel rispetto del contesto in cui vive e delle linee guida utilizzate per la realizzazione del teatro. E nel verde interno accanto al teatro, il Globar sarà un punto ristoro – affidato a Spazio Novecento – dove aspettare in relax l’inizio dello spettacolo.
Una stagione, quella del 2013, fatta di 4 rappresentazioni e un balletto per 60 serate di alta qualità. Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.15 ad eccezione del Re Lear, ore 20.45. La stagione 2013 sarà aperta dalla regia di Gigi Proietti che, dopo 10 anni, regalerà al pubblico un nuovo allestimento del classico tra i classici: ROMEO E GIULIETTA (dal 10 al 28 luglio e dal 6 all’11 agosto – anteprima stampa giovedì 11 luglio). Una “seconda volta” nella quale Proietti rivisiterà e svilupperà intuizioni e pensieri rimasti inespressi, scartati a suo tempo a favore di altri. Un allestimento simile ma diverso rispetto a quello del 2003, con interpreti ancora più giovani per sottolineare ulteriormente la spaccatura fra generazioni. Questo nuovo Romeo e Giulietta si snoda in due epoche: la prima parte nei giorni nostri, Mercuzio e i suoi amici danno voce alle loro passioni come rapper leggeri, Giulietta è una brava ragazza che ama il rock, la festa è un ballo in maschera. Ma, dopo il primo sguardo tra i due ragazzi, la magia proietta nel sogno di epoche lontane dove nessuno dei due giovani supera il confine della maturità e nessun adulto li sa guidare su questo sentiero. Due realtà due secoli due mondi in cui si passa dal gioco alla tomba – come può accadere in ogni tempo – nella distruzione del futuro.
Anche uno SPETTACOLO DI DANZA – dal 31 luglio al 3 agosto– coreografato e diretto da Massimo Moricone celebrerà ROMEO E GIULIETTA, rappresentazione che giunge in Italia dopo ventidue anni dalla sua prima messa in scena. Interpreti di eccezione, direttamente dal ROYAL BALLET di LONDRA, ALINA COJOCARU vera star della danza di fama mondiale che si esibisce per la prima volta a Roma con FEERICO BONELLI, eccellenza italiana interprete raffinato e sensibile. Una splendida rielaborazione della coreografia originale che viene adattata allo spazio scenico del Globe, ricreando attorno ai due giovani amanti, atmosfere e visioni di puro sapore elisabettiano. Scene di cruda violenza tra le due famiglie nemiche, si alternano alla passione intensa che trascinerà i due innamorati incontro al loro tragico epilogo. Questo spettacolo è reso possibile grazie al sostegno di Cinecittadue Centro Commerciale
Hotel Visconti Palace e Kedrion Biopharma. Il mondo è folle e folle è l’amore. Ce lo ricorda Riccardo Cavallo alla regia del SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE che, puntuale e sempre atteso dal pubblico, dal 13 al 25 agosto tornerà per la settima volta consecutiva. L’opera è stata scritta in occasione di un matrimonio e rappresenta, come una scatola cinese, un mondo stregato in cui dominano il capriccio e il dispotismo. Linguaggi diversi che si intrecciano: quello delle fate che alterna al verso sciolto, canzoni e filastrocche, quello degli amanti dominato dalle liriche d’amore e quello degli artigiani, in cui la prosa di ogni giorno è interrotta dalla goffa parodia del verso raffinato. Una rappresentazione che ci racconta il tempo breve della felicità con un sottofondo sottile di malinconia.
Dal 29 agosto all’8 settembre la regia di Marco Carniti porta in scena, con RICCARDO III, lo svolgersi della Storia e del Potere attraverso i secoli. La Storia che si compie grazie al prodotto geniale della bestialità umana, il Potere. L’eterno Potere che non muore mai e rinasce con mille facce. La missione di Riccardo è solo un piccolo tassello del gigantesco ingranaggio della Storia, un uomo straordinario mix di crudeltà amoralità egocentrismo sfrenato e, allo stesso tempo, purezza e straordinaria ironia. Una rappresentazione nella quale Riccardo, passando su tutti i cadaveri che lo separano dalla corona, opera un orribile necessario percorso di redenzione, dove ogni crimine è offerto in dono per aiutare la metamorfosi dell’uomo. Chiude la programmazione del decennale, RE LEAR dal 12 al 22 settembre uno studio per la regia di Daniele Salvo, il quale affronta nuovamente questo testo inesauribile con una compagnia formata quasi interamente da giovani. Lear, leggendario sovrano della Britannia, impersona la tragedia dei padri, incapaci di capire i loro figli e ciechi di fronte alle loro adulazioni. Un’analisi del Potere e dei suoi effetti sulla mente umana: l’ego smisurato acceca gli occhi del sovrano e del politico fino al totale isolamento affettivo. Essenziale la scenografia perché l’azione è trasferita su un piano interiore. E i lampi i tuoni la pioggia che vengono rappresentati in scena, altro non sono che la metafora di una tormentata emotività: follia, innocenza, energia, dolcezza e determinazione, caratteristiche proprie dei giovani.
Si alza dunque il sipario sulla magia estiva di Villa Borghese, il teatro elisabettiano accende le sue luci e ricomincia ancora una volta l’incanto del bardo.