Una vetrina che guarda il mare è il docufilm che segna il debutto dietro la macchina da presa per Massimiliano Gallo. L’autore, celebre per aver interpretato film di successo come È stata la mano di Dio e Il silenzio grande, sceglie una storia familiare, saldamente intrecciata con sua città d’origine, Napoli.
Una vetrina che guarda il mare | La storia della famiglia Marinella
Maurizio e Alessandro Marinella rappresentano rispettivamente la terza e la quarta generazione della famiglia Marinella, nota per aver dato vita a un’azienda artigianale ben 108 anni fa. Nel 1914, Don Eugenio Marinella mise su una bottega nella quale offriva una vera e propria esperienza, non solo dei semplici oggetti in vendita. Eppure le camicie su misura e le cravatte uscite dal laboratorio non erano (e non sono!) affatto semplici. L’impegno, la passione, l’amore messi dietro ognuna di esse è qualcosa di magico e assolutamente lodevole.
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Il docufilm mette bene in evidenza quanto la famiglia Marinella sia portatrice di valori alti e importanti. Valori che vengono, in qualche modo, traslati nelle opere d’artigianato e che permettono di stabilire un contatto umano tra chi vende e chi acquista. Non sarà infatti un caso che tanti grandi personaggi sono passati per la bottega, sin dagli albori, tra capi di stato (Kennedy, Obama, Berlusconi, Putin, per citarne alcuni) e reali come il Principe Carlo e Camilla.
La presenza del mare
L’altro aspetto che emerge durante la visione di Una vetrina che guarda il mare è la strettissima connessione tra la storia della famiglia Marinella e la storia della città di Napoli. Nel corso degli anni, questo legame si è andato via via sempre più stringendo. Dalla Belle Epoque al G7, passando per l’epidemia di colera e per ben due Guerre Mondiali, il negozio ha visto alternarsi generazioni di uomini e donne.
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Il mare di fronte a fare da testimone e da presenza benefica, imprescindibile, autentica. Proprio la distesa d’acqua ha guidato Don Eugenio a scegliere il luogo su cui fondare la sua azienda. E ancora oggi quel mare emoziona, accoglie, tiene compagnia e veglia. Napoli e il suo mare sono protagonisti, tanto quanto la famiglia Marinella. La sirena Partenope – interpretata da Shalana Santana – ricorda le origini della città, accompagnando con la sua voce lo spettatore alla scoperta di un universo fatto di passionalità e bellezza.