Phillip Noyce è forse uno dei cineasti più bravi, seppur meno ricercati, di Hollywood, provenienti dall’Australia. Suoi sono alcuni gioielli della settima arte, quali Giochi di potere, Il santo, Il collezionista di ossa, The quiet american.
Ore 10 calma piatta | Dall’Australia un thriller di altissimo livello
Tra questi, non possiamo non citare Ore 10 calma piatta. La pellicola, basata sul romanzo di Charles Williams, Punto morto (1963), segna il suo ingresso nel firmamento hollywoodiano, alla soglia dei quarant’anni.
Il thriller ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui quattro Australian Academy of Cinema and Television Arts Award.
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Protagonisti sono Nicole Kidman (nominata al Saturn Award come Miglior attrice protagonista e in una delle sue ultime prove in terra natia) e Sam Neill. Un’australiana e un neozelandese per dare vita e corspo a quello che è ancora oggi considerato un vero e proprio cult.
Ore 10 calma piatta | La trama tra suspence e mistero
La storia dei coniugi Ingram, decisi a rimettere insieme i pezzi della loro esistenza, dopo la tragica perdita del figlio, riserva una serie di colpi di scena che inchiodano alla poltrona.
Partiti per una traversata nel Pacifico, a bordo del loro yacht, i due si imbattono presto in un giovane e ambiguo naufrago, a cui prestano soccorso. Ma cosa si nasconde dietro l’apparenza da bravo ragazzo in difficoltà?
Lo spettatore si trova così immerso in questo clima di sospensione, di dubbio, di timore, sino a quando le carte in gioco non verranno scoperte. E allora sarà ancora peggio.
Un thriller in piena regola, che rispetta alla perfezione i canoni del genere, e anzi ne sfrutta ed esalta le potenzialità con estrema maestria.
Phillip Noyce e il mestiere del cinema
Noyce è un abile artigiano, uno che conosce il suo mestiere e riesce a cogliere dettagli utili alla resa finale. Senza mai deviare dal percorso inizialmente tracciato, Ore 10 calma piatta ha in qualche modo anche stabilito un riferimento a cui in tanti hanno guardato negli anni seguenti. Nel tentativo di cogliere spunti, suggestioni e, chissà, magari eguagliarne il successo.
Si pensi che prima di questo film, addirittura Orson Welles si era cimentato nell’impresa di adattare il romanzo di Williams. L’opera si intitolava The Deep, ma a causa di vari motivi non arrivò mai alla post-produzione. Tuttavia alcuni stralci sono sopravvissuti e inseriti nel mockumentary Orson Welles: One-Man Band (1995).
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Per quanto riguarda invece la versione firmata da Noyce, ricordiamo che George Miller ha partecipato in veste di produttore. E sembra che abbia anche girato una scena piuttosto adrenalinica, scartata però durante la fase di montaggio.
La Warner Bros. ha infatti messo bocca su alcune sequenze al fine di mandare un certo tipo di messaggio, univoco e “lieto”.