Dopo la presentazione, presso gli Studi di Cinecittà di Roma, del nuovo servizio di streaming globale di Paramount, Paramount+, Newscinema ha avuto il piacere e il privilegio di incontrare, in esclusiva, alcuni dei protagonisti dei progetti in programmi.
Circeo | La video intervista a Greta Scarano e Ambrosia Caldarelli
Greta Scarano e Ambrosia Caldarelli sono le protagoniste dell’attesa serie Circeo, basata sui tragici eventi realmente accaduti nel 1975 e sulle fasi del processo che ne seguì, prodotta da Cattleya in collaborazione con VIS, divisione internazionale degli studi Paramount, Paramount+ e RAI Fiction.
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Tratta da un’idea di Flaminia Gressi e da un soggetto di Flaminia Gressi e di Lisa Nur Sultan, Circeo è scritta dalle due autrici insieme a Viola Rispoli e diretta da Andrea Molaioli. Nella serie, la Scarano interpreta l’avvocato Teresa Capogrosso – personaggio ispirato alla schiera di avvocati che rappresentarono la vittima nella causa – mentre la Caldarelli veste i panni di Donatella Colasanti, la ragazza seviziata e ritrovata nel portabagli.
Circeo | La trama
Il Circeo è il promontorio dove i romani benestanti hanno la casa al mare. È il 29 settembre del 1975. Tre ventenni gentili della Roma bene invitano in una di quelle ville Rosaria (Adalgisa Manfrida) e Donatella (interpretata dalla giovanissima Ambrosia Caldarelli), due ragazze di periferia.
“C’è una festa da un amico al mare, venite?” chiedono i tre ragazzi, mentre galanti aprono la portiera dell’auto. Ma non c’è nessuna festa, nessun amico. Ci sono, invece, due giorni di violenze e torture.
La mattina del 1° ottobre, i giornali, le televisioni, le radio aprono tutti con la stessa notizia: in un bagagliaio di un’auto a viale Pola a Roma sono state trovate due ragazze. Abbracciate. Nude. Avvolte nelle coperte. Con la faccia coperta di sangue e la testa spaccata. Una è morta. L’altra è viva. Donatella.
“Il massacro del Circeo” scuote l’Italia. Il processo che ne segue viene raccontato quotidianamente da tutti i giornali nazionali. Donne da ogni angolo del Paese si presentano al tribunale di Latina per sostenere Donatella e assicurarsi che gli assassini siano condannati all’ergastolo. Quello che però la ragazza ancora non sa, è che d’ora in poi non potrà mai più essere semplicemente “Donatella”, ma sempre e solo “la sopravvissuta del Circeo”.
Il movimento femminista e la legge sullo stupro
Da quel momento, infatti, Donatella diventerà un simbolo del movimento femminista. Perché in gioco non c’è solo il suo desiderio di farla pagare ai suoi aguzzini, agli assassini di Rosaria, ci sono anche i diritti di tutte le donne. La posta in gioco è alta: cambiare la mentalità di un Paese in cui lo stupro non è considerato un crimine contro la persona, ma un’offesa alla pubblica morale.
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A difendere Donatella c’è Teresa Capogrossi (personaggio di fantasia interpretato da Greta
Scarano), la giovane e ambiziosa avvocata che lavora prima per Fausto Tarsitano (personaggio
realmente esistito interpretato da Enrico Ianniello), noto avvocato comunista e poi per Tina
Lagostena Bassi (Pia Lanciotti), “l’avvocato delle donne”, impegnata in prima fila per la riforma della legge sulla violenza sessuale.
Teresa è una donna idealista e appassionata con forte sete di giustizia che, come una sorella maggiore, imparerà a prendersi cura di Donatella dimostrando che può vincere il processo e cambiare la legge. A ogni costo. In questo lungo viaggio verso la giustizia, le due ragazze impareranno molto l’una dall’altra, in una ricerca costante della propria identità e del proprio ruolo nel mondo.